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«UE e NATO come Hitler, stanno preparando una guerra alla Russia» — Segui il Live

Lo sostiene il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov – Zelensky: «Il futuro dell'Ucraina è nell'UE» — Intanto le forze ucraine hanno ricevuto l'ordine di ritirarsi dalla città strategica di Severodonetsk — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«UE e NATO come Hitler, stanno preparando una guerra alla Russia» — Segui il Live
Red. Online
24.06.2022 06:58
21:30
21:30
La procura russa ordina il blocco di oltre 130.000 siti web

L'ufficio del procuratore generale russo ha assicurato il blocco di oltre 130.000 siti web, compresi quelli che inducevano i minori a impegnarsi in proteste. Lo ha affermato il procuratore generale russo Igor Krasnov, che ha anche accusato le autorità ucraine di attacchi informatici alle infrastrutture in Russia e Bielorussia.

«Solo negli ultimi due anni, abbiamo emesso circa 600 richieste per limitare l'accesso a oltre 130.000 risorse Internet. Molte di queste sono state usate per coinvolgere gli adolescenti in attività illegali, comprese le attività di protesta via i social network», ha detto.

«Spesso tali Ong finanziate dall'estero coordinano tali azioni distruttive», ha aggiunto. Al momento, 56 entità straniere sono state ritenute indesiderabili in Russia e i loro siti web sono stati bloccati.

Krasnov ha poi accusato le autorità di Kiev di aver compiuto attacchi informatici: «Nel caso dell'Ucraina, ciò che osserviamo è la loro aperta militarizzazione, una chiara aggressione informatica che prende di mira le infrastrutture critiche di Russia e Bielorussia», ha precisato. Le azioni delle autorità ucraine e le numerose uccisioni di civili nel Donbass «non hanno lasciato alla Russia altra scelta che condurre un'operazione militare speciale per difendere la popolazione civile», ha aggiunto.

19:14
19:14
«Il grano raccolto nei silos a Melitopol è stato portato via dai russi»

I russi hanno portato via il vecchio grano raccolto nei silos a Melitopol in Ucraina. Lo ha denunciato il sindaco di Melitopol Ivan Fedorov, stando a Ukrinform.

Ogni giorno dai 30 ai 50 camion portano i raccolti fuori dalla città e dal distretto di Melitopol. Si tratta di quasi 1.000 tonnellate.

Gli agricoltori di Melitopol non hanno l'opportunità di esportare ortaggi e frutta che hanno coltivato, poiché i russi non consentono di portare i raccolti fuori dal territorio occupato nelle aree controllate dal governo filorusso.

18:16
18:16
L'Ucraina processa il soldato russo che torturò 9 civili a Irpin

Un militare delle forze armate russe andrà a processo in Ucraina per aver torturato nove ostaggi nella città di Irpin, fuori Kiev. Lo ha annunciato l'ufficio del procuratore generale, stando a Ukrinform. I pubblici ministeri hanno presentato un atto d'accusa nell'ambito di un'indagine preliminare speciale nei confronti del per aver violato le leggi e i costumi di guerra.

L'indagine ha stabilito che nel marzo 2022 l'imputato, che operava come parte del 234. reggimento d'assalto delle forze armate russe prese in ostaggio nove uomini e li torturò insieme ad altri militari russi.

«I prigionieri sono stati picchiati con il calcio dei fucili e privati di cibo e acqua. Sono stati minacciati di omicidio», ha riferito la procura.

Non è il primo caso del genere. Un altro militare russo è stato accusato in contumacia di avere torturato una famiglia e di saccheggio nel villaggio di Lukashivka, nella regione di Chernihiv.

18:04
18:04
Parigi e Kiev firmano un accordo di cooperazione giudiziaria

Parigi e Kiev hanno firmato oggi una «dichiarazione d'intenti» in materia di cooperazione giudiziaria che consentirà, in particolare, «maggiore fluidità'' negli scambi di informazione tra i due Paesi, quattro mesi dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia di Vladimir Putin.

