Trump, tra insulti a Kamala Harris e altre accuse di abusi sessuali

«Questa donna è pazza». È solo un esempio degli insulti che Trump ha rivolto a Kamala Harris nelle scorse ore, durante un comizio in Georgia. Un discorso costellato di offese nei confronti dell'avversaria democratica, a poco meno di due settimane dalle elezioni presidenziali.
Rivolgendosi al pubblico, in un evento a Duluth, sobborgo di Atlanta, ospitato da Turning Point USA – gruppo giovanile di estrema destra – il tycoon ha dichiarato che gli elettori «dovrebbero opporsi alla vicepresidente americana». Dicendole queste parole, suggerite da Trump stesso. «Sei la peggiore di sempre. Non è mai esistita una come te. Non riesci a mettere insieme due frasi. Il mondo ride di noi per colpa tua». Accuse e insulti che hanno un certo peso, e che si aggiungono a quelli pronunciati dall'ex presidente nel corso delle ultime settimane. Tra questi, Trump, parlando sempre di Kamala Harris, ha dichiarato che la candidata democratica, nella sua recente intervista con la CBS «ha dato risposte da manicomio». Oltre ad averla etichettata come «persona non intelligente, con un basso quoziente intellettivo».
A pochi giorni dall'evento più atteso del 2024, la tensione sta – inevitabilmente – salendo. Dal canto suo, infatti, anche Kamala Harris, nelle scorse ore, non ha risparmiato di rivolgere accuse e dichiarazioni molto dirette nei confronti del tycoon, che secondo i media internazionali, non hanno fatto altro che alimentare la voglia di Trump di rispondere a tono. Parlando del suo avversario, nell'incontro con gli elettori in Pennsylvania ospitato dalla CNN, la vicepresidente ha dichiarato di essere «convinta che Trump sia un fascista». «E non lo penso solo io, ma anche le persone che hanno lavorato con lui». E ancora, ha aggiunto: «Trump non difenderà la Costituzione americana, la ucciderà. È un pericolo per gli Stati Uniti».
Tuttavia, gli insulti di Trump a Harris sono arrivati in un momento particolarmente delicato anche per altre ragioni. Nelle scorse ore, il Guardian ha infatti pubblicato un'intervista a Stacey Williams, ex modella che ha accusato il tycoon di averla palpeggiata nella Trump Tower nel 1992. A far incontrare i due, durante una festa di Natale, era stato Jeffrey Epstein. Il noto «molestatore sessuale» che, secondo la donna, la aveva attirata in un «gioco perverso» con lui e Donald Trump. Secondo le dichiarazioni dell'ex modella, le molestie erano avvenute a un anno di distanza dal primo incontro, quando durante una passeggiata Epstein suggerì di fare tappa proprio alla Trump Tower. Qui, il tycoon, dopo aver salutato Stacey Williams, l'avrebbe tirata verso di sé, iniziando a palpeggiarla. «Mi ha messo le mani sul seno, sulla vita e sui glutei», ha raccontato la donna nella sua testimonianza. «Ero profondamente confusa, non capivo cosa stesse succedendo», ha aggiunto, dichiarando però di aver creduto di aver visto i due uomini «sorridersi»
Accuse, queste, che – neanche a dirlo – la campagna di Trump ha fortemente negato. Ciononostante, i racconti di Stacey Williams hanno riportato sotto i riflettori le numerose storie di abusi di donne che hanno accusato il tycoon di «comportamenti sessuali illeciti» nel corso della sua carriera. Una minaccia ulteriore per le elezioni, ormai vicine, per non dire vicinissime.