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Ucraina a corto di soldati

Per far fronte alla mancanza di uomini da mandare sul campo a combattere, Kiev ha liberato più di 2.750 carcerati trasformandoli in soldati – Putin rimuove quattro viceministri della Difesa – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Ucraina a corto di soldati
Red. Online
17.06.2024 06:00
17:35
17:35
«L'Occidente deve far pagare alla Cina l'aiuto alla Russia»

«L'Occidente deve far pagare alla Cina l'aiuto alla Russia», nella sua aggressione contro l'Ucraina. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg parlando al Wilson Center di Washington prima del suo incontro con Joe Biden.

«Pechino non può avere tutto. Ad un certo punto, a meno che la Cina non cambi rotta, gli alleati dovranno imporre un costo. Ci dovrebbero essere delle conseguenze», ha detto Stoltenberg prima del suo incontro con Joe Biden alla Casa Bianca.

17:27
17:27
Russia e Corea del Nord lavorano a un trattato di partnership strategica

La Russia e la Corea del Nord stanno lavorando a un trattato di partnership strategica che potrebbe essere firmato durante la visita del presidente russo Vladimir Putin a Pyongyang, in programma martedì e mercoledì. Lo ha detto il consigliere presidenziale russo per la politica estera, Yuri Ushakov.

I due Paesi hanno approcci «vicini o identici ai problemi della politica estera», ha aggiunto il consigliere, annunciando che Putin e il leader nordcoreano Kim Jong-un faranno insieme dichiarazioni ai giornalisti dopo il loro incontro. I due leader visiteranno inoltre insieme la chiesa ortodossa della Trinità a Pyongyang.

16:44
16:44
Putin rimuove quattro viceministri della Difesa

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha destituito quattro viceministri della Difesa e ha nominato sua cugina, Anna Tsivileva, per coprire uno dei posti vacanti, secondo i relativi decreti del Cremlino citati dal Guardian.

Secondo le agenzie russe Tass e Interfax, Putin ha assegnato nuovi incarichi e al contempo sollevato altri funzionari dai loro ruoli: il presidente russo ha nominato nuovi vice ministri Anna Tsivileva, Oleg Savelyev e Pavel Fradkov e primo vice ministro Leonid Gornin. Sono invece stati sollevati dagli incarichi i vice ministri Nikolai Pankov, Tatyana Shevtsova e Pavel Popov e il primo vice ministro Ruslan Tsalikov.

16:34
16:34
Colombia disposta a mediare nel conflitto russo-ucraino

La Colombia ha reso noto oggi che, nonostante la sua assenza dalla conferenza di pace svoltasi in Svizzera, vuole «sostenere una soluzione negoziata nel conflitto fra Ucraina e Russia che consenta di raggiungere quanto prima una pace duratura», e «offre la sua esperienza nell'affrontare le questioni umanitarie alle vittime di quel conflitto armato».

Al riguardo il ministero degli Esteri colombiano ha spiegato in un comunicato che il governo del presidente Gustavo Petro intende inserirsi «negli scenari necessari che consentono una soluzione politica alla guerra» e «chiede il riconoscimento dei principi del diritto internazionale, della Carta dell'Onu, della necessità di garantire condizioni di sicurezza per tutti, e il rispetto dei diritti umani per tutte le popolazioni sia dell'Ucraina che della Russia».

È essenziale, prosegue la nota, «evitare ulteriori danni alla sicurezza alimentare ed energetica globale ed evitare qualsiasi iniziativa sull'uso delle armi nucleari», ed è «imperativo fermare la diffusione della guerra in altre aree geografiche».

In conclusione, «si deve mettere fine alle guerre che attualmente colpiscono il mondo», e «concentrare l'azione sui problemi urgenti che l'umanità deve affrontare, come la crisi climatica, la perdita di biodiversità, la povertà e la disuguaglianza».

15:19
15:19
Madrid: «Con le truppe Nato in Ucraina è possibile un'escalation»

Un'eventuale presenza di truppe di Paesi della Nato in Ucraina potrebbe servire da «pretesto» alla Russia per una «escalation» del conflitto in corso, motivo per cui la Spagna si considera «totalmente contraria» a tale scenario: lo ha sostenuto la ministra della Difesa iberica, Margarita Robles, in dichiarazioni riprese dall'agenzia di stampa Efe.