I firmatari - la procuratrice generale ucraina, Iryna Venediktova, il ministero della Giustizia francese, la procura generale della corte d'appello di Parigi e la procura nazionale antiterrorismo Pdi Parigi (PNAT) si impegnano »a considerare con maggiore accuratezza le richieste di aiuto giudiziario relative agli atti legati al conflitto armato internazionale dovuto all'aggressione dell'Ucraina da parte della Federazione russa, in particolare, per quelli potenzialmente qualificati come crimini contro l'umanità, crimini di guerra o genocidio«, si legge in una nota diffusa dalle autorità francesi.

16:45
16:45
«179 corpi recuperati sotto le macerie di Kharkiv»

Centosettantanove corpi sono stati recuperati dalle macerie nella regione di Kharkiv dall'inizio dell'invasione russa. Lo afferma il vice capo del servizio di emergenza statale ucraino nella regione di Kharkiv Anatolii Torianyk durante un briefing al Kharkiv Media Hub, secondo quanto riferisce un corrispondente di Ukrinform.

"Attualmente, i soccorritori della guarnigione di Kharkiv hanno smantellato le macerie all'interno di oltre 140 edifici e salvato più di 160 persone. Purtroppo, sono stati recuperati un totale di 179 corpi di altrettante vittime", ha detto Torianyk.

Le operazioni di salvataggio più estese sono state effettuate nel distretto di Shevchenkivskyi e nel distretto di Kyivskyi di Kharkiv e nel distretto di Kharkiv.

Secondo Torianyk, la maggior parte dei soccorritori del dipartimento di Kharkiv rimasti nelle aree occupate, continuano a lavorare per recuperare eventuali altre salme.

Durante le operazioni di recupero sono morte sei persone, tre sminatori e tre soccorritori del servizio di emergenza statale ucraino. Altri quindici sono rimasti feriti. Circa il 30% della regione di Kharkiv è ancora sotto l'occupazione russa. Un totale di 860 civili sono stati uccisi dall'inizio dell'invasione russa.

Torianyk ha poi aggiunto che a Izium, un'altra città occupata dai russi, la situazione umanitaria si sta facendo critica.

16:44
16:44
Putin: «L'Occidente alimenta l'isteria sul grano»

L'Occidente sta creando artificialmente un'atmosfera di «isteria» in merito alle esportazioni di grano dall'Ucraina, che la Russia non sta impedendo. Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin, citato dalla Tass.

Putin ha aggiunto che Mosca è pronta a «rispettare i suoi obblighi sulle forniture di energia e fertilizzanti». Quanto all'aumento dell'inflazione nei Paesi occidentali, ha affermato, essa è il risultato di «politiche macroeconomiche spericolate» da parte dei loro governi.

Putin ha accusato oggi l'Ucraina di ostacolare un accordo per l'esportazione del grano. La Russia ha «un'intesa con l'Onu in merito alle esportazioni di grano ucraino, ma Kiev non mostra disponibilità» a favorire un accordo, ha affermato Putin, citato dalle agenzie russe.

Mosca, ha insistito, «è pronta ad assicurare il libero passaggio delle navi che trasportano il grano». Putin aveva già accusato Kiev di avere impedito il libero transito di navi nel Mar Nero minando le acque davanti alle proprie coste.

15:47
15:47
Arrivati in Ucraina i lanciarazzi statunitensi "Himars"

Il primo lotto di quattro lanciarazzi multipli ad alta mobilità (Himars) che gli Stati Uniti hanno inviato all'Ucraina è arrivato nel Paese e il secondo pacchetto con altri quattro, annunciato ieri dall'amministrazione Biden, sarà consegnato entro «metà luglio». Lo riferiscono fonti del Pentagono alla Cnn aggiungendo che un alto gruppo di soldati ucraini sta ricevendo in questi giorni l'addestramento per usare gli Himars.

15:33
15:33
«Non permettiamo che la Russia porti mondo alla fame»

«Non permettiamo che la Russia porti il mondo alla fame». Lo ha detto la ministra tedesca degli Esteri, Annalena Baerbock, in una conferenza stampa a Berlino con il Segretario di stato USA Antony Blinken, in occasione degli incontri di oggi sulla sicurezza alimentare.

