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Ucciso il capo di Hamas che pianificò l'infiltrazione del 7 ottobre

L'Idf e lo Shin Bet hanno annunciato in una nota congiunta che il capo dell'aviazione di Hamas Samer Abu-Daqa è stato ucciso in un attacco aereo
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Ucciso il capo di Hamas che pianificò l'infiltrazione del 7 ottobre
Red. Online
14.10.2024 06:31
23:56
23:56
Ocasio-Cortez chiede l'embargo delle armi a Israele

«Gli orrori che si stanno verificando nel nord di Gaza sono il risultato di un governo Netanyahu sfrenato, armato dall'amministrazione Biden mentre gli aiuti alimentari sono bloccati e i pazienti vengono bombardati negli ospedali. Questo è un genocidio dei palestinesi. Gli Stati Uniti devono smetterla di consentirlo. Embargo delle armi ora». Lo afferma la deputata democratica Alexandria Ocasio-Cortez su X.

23:32
23:32
Il Consiglio Onu chiede misure pratiche per Unifil

I 15 membri del Consiglio di Sicurezza «riconoscono la necessita' di ulteriori misure pratiche per attuare la risoluzione 1701 che stabilisce il mandato di Unifil». Lo ha detto dopo le consultazioni del Consiglio, la Rappresentante permanente Svizzera Pascale Baeriswyl che riveste la presidenza di turno.

23:03
23:03
Netanyahu annuncia di voler colpire le infrastrutture iraniane

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha detto all'amministrazione Biden che colpirà infrastrutture militari in Iran piuttosto che siti nucleari o giacimenti di petrolio. Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti. Una di queste ha riferito che l'azione di Israele sarà calibrata per evitare la percezione di un'«interferenza politica nelle elezioni americane», segnalando che Netanyahu avrebbe capito che la portata della risposta di Israele ha il potenziale di ridisegnare la corsa alla Casa Bianca.

21:17
21:17
Netanyahu difende l'Idf

Il primo ministro Benjamin Netanyahu nega fermamente che le forze dell'Idf abbiano preso di mira di proposito le forze di pace dell'Onu in Libano, in un video in lingua inglese postato su X. «L'accusa che Israele abbia deliberatamente attaccato il personale dell'Unifil è completamente falsa», afferma.

«È esattamente il contrario. Israele ha ripetutamente chiesto all'Unifili di allontanarsi dal pericolo. Ha ripetutamente chiesto loro di lasciare temporaneamente la zona di combattimento, che è proprio accanto al confine di Israele con il Libano».

Netanyahu accusa Hezbollah di usare le posizioni dell'Unifil come copertura mentre attacca Israele: «Questi attacchi hanno causato la morte di molti israeliani, anche ieri», sostiene, riferendosi all'attacco di un drone che ha ucciso quattro soldati dell'Idf e ferito altre decine.

«Israele ha tutto il diritto di difendersi da Hezbollah e continuerà a farlo», insiste il premier aggiungendo che Israele sta facendo tutto il possibile per evitare danni ai soldati dell'Unifil. «Ma il modo migliore per garantire la sicurezza del personale dell'Unifil è che quest'ultima ascolti la richiesta di Israele e si allontani temporaneamente dal pericolo», afferma.

20:34
20:34
L'ira di Israele

Israele si scopre vulnerabile, i droni nemici potrebbero causare decine se non centinaia di vittime civili. Come ha dimostrato l'attacco di ieri sera alla base militare di Binyamina, dove un velivolo senza pilota di Hezbollah ha sfondando il tetto della mensa all'ora di cena uccidendo quattro reclute 19enni. Decine di altri soldati sono rimasti feriti.

Poco dopo il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha parlato al telefono con l'omologo Usa Lloyd Austin per sottolineare «la gravità dell'attacco e la forte risposta che sarà data a Hezbollah». Benjamin Netanyahu ha visitato la base attaccata annunciando che Israele continuerà a colpire Hezbollah «senza pietà», anche a Beirut, ha assicurato dopo che i media avevano riferito che il premier aveva ordinato all'Idf di astenersi dal colpire la capitale libanese su richiesta di Washington. E al suo ritorno ha convocato un incontro ristretto sulla prossima mossa da affidare all'esercito dopo il 'catastrofico' - come viene definito nel Paese - colpo messo a segno dai miliziani sciiti.