L'esponente del governo Sanchez ha invitato quindi a «essere molto attenti per non dare pretesti» al presidente russo Vladimir Putin e a un suo eventuale interesse per un allargamento del conflitto, sottolineando che tale atteggiamento di prudenza è stato quello sinora osservato dalla Nato proprio per evitare una «escalation».

Robles, che ha rilasciato queste dichiarazioni nel corso di un incontro con ambasciatrici a Madrid, ha anche preannunciato l'invio all'Ucraina di un nuovo carico di carri armati Leopard, ricordando che dall'inizio dell'invasione russa la Spagna ha fornito a Kiev solo materiale bellico «difensivo».

15:16
15:16
«Il prossimo vertice di pace sull'Ucraina non si terrà in Europa»

«Il prossimo vertice di pace sull'Ucraina non si terrà in Europa», ha dichiarato oggi all'emittente di lingua tedesca Radio SRF l'ambasciatore Gabriel Lüchinger, capo della delegazione svizzera alla conferenza sul Bürgenstock (NW). Il diplomatico identifica nell'Arabia Saudita un plausibile ospite.

I Paesi interessati dovranno attivarsi in prima persona per organizzare il prossimo vertice di pace, di cui la Svizzera non si occuperà, ha spiegato Lüchinger nel programma «Tagesgespräch». Il Bürgenstock è stato un luogo ideale per avviare il processo, ma d'ora in poi la Svizzera agirà dietro le quinte su richiesta degli Stati chiave.

Tutti i partecipanti sono rimasti entusiasti della vista sulle montagne, del clima e dell'atmosfera, come dimostrano i commenti di molte delegazioni. Per la presidente della Confederazione Viola Amherd e il ministro degli Esteri Ignazio Cassis, la conferenza di pace è stata una buona occasione per tenere incontri al massimo livello e ampliare ulteriormente la rete di contatti per la Svizzera.

L'ambasciatore ha definito un grande successo la firma del comunicato congiunto da parte di 84 partecipanti al vertice, tra cui Stati e organizzazioni. «Fino a questo momento, la Svizzera aveva raramente corso un rischio così grande come in questa conferenza, ma ciò ha dato i suoi frutti». L'importante è che con il comunicato congiunto firmato al Bürgenstock si ha ora in mano qualcosa che si può sviluppare ulteriormente, ha commentato Lüchinger.

Lüchinger si è detto personalmente deluso dalla rinuncia alla partecipazione da parte della Cina. Aveva incontrato personalmente l'inviato speciale cinese per l'Ucraina e la Russia diverse volte nel periodo precedente la conferenza. Le discussioni sono state buone e il Dragone aveva manifestato un forte interesse per il processo di pace. Il dialogo più importante con la Cina sarà ora portato avanti.

La Russia deve essere integrata in qualche modo, ha detto in aggiunta Lüchinger, il quale ha proseguito ricordando che sul Bürgenstock erano presenti molti Paesi in ottime relazioni con la Russia. Queste nazioni vogliono approfittare della loro relazione con la Russia, ha concluso il diplomatico.

14:51
14:51
Mosca: «La firma a summit non rovina i rapporti con Ankara e Budapest»

Il fatto che Paesi come Turchia, Serbia e Ungheria abbiano firmato la dichiarazione congiunta del vertice per la pace in Ucraina al Bürgenstock (NE) non provocherà un deterioramento dei rapporti della Russia con questi governi: lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ripreso dall'agenzia Interfax. «No, non li peggiorerà. Naturalmente terremo conto della posizione di questi Paesi, questo è importante per noi, e continueremo a spiegare loro le nostre argomentazioni», ha detto Peskov secondo Interfax.

14:22
14:22
Kiev: «Il Brasile potrebbe essere più coinvolto nei negoziati»

Il governo del presidente ucraino, Volodymyr Zelenskyj, ha criticato la posizione del Brasile nei negoziati di pace con la Russia. «Crediamo che, considerando la posizione internazionale del Brasile e la posizione globale in cui si trova il Paese, potrebbe essere maggiormente coinvolto nei negoziati di pace», ha dichiarato la vice ministra ucraina degli Affari esteri, Iryna Borovets.