«Il nostro messaggio come G7 è chiaro: non permettiamo che la guerra di aggressione russa porti il mondo alla fame. Ci muoviamo insieme, come più forti Paesi industrializzati del mondo agiamo con una responsabilità particolare, anche se non siamo noi ad aver creato questa crisi alimentare», ha detto la ministra tedesca degli Esteri.

Baerbock ha sottolineato che «faremo tutto il possibile perché i cereali possano uscire dall'Ucraina con percorsi diversi. Proviamo insieme ad aprire la via marittima, ma parallelamente lavoriamo intensamente a collegamenti su binario, anche se è tecnicamente molto difficile».

La ministra ha aggiunto che, su iniziativa americana, si vogliono costruire in Ucraina nuovi silos per lo stoccaggio alimentare.

 

14:59
14:59
«Inammissibile accusare la Russia per la crisi del grano»

Mosca ritiene «inammissibile» quella che definisce «la campagna propagandistica dell'Occidente per imputare alla Russia» la crisi globale nelle forniture di grano. Lo ha affermato oggi il vice ministro degli Esteri Serghei Vershinin ricevendo l'ambasciatore dell'Unione europea Markus Ederer.

Secondo Vershinin, citato dall'agenzia Tass, le ragioni della crisi alimentare mondiale sono da ricercare nella «pandemia da coronavirus, le interruzioni nelle catene della produzione e della logistica, le decisioni dell'Unione europea nelle sfere finanziaria-economica, dell'energia e del clima così come le illegittime sanzioni americane ed europee».

14:48
14:48
Berlino potrebbe usare Nord Stream 2 per un terminale di Gnl

Il ministero dell'Economia tedesco starebbe valutando di utilizzare la sezione in territorio tedesco del gasdotto Nord Stream 2, originariamente progettato per l'import dalla Russia, per un terminale di gas naturale liquefatto offshore nel Baltico.

Lo scrive lo Spiegel citando fonti del ministero, che avrebbe già avuto colloqui con rappresentanti della holding titolare del progetto Nord Stream 2, poi abbandonato a seguito dell'invasione russa dell'Ucraina. Il piano di Berlino - scrive Der Spiegel - ancorché tecnicamente fattibile, andrebbe valutato anche alla luce dei rischi ambientali e delle possibili ritorsioni da parte di Gazprom e delle autorità russe.

14:20
14:20
«C'è il consenso tra le parti per i corridoi del grano»

Il ministro della Difesa turco Hulusi Akar ha fatto sapere che è stato trovato un «consenso generale» tra le parti per sbloccare l'esportazione di grano dai porti dell'Ucraina. «È stato raggiunto un consenso generale sulla creazione di un centro a Istanbul per le operazioni e la gestione sicura e ininterrotta di questa attività da parte di soldati turchi, russi e ucraini insieme, oltre che con l'ONU», ha fatto sapere Akar, come riporta Hurriyet, aggiungendo che «nei prossimi giorni ci potrebbero essere sviluppi positivi e si potranno adottare misure concrete».

14:04
14:04
«Uccisi 200 mercenari stranieri e 100 soldati ucraini»

Oltre 200 mercenari stranieri e fino a 100 soldati ucraini sono stati uccisi in un attacco con missili di precisione contro obiettivi nelle regioni di Mykolaiv e Kharkiv: lo ha reso noto oggi il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. Lo riporta l'agenzia di stampa Interfax.

13:27
13:27
«Dieci località conquistate in 5 giorni nell'est dell'Ucraina»

Dieci località nella regione di Lugansk, nell'est dell'Ucraina, sono state conquistate dalle forze russe negli ultimi cinque giorni, secondo quanto affermato dal portavoce del ministero della Difesa, generale Igor Konashenkov, citato all'agenzia Tass.

Il portavoce ha aggiunto che a Korskoye e Zolotoye, a sud della città di Lisichansk, 1.800 soldati ucraini, 120 membri di milizie «naziste» e 80 «mercenari stranieri» sono stati circondati, mentre 41 soldati di Kiev si sono arresi.

13:25
13:25
Medvedev attacca Berlino

«La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock ha affermato che la Russia sta usando la fame come un'arma. È sorprendente ovviamente sentire questo da funzionari il cui Paese ha tenuto Leningrado sotto assedio per 900 giorni, dove quasi 700 mila persone sono morte di fame». Lo scrive su Telegram Dmitri Medvedev, ex presidente russo e attuale vice segretario del Consiglio di sicurezza nazionale di Mosca.