Intanto resta altissima la tensione nelle basi Unifil del Libano meridionale dopo il ferimento di cinque caschi blu. In mattinata una serie di ordigni esplosivi incendiari lungo la strada che conduce alla base operativa avanzata UNP 1-32A è stata individuata da una pattuglia del contingente italiano. Gli artificieri hanno messo in sicurezza l'area ma uno degli ordigni si è innescato provocando un incendio, fortunatamente senza danni per i militari.

Sulla questione del contingente Onu è intervenuto il ministro dell'Energia Eli Cohen accusando le forze di peacekeeping di essere «inutili», di non aver «garantito l'applicazione delle risoluzioni Onu e fatto da scudo a Hezbollah». Dal canto loro, Italia, Francia, Germania e Regno Unito hanno firmato una nota per esprimere «profonda preoccupazione per i recenti attacchi dell'Idf alle basi Unifil», chiedendo che cessino immediatamente.

In allerta massima per il timore di aggressioni è anche l'Idf: nel pomeriggio ha fatto sapere che in questo momento la priorità è eliminare l'unità 127 di Hezbollah, responsabile della gestione dei velivoli senza pilota, uccidendo ogni singolo membro. Non solo, alla luce del colpo alla base militare, l'Idf ha deciso di ampliare le aree di allerta. Gli ufficiali inoltre hanno individuato un nuovo protocollo: gli addetti ai radar dovranno presupporre che un drone stia ancora volando anche se scompare dagli schermi e indicheranno che si è schiantato solo quando saranno trovate le prove a terra.

Da quando è iniziata la guerra, è la prima volta che l'Idf prende una decisione del genere, ammettendo sostanzialmente che il sistema di difesa aerea ha un pericoloso buco. Come dimostrano almeno altri due casi: a luglio un mini aereo lanciato dagli Houthi ha percorso 1800 chilometri dallo Yemen prima di esplodere vicino all'ambasciata Usa a Tel Aviv uccidendo un uomo. Poi, l'11 ottobre, era Yom Kippur, un altro drone, proveniente dal Libano, si è schiantato contro una casa di riposo a Herzliya.

Il portavoce dell'Idf nella notte, parlando vicino alla base di Binyamina, ha confermato che Israele «deve migliorare la difesa». Il nervosismo delle forze di difesa si è sentito nel tardo pomeriggio, quando tre razzi in volo dal Libano verso il centro di Israele hanno fatto suonare l'allarme a Tel Aviv e in altre 180 località per precauzione: dalla zona di Cesarea all'area di Rishon Lezion milioni di persone sono corse nei rifugi.

Sul fronte libanese, le truppe israeliane continuano a espandere la manovra di terra, ma anche i raid aerei hanno mirato a zone del Paese finora rimaste fuori dalle mappe del conflitto: 21 persone sono state uccise in un villaggio nel nord, Aitou, a maggioranza cristiana. A Nabatiye, 60 chilometri a sud di Beirut, è stata bombardata l'area dove si nascondeva un gruppo di miliziani, uccidendo un comandante della forza d'élite Radwan.

Al confine con Israele è stata scoperta una delle basi dei miliziani, imbottita di missili e mezzi, pronta per essere usata per «invadere la Galilea», ha detto il portavoce dell'esercito in video da dentro il comando sottoterra. Su tutto incombe la risposta che lo Stato ebraico sta preparando contro l'Iran per gli attacchi missilistici del primo ottobre: «Ci sarà», ha confermato il ministro degli Esteri Israel Katz al telefono con l'omologo cinese Wang Yi, chiedendo a Pechino di esprimere «una posizione equilibrata e giusta in relazione alla guerra imposta a Israele».

20:31
20:31
Ucciso il capo di Hamas che pianificò l'infiltrazione del 7 ottobre

L'Idf e lo Shin Bet hanno annunciato in una nota congiunta che il capo dell'aviazione di Hamas è stato ucciso in un attacco aereo: Samer Abu-Daqa era tra i terroristi che hanno pianificato l'infiltrazione in Israele il 7 ottobre con parapendii e droni, afferma la dichiarazione precisando - secondo quanto riporta Times of Israel - che è stato ucciso a settembre.