«Penso che il Brasile possa dare l'esempio ed essere parte del processo» per ottenere la fine delle ostilità, ha aggiunto.

La diplomatica era al vertice di pace sull'Ucraina al Bürgenstock (NW), la cui dichiarazione finale non è stata firmata dal governo brasiliano. Il presidente Luiz Inacio Lula da Silva non ha partecipato all'incontro, sostenendo di non vedere il motivo di un vertice «con una sola fazione», senza la Russia.

14:21
14:21
Zelensky: «Macron mi ha detto che nulla cambierà per Kiev»

Anche se la maggioranza nell'Assemblée Nationale francese fosse diversa dopo le elezioni legislative anticipate, nulla dovrebbe cambiare per l'Ucraina: lo ha assicurato il presidente Emmanuel Macron al suo omologo Ucraino Volodymyr Zelensky, al vertice per la pace tenutosi al Bürgenstock (NW).

Rispondendo a una giornalista della tv francese LCI sull'impatto che potrebbe avere un cambio di maggioranza a Parigi sulla politica nei confronti di Kiev, Zelensky ha affermato di «non poter controllare la situazione politica degli altri paesi» ma ha aggiunto di aver «parlato con Emmanuel Macron», il quale gli ha «detto che nulla dovrebbe cambiare. E io - ha concluso Zelensky - ho fiducia in lui».

13:33
13:33
Putin in Corea del Nord domani e mercoledì

Il presidente russo Vladimir Putin sarà in visita in Corea del Nord domani e mercoledì. Lo annuncia il Cremlino.

Dopo la visita in Corea del Nord Putin si recherà in Vietnam.

Come era stato indicato nei giorni scorsi dall'Ufficio presidenziale sudcoreano, per Putin si tratta della prima visita a Pyongyang in 24 anni per rafforzare la cooperazione militare e di sicurezza bilaterale nel contesto della guerra in Ucraina e delle tensioni intercoreane.

12:48
12:48
«Alla prossima conferenza di pace bisogna invitare anche la Russia»

«Il cancelliere Scholz ha già detto in un'intervista che alla prossima conferenza di pace dovrebbe essere invitata anche la Russia». Lo ha ribadito il portavoce del governo tedesco, Steffen Hebestreit, rispondendo a una domanda in conferenza stampa a Berlino.

«Sono cauto sulla possibilità che ci sia un'altra conferenza per la pace ancora entro quest'anno», ha aggiunto, sottolineando quanto tempo ci sia voluto per organizzare quella che si è tenuta al Bürgenstock (NW) nel weekend.

«Siamo molto contenti di questa conferenza di pace, è stato un primo passo importante»ha detto Hebestreit, rispondendo a una domanda isulla Conferenza per la Pace in Ucraina, che si è tenuta nel weekend al Bürgenstock (NW).

Per Hebestreit è stato «importante che si sia ribadito che non ci sarà un diktat ma una pace in linea con il diritto internazionale e con la Carta della Nazioni Unite».

A chi ha messo in evidenza che ci siano stati diversi Paesi che non hanno firmato il comunicato finale, Hebestreit ha replicato: «Per noi è stato un grande successo che ci fossero oltre 90 paesi. 87 hanno firmato il comunicato finale», ha ricordato, sottolineando che chi non lo ha fatto riteneva che anche la Russia dovesse partecipare.

12:40
12:40
La Russia intensifica gli attacchi prima dell'arrivo degli F-16

La Russia sta intensificando i suoi attacchi sul fronte orientale per «massimizzare l'esaurimento delle truppe ucraine», prima dell'arrivo degli aiuti militari occidentali, in particolare degli aerei da combattimento F-16. Lo afferma Il comandante delle forze armate ucraine Oleksandr Syrsky , scrive il Guardian.

Negli ultimi mesi le forze russe hanno guadagnato terreno nelle regioni di confine di Donetsk e Kharkiv, grazie alla carenza di uomini e munizioni in Ucraina.