13:15
13:15
«Le candidature di Ucraina e Moldavia non ci minacciano»

Le candidature dell'Ucraina e della Moldavia all'ingresso nell'Ue non pone alcuna minaccia a Mosca. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov, citato dalle agenzie russe. Poco prima il Cremlino aveva derubricato la questione come «un affare interno» degli europei.

13:13
13:13
«L'attentato a Kherson è un atto terroristico»

L'attentato in cui oggi a Kherson è stato ucciso un funzionario dell'amministrazione provvisoria insediata dagli occupanti russi è un atto «terroristico» che deve essere «affrontato nella maniera appropriata». Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, denunciando anche un attacco sventato nella stessa città contro un albergo che ospita rifugiati.

12:51
12:51
«UE e NATO come Hitler, stanno preparando una guerra alla Russia»

La UE e la NATO stanno mettendo insieme una coalizione per fare «una guerra alla Russia». Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov citato dalle agenzie russe, aggiungendo che anche Adolf Hitler allo scoppio della Seconda guerra mondiale «riunì un numero significativo di Paesi europei sotto le sue insegne per una guerra contro l'Unione Sovietica».

«Terremo d'occhio da vicino la situazione», ha aggiunto Lavrov, che parlava in una conferenza stampa a Baku dopo avere incontrato il ministro degli Esteri azero, Jeyhun Bayramov.

12:15
12:15
«Gli ucraini devono resistere qualche mese»

L'Ucraina deve resistere per qualche mese, tenere congelato il conflitto e poi lanciare la controffensiva grazie alle armi che gli americani stanno inviando. Nella testa di Zelensky è questo il piano, spiega in un'intervista al quotidiano italiano La Stampa Kurt Volker, già ambasciatore USA alla NATO e inviato speciale sino al 2019 per i negoziati in Ucraina.

Le sanzioni «stanno iniziando ad avere un impatto e nel tempo le cose diventeranno ancora peggiori per la Russia - spiega -. Mosca sta già avendo difficoltà a rispettare i pagamenti del suo debito; l'impossibilità di importare alcuni materiali e prodotti sta impedendo di produrre missili di precisione e altri strumenti fondamentali per l'esercito».

La strategia USA e di Kiev «si regge essenzialmente sull'efficacia della consegna delle armi. E questo è un punto complicato - sottolinea Volker -. Bisogna accelerare non solo la spedizione ma anche la produzione di armamenti vari». Zelensky «sta lottando per cacciare la Russia dal territorio ucraino e preservare la sovranità del suo Paese. Su questo non ci sono arretramenti e nessuna resa. E il popolo è con lui».

Secondo Volker, al momento non c'è spazio per negoziati degli USA con Putin, «non li vogliono in queste condizioni nemmeno gli americani». Gli europei, invece, «sono molto interessati a tenere aperto il dialogo con Putin, sperano di convincerlo a terminare il conflitto - osserva Volker -. Il rischio però è che si facciano concessioni che poi non si possono garantire».

12:07
12:07
La candidatura dell'Ucraina? «Un affare interno dell'Europa»

«Un affare interno dell'Europa». Così il Cremlino ha commentato la decisione dell'UE di conferire lo status di candidato all'Ucraina per entrare nell'Unione europea.

12:03
12:03
«I rapporti Russia-UE hanno toccato il fondo»

I rapporti tra la Russia e l'Unione europea hanno già toccato «il fondo» ed è difficile «scendere più in basso». Lo afferma il Cremlino.

11:54
11:54
«Impossibili colloqui su questioni 'irritanti'»

La Russia ritiene che sia impossibile tenere le consultazioni bilaterali programmate per il prossimo futuro con gli Stati Uniti su questioni che destano preoccupazione: lo ha reso noto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Lo riporta la Tass.

«La parte russa ritiene che sia oggettivamente impossibile tenere consultazioni di esperti russo-americani su (questioni) 'irritanti' bilaterali pianificate per il prossimo futuro, soprattutto perché Washington ha moltiplicato questa 'irritazione' con le sue pratiche», ha scritto Zakharova in un commento pubblicato sul sito del ministero.