Abu-Daqa era a capo dello schieramento aereo dall'ottobre 2023, quando il suo predecessore è stato eliminato. Israele lo definisce «una fonte fondamentale di conoscenza», che ha avuto un ruolo centrale nella creazione delle unità di droni e parapendii di Hamas.

19:52
19:52
Salgono a 21 le vittime del raid al nord

Il ministero della Sanità libanese ha detto che sono almeno 21 le persone morte oggi nell'inedito raid israeliano contro un villaggio a maggioranza cristiana nel nord del Paese.

Il bilancio è stato aggiornato sulla base del test del Dna compiuto sui resti delle vittime. Un funzionario della sicurezza libanese ha riferito che l'edificio colpito «ospitava famiglie sfollate dal sud del Libano, ed è stato preso di mira poco dopo l'arrivo di un uomo in macchina».

18:57
18:57
Netanyahu nella base colpita di Golani

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha visitato la base di addestramento di Golani, dove un drone di Hezbollah ha ucciso quattro soldati la scorsa notte ed ha promesso di continuare a colpire il gruppo terroristico libanese sostenuto dall'Iran, anche a Beirut.

«Stiamo combattendo una dura campagna contro l'asse del male dell'Iran che vuole distruggerci completamente», ha detto Netanyahu, secondo quanto riportano i media israeliani.

«Non ce la faranno. Continuiamo a combattere. Paghiamo prezzi dolorosi, ma abbiamo ottenuto risultati straordinari, e continueremo a ottenerli. Voglio essere chiaro: continueremo a colpire Hezbollah senza pietà in tutte le parti del Libano, anche a Beirut», ha aggiunto dopo che i media ebraici avevano riferito che aveva ordinato all'Idf di astenersi dal colpire la capitale libanese su richiesta di Washington.

Il premier ha fatto una visita nella mensa colpita dal drone, ha parlato con i sopravvissuti ed ha anche visitato i soldati feriti nell'attacco al Hillel Yaffe Medical Center di Hadera.

18:45
18:45
Katz sente Wang

Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha sentito al telefono l'omologo cinese, Wang Yi, sottolineando a Pechino che l'Iran rappresenta una minaccia per il Medio Oriente e per il mondo intero e che Israele risponderà all'attacco missilistico iraniano. Lo precisa una nota dell'ufficio del ministro israeliano, rilanciata dai media israeliani.

Nel corso della conversazione - la prima tra le due diplomazie dall'ottobre 2023 - sono stati affrontati anche il tema della lotta contro i proxy dell'Iran, Hamas e Hezbollah. «Ci aspettiamo che la Cina esprima una posizione equilibrata e giusta in relazione alla guerra imposta a Israele e che rifletta accuratamente chi sono gli elementi terroristici nella nostra regione e chi è lo Stato che si protegge dagli attacchi di quei terroristi», si legge nel comunicato israeliano.

I media statali cinesi hanno riferito della telefonata - scrive il sito di Times of Israel - sottolineando che Wang ha detto a Katz che i «disastri umanitari» a Gaza dovrebbero finire: «Contrastare la violenza con la violenza non può davvero rispondere alle legittime preoccupazioni di tutte le parti», ha detto il capo della diplomazia di Pechino, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa ufficiale Xinhua.

«La parte cinese ritiene che il rinnovato conflitto e i disordini nella regione non servano gli interessi di nessuno», ha aggiunto Pechino, augurandosi che «tutte le parti agiscano con cautela per evitare di cadere in un circolo vizioso nel mezzo della tensione tra Israele e Iran». E chiedendo «un cessate il fuoco immediato, completo e permanente a Gaza e il rilascio di tutti gli ostaggi».

18:24
18:24
Idf scopre maxi base Hezbollah per invadere la Galilea

L'Idf ha localizzato nel sud del Libano un grande base sotterranea delle forze d'élite Radwan di Hezbollah, larga 800 metri. All'interno del complesso, l'Idf ha trovato missili per elicotteri, proiettili di mortaio, motociclette, alloggi e mezzi per lunghi soggiorni.

Hezbollah - ha dichiarato l'esercito - intendeva usare queste armi nel suo piano di invasione 'Conquista della Galilea' nascondendo il centro di comando sotto un'area civile. Il portavoce dell'Idf Daniel Hagari in un video indica «le moto con cui Hezbollah stava pianificando di entrare nelle città israeliane di Kiryat Shmona e in altre località per fare un massacro».