«Il comando delle truppe russe sta attualmente facendo tutto il possibile per aumentare ed espandere l'intensità delle ostilità al fine di massimizzare l'esaurimento delle nostre truppe», ha detto Syrsky. Secondo quest'ultimo, Mosca è consapevole che «il tempo giocherà un ruolo» a favore di Kiev, con la ricezione di «una quantità significativa di armi ed equipaggiamenti» dai suoi alleati, compresi gli aerei F-16, che dovrebbero rafforzare la difesa aerea ucraina.

Il comandante ucraino precisa che le forze russe stanno concentrando i loro sforzi nei dintorni di «Koupiansk, Pokorvsk, Kurakhové e Vremivka», situate sul fronte orientale, mentre continuano «aspri combattimenti» a est e a sud.

12:27
12:27
Zelensky: «Grazie a chi si batte per l'Ucraina»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato tutti coloro che dall'inizio della guerra con la Russia non hanno dimenticato l'Ucraina e gli ucraini.

«Tutti coloro che hanno difeso la propria libertà, i propri diritti, la propria indipendenza e dignità rafforzano anche la libertà di coloro che li circondano», scrive Zelensky su Telegram, riferisce Ukrinform. Il presidente ucraino ha sottolineato che «la libertà ha sempre la capacità di rafforzarsi, diffondendosi da una persona all'altra, e l'unico modo in cui può avanzare è attraverso il coraggio delle persone».

«Ringrazio tutti coloro che si battono per l'Ucraina, che resistono alla pressione russa, tutti coloro che lavorano e aiutano e che, in questi giorni e durante tutto il tempo di questa guerra, non dimenticano l'Ucraina e gli ucraini, la nostra lotta e l'importanza di proteggere la vita delle persone», ha aggiunto.

12:01
12:01
Cina: «Oltre 100 Paesi condividono la nostra posizione sulla pace in Ucraina»

La Cina rivendica la sua «posizione sensata» riguardo alla conferenza di pace da tenere sulla guerra in Ucraina che poggia sul «riconoscimento dell'iniziativa da entrambe le parti» in confitto, sulla «parità di partecipazione di tutte le parti» coinvolte e sulla «discussione equa di tutti i piani di pace» disponibili. Questa la posizione di Pechino, in un post su X della portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying, secondo cui la posizione - espressa congiuntamente con il Brasile lo scorso mese - è «sostenuta da oltre 100 Paesi», in rappresentanza del «punto di vista della maggioranza globale su come porre fine alla crisi».

La Cina «non ha partecipato al vertice sulla pace in Ucraina e non commenterà il comunicato congiunto dell'incontro» tenutosi nel fine settimana al Bürgenstock (NW) sul piano proposto da Kiev.

Il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian ha affermato, nel corso del briefing quotidiano, che «la posizione della Cina sulla crisi ucraina rimane coerente e chiara».

12:00
12:00
«Da Stoltenberg una nuova escalation della tensione»

«Un'altra escalation della tensione», il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato da Interfax, ha definito così le parole del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in un'intervista al Telegraph.

Nell'intervista in questione Stoltenberg ha detto che in seno all'Alleanza sono in corso discussioni sull'esigenza di mettere in stand-by le testate nucleari.

«Dobbiamo consultarci su questi temi e questo è esattamente ciò che stiamo facendo», aveva detto Stoltenberg. Da parte sua il capo del servizio d'intelligence esterno russo, Serghei Naryshkin, ha affermato che Stoltenberg vuole «spaventare» Mosca, e ha invitato alla calma.

Peskov si è anche espresso sulla conferenza sull'Ucraina svoltasi al Bürgenstock (NW) nel fine settimana giudicando che la sua efficacia è «prossima allo zero», indica Ria Novosti.

«Quello che Stoltenberg ha detto, chiaramente non concorda con la stessa dichiarazione di ieri (alla conferenza del Bürgenstock), che non tutti hanno firmato e che, se non erro, parla anche di inammissibilità di tale retorica», ha affermato Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti.