11:13
11:13
«Situazione del grano drammatica, servono soluzioni»

La situazione dovuta alla scarsità del grano è «terribilmente drammatica». Lo ha detto la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, nella conferenza stampa a Berlino che precede il vertice internazionale sulla sicurezza alimentare in programma oggi nella capitale tedesca. «La Russia usa la fame consapevolmente come un'arma di guerra», ha scandito. «La narrativa russa secondo la quale la crisi alimentare dipenderebbe dalle sanzioni è completamente falsa - ha aggiunto - e noi dobbiamo occuparci dei problemi creati da altri». Baerbock ha sottolineato che il vertice di Berlino è stato convocato «per offrire soluzioni».

11:10
11:10
«Oltre 1.000 soldati ucraini uccisi, 800 si sono arresi»

«Oltre 1.000» soldati ucraini sono stati uccisi e altri 800 si sono arresi negli ultimi due giorni nella battaglia che vede contrapposte le forze di Kiev da una parte e dall'altra le truppe russe e dell'autoproclamata repubblica di Lugansk vicino a Lisichansk, nell'est dell'Ucraina. Lo afferma una fonte della Repubblica filorussa di Lugansk citata dall'agenzia Tass. Secondo la fonte, le perdite ucraine sono avvenute in particolare in combattimenti tra le località di Groskoye e Zolotye, a sud di Lisichansk, che sono state strappate agli ucraini.

10:11
10:11
«Sono 34.530 i soldati russi uccisi dall'inizio della guerra»

Sono circa 34.530 i soldati russi uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione, secondo l'esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito ucraino indica che si registrano anche 216 caccia, 183 elicotteri e 622 droni abbattuti.

Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.507 carri armati russi, 759 pezzi di artiglieria, 3.637 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 137 missili da crociera e 14 navi.

09:45
09:45
«Almeno 338 bambini uccisi dall'inizio della guerra»

Il bilancio dei bambini uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa è salito a 338 (erano 324 ieri): lo ha reso noto l'ufficio del procuratore generale del Paese. I minori feriti sono almeno 610. Lo riporta Urkinform.

09:43
09:43
«Aviazione russa in difficoltà, scarseggiano i piloti»

L'aviazione russa ha difficoltà nel sostenere l'invasione dell'Ucraina con un adeguato livello di piloti: lo scrive l'intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione nel Paese.

Il rapporto, pubblicato dal ministero della Difesa su Twitter, cita in particolare l'uso di piloti in pensione - e attualmente alle dipendenze del gruppo mercenario russo Wagner - nelle missioni di supporto aereo. Una pratica, commenta, dovuta probabilmente ad una mancanza di piloti adeguatamente addestrati e alle perdite sul campo di battaglia.

A questo riguardo il rapporto cita l'abbattimento il 17 giugno scorso di un caccia russo Su-25 Frogfoot e la successiva cattura del suo pilota, che ha confessato di essere un ex maggiore dell'aviazione di Mosca ingaggiato dal gruppo Wagner.

L'intelligence sottolinea inoltre che il pilota aveva apparecchiature Gps commerciali piuttosto che gli equipaggiamenti in dotazione alle forze armate russe: questo indica probabilmente che gli aerei usati dal gruppo Wagner sono vecchi modelli dell'Su-25 e che l'aviazione russa non fornisce al gruppo apparecchiature avioniche moderne.

09:32
09:32
Funzionario russo ucciso in un attentato a Kherson

(Aggiornata alle 10.04) Un funzionario delle autorità di occupazione russe a Kherson, in Ucraina, è stato ucciso stamane in un attentato. Lo riferiscono le agenzie russe.

Il funzionario, ha detto una fonte locale all'agenzia Interfax, è morto quando una bomba piazzata nella sua auto è esplosa.

La vittima dell'attentato era il capo del Dipartimento per le politiche giovanili, la famiglia e lo sport dell'amministrazione provvisoria di Kherson insediata dagli occupanti russi.