16:55
16:55
«L'esercito Israele usa i civili palestinesi come scudi umani»

L'esercito israeliano ha usato civili palestinesi come scudi umani a Gaza. Lo rivela un'indagine del New York Times basata sulle testimonianze di soldati israeliani ed ex detenuti palestinesi secondo i quali i soldati di Israele costringono regolarmente gli abitanti della Striscia a svolgere il ruolo di «esca» anche all'interno dei tunnel di Hamas o ammanettati tra le rovine di una città semi distrutta alla ricerca di bombe lasciate dai terroristi.

Sebbene la portata di tali operazioni sia sconosciuta, precisa il Nyt, la pratica, illegale sia per il diritto israeliano che quello internazionale, è stata utilizzata da almeno 11 squadre dell'Idf in cinque città di Gaza, spesso con il coinvolgimento di agenti delle agenzie di intelligence israeliane.

I detenuti palestinesi sono stati costretti a esplorare luoghi di Gaza dove l'esercito di Israele riteneva che i militanti di Hamas avessero preparato un'imboscata o nascosto esplosivi. Dall'inizio della guerra lo scorso ottobre la pratica è aumentata progressivamente diffusa e sempre più detenuti palestinesi sono stati costretti a esplorare e filmare all'interno della rete di tunnel di Hamas dove i soldati credevano si nascondessero i terroristi. Il New York Times non ha trovato prove di civili feriti o uccisi mentre venivano usati come scudi umani.

In un caso, un ufficiale israeliano è stato ucciso dopo che un detenuto inviato a perquisire un edificio non aveva individuato o non aveva denunciato un terrorista di Hamas che si nascondeva lì. L'esercito israeliano ha dichiarato in un comunicato che le sue «direttive e linee guida vietano severamente l'uso di civili di Gaza detenuti per operazioni militari», aggiungendo che le testimonianze degli intervistati dal Nyt saranno «esaminate dalle autorità competenti».

16:31
16:31
«Obiettivo dell'Idf eliminare l'unità droni di Hezbollah»

In seguito all'attacco con un drone che ha provocato la morte di quattro soldati e il ferimento di altre decine nella base di addestramento vicino Binyamina la scorsa notte, l'aeronautica militare israeliana si è posta l'obiettivo di eliminare completamente l'unità 127 di Hezbollah, responsabile della produzione, manutenzione e funzionamento dei droni.

Lo riferisce il Times of Israel. Lo sforzo di uccidere ogni membro dell'unità avrà ora la priorità in termini di raccolta di informazioni e attacchi aerei. 

15:37
15:37
Il Regno Unito sanziona i vertici militari iraniani per l'attacco a Israele

Il Regno Unito ha annunciato un nuovo pacchetto di sanzioni contro tutti i vertici delle forze armate iraniane e l'intelligence della Guardia rivoluzionaria oltre ad alcune strutture militari in seguito all'attacco missilistico condotto da Teheran contro Israele all'inizio del mese.

«Nonostante i ripetuti avvertimenti, le azioni pericolose dell'Iran e dei suoi alleati stanno determinando un'ulteriore escalation in Medio Oriente», ha affermato il ministro degli Esteri, David Lammy. Fino ad ora sono stati colpiti da sanzioni 400 fra individui e istituzioni iraniane su iniziativa di Londra e degli alleati occidentali.

15:35
15:35
Indagine sull'incendio all'ospedale al Aqsa a Gaza

Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno fatto sapere che l'incendio all'ospedale al Aqsa, nel centro di Gaza, dove un attacco israeliano ha ucciso quattro persone e ne ha ferite circa 50, è stato causato da esplosioni secondarie. L'Idf ha affermato che sta indagando sull'incidente.

15:05
15:05
«Raid su villaggio cristiano nel nord, 18 morti»

La Croce Rossa libanese ha riferito che diciotto persone sono state uccise in un attacco israeliano contro un villaggio nel nord, Aitou.

È la prima volta che il villaggio in una regione montuosa a maggioranza cristiana viene preso di mira da quando Hezbollah e Israele sono entrati in guerra aperta il 23 settembre. Il raid ha preso di mira un appartamento, secondo l'agenzia nazionale Ani.