11:50
11:50
La Danimarca valuta limiti al passaggio di petroliere russe nel Mar Baltico

La Danimarca sta valutando come limitare il passaggio delle petroliere che trasportano petrolio russo attraverso il Mar Baltico. Lo riporta Sky News aggiungendo che oggi il ministro degli Esteri del paese nordico, Lars Lokke Rasmussen, ha riunito un gruppo di paesi alleati per valutare gli esiti dell'iniziativa.

La Russia invia circa un terzo delle sue esportazioni di petrolio via mare - che equivalgono a circa l'1,5% dell'offerta globale - attraverso lo stretto danese.

Questo passaggio funge da porta d'accesso al Mar Baltico, quindi qualsiasi tentativo di interrompere le forniture farebbe salire i prezzi del petrolio e colpirebbe le finanze del Cremlino.

11:39
11:39
Kiev: «Colpite strutture militari in tre regioni russe»

Droni ucraini hanno attaccato ieri notte un impianto metallurgico e altre strutture utilizzate per scopi militari nelle regioni russe di Belgorod, Voronezh e Lipetsk. Lo riferisce una fonte dell'Intelligence al Kyiv Independent. La conferma è arrivata dopo che i governatori russi hanno segnalato attacchi di droni in tre regioni, sostenendo che non ci sono stati danni o vittime.

Secondo la fonte, uno degli obiettivi era lo stabilimento metallurgico di Novolipetsk e una fabbrica di trattori locale nell'oblast di Lipetsk.

11:36
11:36
«In futuro le condizioni per la pace saranno più dure per Kiev»

Se la «proposta di pace» del presidente russo Vladimir Putin all'Ucraina sarà respinta, Kiev dovrà affrontare in futuro condizioni «più difficili e dure» per arrivare alla fne delle ostilità. Lo ha detto il capo del servizio di intelligence esterno russo, Serghei Naryshkin, in un'intervista alla Tass.

«Le prossime condizioni con le quali potrà essere raggiunta la pace e potrà essere firmato una qualche sorta di accordo di pace saranno più difficili e dure per l'Ucraina», ha risposto Naryshkin a una domanda sull'argomento.

La scorsa settimana Putin ha posto come condizioni per un cessate il fuoco e l'avvio di negoziati il ritiro delle truppe ucraine dalle quattro regioni (Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson) parzialmente controllate dalle truppe russe e l'impegno ufficiale di Kiev a non aderire alla Nato. Secondo il presidente russo le trattative dovrebbero poi portare anche alla cancellazione di tutte le sanzioni occidentali contro la Russia.

11:28
11:28
Bürgenstock: il bilancio della sicurezza è positivo per la polizia di Nidvaldo

È positivo il bilancio della sicurezza stilato al termine della conferenza di pace sull'Ucraina che si è tenuta nel fine settimana al Bürgenstock (NW). La polizia cantonale ha registrato solo qualche disturbo nella zona «rossa».

Stando a una nota odierna diramata dalle forze dell'ordine nidvaldesi, durante il controllo degli accessi alla zona sopracitata è stato necessario allontanare alcune persone e veicoli sospetti. Oltre a questo, la polizia ha fermato un uomo che si presume sia l'autore di vari furti con scasso a Nidvaldo. Indagini sono ancora in corso.

La polizia ha scritto che ci sono state manovre di disturbo soprattutto nel cyberspazio sotto forma di attacchi di sovraccarico (i cosiddetti DDoS, ndr), che erano previsti e non hanno avuto conseguenze significative. Nello spazio aereo interdetto sono stati individuati anche dei piccoli droni, i cui rispettivi piloti sono stati segnalati alla polizia.

Le zone di sicurezza e di sbarramento, nonché il divieto di sorvolo dello spazio aereo, sono stati revocati a mezzanotte, dopo la partenza dal Bürgenstock dell'ultima delegazione. «Tracciamo un bilancio positivo. Grazie ai preparativi completi e alle misure di sicurezza, siamo stati in grado di svolgere la nostra missione con discrezione, contribuendo così a uno svolgimento senza intoppi», ha dichiarato Stephan Grieder, comandante del corpo di polizia citato nel comunicato.