09:26
09:26
«L'Ucraina non è un ponte ma è candidata all'adesione europea»

«È ufficialmente riconosciuto che l'Ucraina non è un ponte, non un cuscino tra Occidente e Russia, non un cuscinetto tra Europa e Asia, non una sfera di influenza, non una zona »grigia«, non un territorio di transito. Non il confine tra orchi ed elfi. L'Ucraina è un futuro partner alla pari per almeno 27 paesi dell'UE. L'Ucraina è candidata all'adesione all'Unione Europea!»: lo scrive su Telegram il presidente Volodymyr Zelensky.

09:23
09:23
«L'11% dei pazienti con traumi da guerra ha meno di 18 anni»

Medici senza frontiere (Msf) ha evacuato 653 pazienti in Ucraina con il suo treno-ospedale tra il 31 marzo e il 6 giugno scorsi: oltre il 40% dei feriti di guerra è rappresentato da anziani e bambini con ferite da esplosione.

Queste includono amputazioni traumatiche, lesioni da schegge e da arma da fuoco. È quanto emerge dal rapporto 'Nessuna pietà per i civili' diffuso oggi dalla ONG, che mostra con dati medici e testimonianze dei pazienti del treno adibito a clinica d'urgenza la «vergognosa mancanza di protezione dei civili durante il conflitto».

«Anche se non possiamo confermare l'intenzione di colpire i civili, la decisione di usare armi pesanti su aree densamente popolate comporta inevitabilmente, e quindi consapevolmente, la loro uccisione o il loro ferimento», ha commentato Christopher Stokes, coordinatore dell'emergenza di Msf in Ucraina.

Le persone trasferite sul treno sono perlopiù pazienti già ricoverati in ospedale o feriti di guerra che necessitano di cure post-operatorie a seguito di lesioni traumatiche. Degli oltre 600 pazienti trasportati e assistiti, 355 sono feriti di guerra. La maggioranza ha subito lesioni da esplosione, l'11% dei pazienti con traumi legati alla guerra ha meno di 18 anni, il 30% più di 60. Le ferite da esplosione sono il 73% dei casi di trauma legati alla guerra, con il 20% dovuto a schegge o colpi di arma da fuoco e il resto da altri incidenti violenti. Oltre il 10% dei pazienti traumatici ha perso uno o più arti, il più giovane aveva appena sei anni.

«Le ferite e i racconti dei nostri pazienti mostrano indiscutibilmente la sconvolgente sofferenza che la violenza indiscriminata di questa guerra sta infliggendo ai civili», ha proseguito Stokes sottolineando che «molte delle persone a bordo del treno di Msf sono state ferite in seguito ad attacchi militari che hanno colpito zone residenziali».

08:29
08:29
Il sottomarino nucleare Irkutsk pronto a fine 2023

Il sottomarino nucleare «Irkutsk», modernizzato con una maggiore potenza di combattimento, tornerà a disposizione della flotta militare russa impegnata nell'oceano Pacifico alla fine del 2023. Lo riporta la Tass precisando che «il sottomarino è attualmente sottoposto a prove in mare».

08:28
08:28
«Non è ancora stata fissata la data della visita di Putin in Turchia»

«La data esatta della visita del presidente russo Vladimir Putin in Turchia non è stata ancora fissata». Lo ha detto alla Tass il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. «Non sono ancora stati avviati preparativi sostanziali. C'è un invito valido e il presidente intende usarlo, ma non ci sono informazioni sulle date esatte», ha aggiunto.

Erdogan aveva invitato Putin nel gennaio scorso e successivamente si era offerto di organizzare un incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky per creare le condizioni per arrivare alla pace. Peskov ha poi detto che il presidente Putin si recherà in visita in Iran ma anche in questo caso le date non sono state stabilite.

08:12
08:12
BRICS a sostegno del dialogo Mosca-Kiev

Ci sono anche il sostegno ai colloqui tra Russia e Ucraina e l'impegno «a rispettare la sovranità e l'integrità territoriale di tutti gli Stati» nella dichiarazione finale dei leader dei Paesi dei BRICS, al termine del loro 14.esimo summit, oltre a un appello per un maggiore controllo degli armamenti e alla richiesta di distribuzione più equa dei vaccini contro il Covid-19.