14:40
14:40
Beirut: «9 morti nel raid israeliano in un villaggio a nord»

Il ministero libanese afferma che nove persone sono morte in un attacco israeliano in un villaggio nel nord.

14:30
14:30
«Feroci combattimenti con le forze Idf in un villaggio al confine»

(Aggiornato) Hezbollah riferisce di «feroci combattimenti» con l'esercito israeliano in un villaggio di confine.

I combattenti di Hezbollah «sono impegnati in violenti scontri con le forze nemiche israeliane nel villaggio di Aita al-Shaab con mitragliatrici, razzi e proiettili di artiglieria», ha dichiarato il gruppo, aggiungendo poi di aver preso di mira una «veicolo israeliano con un missile guidato» nel villaggio.

13:16
13:16
«Unifil fa scudo a Hezbollah, si ritiri»

Il ministro israeliano Eli Cohen ha accusato su X le forze di peacekeeping dell'Unifil nel Libano meridionale di essere una forza «inutile» che non è riuscita a proteggere gli israeliani dagli attacchi di Hezbollah.

«Queste forze non hanno contribuito in alcun modo al mantenimento della stabilità e della sicurezza nella regione, non hanno garantito l'applicazione delle risoluzioni Onu e fungono da scudo per Hezbollah». Cohen si rivolge poi al segretario dell'Onu Guterres: 'E' giunto il momento che lei risponda alla richiesta che le è stata rivolta, che ritiri l'Unifil dalle zone di conflitto e smetta di fare il gioco di Hamas'.

11:31
11:31
«Sale a 42.289 il numero degli uccisi da inizio guerra»

Circa 42.289 palestinesi sono stati uccisi e 98.684 feriti nell'offensiva militare israeliana su Gaza dall'inizio della guerra: lo ha annunciato il ministero della Salute guidato da Hamas, ripreso da Sky News.

Nel suo conteggio, il ministero non fa distinzione tra civili e combattenti, ma afferma che circa due terzi delle vittime sono donne e bambini.

11:07
11:07
Hamas: «10 uccisi e almeno 30 feriti nel raid su Jabalya»

Fonti mediche nella Striscia di Gaza, riprese da Haaretz, affermano che almeno dieci persone sono state uccise e 30 ferite, tra cui donne e bambini, in un attacco aereo israeliano su un centro di distribuzione di aiuti umanitari nel campo profughi di Jabalya, nel nord di Gaza.

Un portavoce della Mezzaluna Rossa palestinese ha affermato che le squadre di soccorso non sono in grado di raggiungere il sito.

10:37
10:37
«Dopo il raid sull'ospedale di Al-Aqsa diverse tende in fiamme»

Almeno quattro persone sono morte e una quarantina sono rimaste ferite dopo che il raid dell'Idf nell'ospedale dei martiri di Al-Aqsa nella città centrale di Deir al-Balah ha causato un incendio che ha colpito l'accampamento di tende degli sfollati.

Secondo i medici palestinesi, ripresi da AP, alcuni sono morti per gravi ustioni. L'ospedale dei martiri di Al-Aqsa stava già lottando per curare un gran numero di feriti da un precedente attacco a una scuola trasformata in rifugio nelle vicinanze che ha ucciso almeno 20 persone quando è stato sferrato un raid aereo di prima mattina. Le riprese dell'AP mostrano bambini tra i feriti.

07:49
07:49
Hezbollah: «Abbiamo sparato alle truppe di Israele che entravano in Libano»

Hezbollah ha affermato di aver sparato colpi di artiglieria contro forze israeliane che tentavano di infiltrarsi in territorio libanese. «Durante un tentativo di infiltrazione da parte di truppe di fanteria nemica in territorio libanese» vicino al villaggio di Markaba, le forze di Hezbollah hanno sparato loro contro «colpi di artiglieria», mentre hanno lanciato razzi contro soldati nemici in altre zone, compresa quella di Lebbouneh, sempre nel sud del Libano, recita il comunicato dei miliziani filoiraniani libanesi.