09:44
09:44
Il processo a Evan Gershkovich al via il 26 giugno

Il processo al giornalista americano del Wall Street Journal, Evan Gershkovich, accusato di spionaggio e in carcere dal marzo del 2023 in Russia, avrà inizio il 26 giugno. Lo ha annuniato la Corte, scrive l'agenzia Tass.

«La prima udienza del processo si terrà il 26 giugno a porte chiuse» a Ekaterinburg, negli Urali, presso il tribunale incaricato della vicenda, si legge in una nota della Corte di Sverdlovsk. Gershkovich è accusato di aver raccolto informazioni su Uralvagonzavod, il più grande produttore russo di carri armati per conto della Cia.

Il giornalista del Wsj, che ha lavorato per l'Afp a Mosca tra il 2020 e il 2021, è accusato di «spionaggio», un reato punibile con 20 anni di carcere.

Il reporter, la famiglia, il direttore del Wsj e il suo Paese respingono fermamente queste accuse, che la Russia non ha mai dimostrato, e denunciano una vicenda inventata. Mosca non ha mai fornito pubblicamente alcuna prova e sull'intera procedura è sempre stato mantenuto il riserbo.

09:43
09:43
Bürgenstock: presidente lettone «positivamente sorpreso»

Il presidente lettone Edgars Rinkevics si è detto «positivement surpris» dopo la conferenza di pace sull'Ucraina al Bürgenstock (NW). La Svizzera ha dato un contributo importante con questo vertice, ha dichiarato Rinkevics in un'intervista.

Era importante riportare l'Ucraina sulla scena mondiale, ha dichiarato Rinkevics in un'intervista pubblicata oggi da Tamedia.

Il fatto che la Svizzera abbia tenuto il vertice con l'Ucraina e altri Paesi che la pensano allo stesso modo ha dimostrato che può ancora svolgere il suo ruolo di partner nei negoziati, ha precisato il presidente lettone. «Vorrei anche sottolineare il fatto che si è associata ad alcune sanzioni internazionali», ha detto.

Secondo Rinkevics, la conferenza è andata meglio del previsto. Ci sono stati tentativi di impedire la partecipazione dei Paesi del Sud, ma non hanno avuto successo.

Rinkevics non si aspetta un'altra conferenza quest'anno. Molto dipenderà dal processo diplomatico, ha detto. Una delle questioni centrali rimane quella di come integrare la Cina. «Ma non sono ingenuo: per me il 2024 è un anno perso», ha aggiunto.

Al termine dell'incontro, la grande maggioranza dei presenti alla conferenza sull'Ucraina ha chiesto la partecipazione di «tutte le parti» a un processo di pace. Tuttavia, sono rimasti divisi sulla questione chiave di quando e come la Russia dovrebbe essere coinvolta.

Secondo le stime di Rinkevics, la Russia attende le elezioni americane prima di prendere qualsiasi decisione. Ha inoltre sottolineato le nuove elezioni in Francia, la composizione ancora incerta della Commissione europea e la realtà militare in Ucraina. «A mio avviso, i russi non hanno alcun interesse a provocare grandi cambiamenti prima della fine dell'anno», ha dichiarato Rinkevics.

07:14
07:14
Russia: «6 droni abbattuti sugli oblast di Belgorod, Voronezh e Lipetsk»

Le difese aeree russe hanno abbattuto durante la notte sei droni ucraini sugli oblast di Belgorod, Voronezh e Lipetsk. Lo ha riferito stamattina il Ministero della Difesa di Mosca, citato dall'agenzia di stampa russa Tass.

06:00
06:00
Il punto alle 6.00

L’Ucraina è a corto di truppe e sta liberando i criminali nelle carceri affinché possano combattere per l’esercito di Kiev. In particolare, da quando è stata adottata la legge in maggio, Kiev ha liberato più di 2.750 carcerati, inclusi spacciatori e assassini. Lo riporta il Washington Post sottolineando che l'uso di criminali è l'ennesima conferma delle difficoltà dell'Ucraina di reclutare nuove forze. I carcerati possono solo combattere nelle brigate d'assalto e possono servire solo in divisioni composte da ex carcerati e guidate da un soldato.