07:19
07:19
Hezbollah colpisce una base militare: 4 soldati morti

Domenica sera Hezbollah ha inferto a Israele il colpo più disastroso dopo il 7 ottobre 2023. Quattro soldati sono stati uccisi e 60 sono rimasti feriti, di cui sette gravemente, quando un drone lanciato dal Libano intorno ha colpito una base militare a Binyamina.

Hezbollah ha rivendicato l'attacco precisando di aver voluto tendere una «imboscata» a dei soldati israeliani alla frontiera con il Libano. L'Idf sta indagando sul perché non siano suonate le sirene e per quale motivo i tentativi di intercettazione siano falliti.

Il drone che è riuscito a superare la contraerea, secondo una ricostruzione della tv pubblica Kan, è penetrato attraverso il tetto della mensa della base Golani durante l'ora della cena, quando numerosi soldati erano intorno ai tavoli. Le sirene non sono scattate. Dopo l'impatto, l'Idf ha annunciato l'intercettazione di un altro velivolo senza pilota lanciato dal Libano sul Mediterraneo, vicino alla baia di Haifa.

«Studieremo e investigheremo sull'incidente di come un drone possa penetrare senza preavviso e colpire una base militare. La minaccia dei droni è una minaccia che dobbiamo affrontare dall'inizio della guerra, siamo tenuti a fornire una migliore protezione, indagheremo su questo incidente, impareremo e miglioreremo», ha detto il portavoce dell'Idf, Daniel Hagari, che ha rilasciato una dichiarazione nei pressi della base. Secondo stime iniziali dell'Idf, si ritiene che il drone facesse parte di uno sciame lanciato dal sud del Libano che ha attivato l'allarme nell'area di Nahariya e da lì sia riuscito a entrare in territorio israeliano, raggiungendo una distanza di 60 chilometri dal confine con il Libano.

L'Aeronautica militare israeliana ha lanciato nella notte un «attacco mirato» contro terroristi di Hamas che operavano all'interno di un centro di comando e controllo situato nell'ospedale Shuhada al-Aqsa, nella zona di Deir al Balah, nella Striscia di Gaza centrale. Lo rende noto su Telegram l'esercito (Idf), aggiungendo che «il centro di comando e controllo veniva utilizzato dai terroristi di Hamas per pianificare ed eseguire attacchi terroristici contro le truppe dell'Idf e lo Stato di Israele».

Secondo i funzionari degli ospedali della Striscia di Gaza, 41 persone, tra cui almeno 12 bambini, sono state uccise dagli attacchi israeliani a Gaza nella giornata di ieri; 22 persone, incluso almeno un neonato, sono state uccise nei raid contro la scuola al Mufti nel campo profughi Nuseirat, nel centro di Gaza, hanno dichiarato i funzionari degli ospedali al-Awda e al-Aqsa. Secondo l'ospedale al-Shifa di Gaza City, inoltre, cinque bambini sono stati uccisi da un attacco aereo israeliano mentre giocavano a biglie nel campo di al Shati, nel nord di Gaza.

In precedenza, l'ospedale di al-Aqsa aveva reso noto che nel campo profughi di Nuseirat otto membri di una famiglia - tra cui sei bambini - erano morti in seguito ad un attacco dell'esercito israeliano contro una casa in cui si stavano rifugiando. Altre sei persone sono state uccise quando un carro armato israeliano ha bombardato il vicino campo profughi di Bureij.

06:51
06:51
«Identificato un razzo dal Libano nella baia di Haifa»

L'esercito israeliano (Idf) ha reso noto di aver identificato nello spazio aereo del Paese un razzo proveniente dal Libano dopo allarmi risuonati nell'area della baia di Haifa.

Il razzo, si legge in un comunicato pubblicato su Telegram, è caduto in un'area aperta.

06:34
06:34
«Almeno 41 morti nei raid israeliani su Gaza»

Almeno 41 persone, tra cui almeno 12 bambini, sono state uccise dagli attacchi israeliani a Gaza nella giornata di ieri, secondo i funzionari degli ospedali della Striscia. Lo riporta la Cnn.

Almeno 22 persone, incluso almeno un neonato, sono state uccise nei raid contro la scuola al Mufti nel campo profughi Nuseirat, nel centro di Gaza, hanno dichiarato i funzionari degli ospedali al-Awda e al-Aqsa. Secondo l'ospedale al-Shifa di Gaza City, inoltre, cinque bambini sono stati uccisi da un attacco aereo israeliano mentre giocavano a biglie nel campo di al Shati, nel nord di Gaza. In precedenza, l'ospedale di al-Aqsa aveva reso noto che nel campo profughi di Nuseirat otto membri di una famiglia - tra cui sei bambini - erano morti in seguito ad un attacco dell'esercito israeliano contro una casa in cui si stavano rifugiando. Altre sei persone sono state uccise quando un carro armato israeliano ha bombardato il vicino campo profughi di Bureij.

06:33
06:33
Il punto alle 6

Due carri armati israeliani «sono entrati con la forza» ieri in una postazione delle Forza ad interim delle Nazioni Unite (Unifil) nel sud del Libano. Lo ha riferito la missione di peacekeeping Onu. L'Unifil ha accusato l'esercito israeliano di aver bloccato uno dei suoi movimenti, chiedendo «spiegazioni» dopo queste «scioccanti violazioni». «Sabato i soldati dell'esercito israeliano hanno bloccato un movimento logistico cruciale dell'Unifil vicino a Meiss el-Jabal, impedendone il passaggio. Questo movimento cruciale non ha potuto essere effettuato», ha affermato la missione di peacekeeping nel sud del Libano. L’Unifil riferisce che «le forze di peacekeeping dislocate presso una postazione a Ramyah hanno osservato tre plotoni di soldati dell'Idf attraversare la Linea Blu verso il Libano. Verso le 4.30 del mattino, mentre i peacekeeper erano nei rifugi, due carri armati Merkava dell'Idf hanno distrutto il cancello principale della posizione e vi sono entrati con la forza. Hanno chiesto più volte che la base spegnesse le luci. I carri armati se ne sono andati circa 45 minuti dopo, dopo che l'Unifil ha protestato tramite il nostro meccanismo di collegamento, affermando che la presenza dell'Idf stava mettendo in pericolo i peacekeeper».

Le forze israeliane hanno ampliato il loro raid nel nord di Gaza e i carri armati hanno raggiunto il confine settentrionale di Gaza City, colpendo alcuni quartieri del quartiere Sheikh Radwan, hanno affermato i residenti, costringendo molte famiglie ad abbandonare le loro case. Lo riferisce il Times of Israel. Gli abitanti affermano che le forze israeliane hanno di fatto isolato Beit Hanoun, Jabalia e Beit Lahiya nell'estremo nord dell'enclave rispetto a Gaza City, bloccando l'accesso tra le due aree, salvo autorizzazione delle famiglie disposte a lasciare le tre città, rispettando gli ordini di evacuazione. Israele - scrive il giornale - stima che decine di migliaia di palestinesi siano rimasti nel nord di Gaza durante l'ultimo anno di combattimenti, nonostante i ripetuti appelli a evacuare verso zone umanitarie designate. Tra coloro che sono rimasti, secondo gli israeliani, ci sono migliaia di operativi di Hamas sopravvissuti ai precedenti round di combattimenti con le forze israeliane. A tal fine, le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno emesso nuovi ordini di evacuazione nel fine settimana per due quartieri al confine settentrionale di Gaza City, affermando che l'area era una «zona di combattimento pericolosa». Ha esortato i residenti a lasciare le loro case e dirigersi verso aree definite sicure nel sud.

Il Pentagono, inoltre, ha annunciato che gli Stati Uniti invieranno il sistema anti-missile Thaad in Israele contro l'Iran. Thaad, si legge in una nota del portavoce del Pentagono il generale Pat Ryder, «potenzierà il sistema di difesa di Israele ed è la dimostrazione dell'impegno ferreo degli Stati Uniti contro qualsiasi attacco con missili balistici da parte dell'Iran». Ryder ha specificato che sarà inviato «il sistema Thaad e il relativo equipaggio di militari statunitensi in Israele per contribuire a rafforzare le difese aeree israeliane a seguito degli attacchi senza precedenti dell'Iran contro Israele il 13 aprile e di nuovo il 1. ottobre». Non è la prima volta che gli Stati Uniti utilizzano questo sistema di difesa nella regione. Lo scorso anno, dopo l'attacco del 7 ottobre, Joe Biden ordinò ai militari di schierare un Thaad in Medio Oriente per difendere le truppe e gli interessi americani nella regione.