I BRICS - l'acronimo di Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica - hanno riaffermato nel lungo testo di 75 punti diffuso in piena notte l'impegno al multilateralismo, alla cooperazione basata sul rispetto reciproco, la giustizia e l'uguaglianza, oltre alla necessità di una riforma globale dell'ONU, incluso il Consiglio di Sicurezza. Il proposito è quello di un mondo libero da armi atomiche: «Una guerra nucleare non può essere vinta e non deve mai essere combattuta», si legge ancora, mentre c'è anche l'invito - sotto il profilo economico - alle nazioni sviluppate ad adottare politiche responsabili per evitare gravi ripercussioni sui Paesi in via di sviluppo.

Ai punti 21 e 22 sono stati messi nero su bianco l'impegno «a rispettare la sovranità e l'integrità territoriale di tutti gli Stati» e alla «risoluzione pacifica delle differenze e delle controversie tra Paesi attraverso il dialogo e la consultazione», con tutti gli sforzi «volti alla soluzione pacifica delle crisi».

Quanto alla situazione in Ucraina, sono state ricordate le posizioni «nazionali espresse nelle sedi appropriate, vale a dire il Consiglio di sicurezza ONU e l'UNGA», nonché i timori sulla crisi umanitaria. «Sosteniamo i colloqui tra Russia e Ucraina».

Al vertice, tenuto in modalità virtuale sotto la presidenza di turno cinese, hanno partecipato il presidente Xi Jinping, il suo omologo russo Vladimir Putin (al primo grande impegno internazionale dopo l'invasione dell'Ucraina), il premier indiano Narendra Modi e i presidenti brasiliano e sudafricano, Jair Bolsonaro e Cyril Ramaphosa.

08:00
08:00
«Le armi garantiranno la via diplomatica»

(Aggiornata alle 09.33) Solo la vittoria militare di Kiev convincerà la Russia a seri negoziati di pace: «le armi garantiranno la via diplomatica». Ne è convinto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, che al Corriere della Sera dice che l'aggressione russa non riguarda solo le case ucraine, ma ogni famiglia europea.

Dopo la recente visita di Draghi, Macron e Scholz si vedono unità e chiarezza di intenti: ci sono differenze, «ma in linea di principio si va assieme nella stessa direzione». Quanto alla via negoziale, i cannoni di Mosca continuano a sparare, dice Kuleba, ma per Kiev vale ancora ancora l'offerta di un summit Putin-Zelensky.

Quattro mesi fa «l'Ucraina e l'Europa erano molto distanti. Da allora è cambiato tutto - sottolinea Kuleba -. Sappiamo bene che il processo per diventare Paesi membri a pieno titolo sarà lungo. In ogni caso, il messaggio è già chiaro: l'Ucraina fa parte del progetto di integrazione europea, finisce l'era dell'incertezza, si apre un'epoca nuova tra Paesi che condividono gli stessi valori».

Le armi che stanno arrivando all'Ucraina «non bastano, non sono neppure sufficienti per stabilizzare il fronte del Donbass. La Russia è più forte. In Europa dovreste sempre considerare che noi siamo la vostra prima linea». Chiunque rifiuta «di mandarci armi sostiene le atrocità russe» ribadisce.

Quanto alla via negoziale, i cannoni di Mosca continuano a sparare, dice Kuleba, ma per Kiev vale ancora l'offerta di un summit Putin-Zelensky, «sarebbero loro a discutere nello specifico il modo per arrivare alla pace. Tutto è aperto».

07:57
07:57
Le forze ucraine si ritirano da Severodonetsk

Le forze ucraine hanno ricevuto l'ordine di ritirarsi dalla città strategica di Severodonetsk, nella regione dell'Ucraina orientale di Lugansk: lo ha reso noto il governatore della regione.

07:14
07:14
Precipita un aereo da trasporto in Russia

Un aereo da trasporto Ilyushin Il-76 è precipitato nei pressi di Ryazan, cittadina a 200 chilometri da Mosca, nella Russia occidentale. L'incidente è avvenuto alle 3.18 ora locale. A causare l'incidente un problema al motore. Lo ha affermato - come riporta la Tass - il ministero della Difesa russo. L'aereo precipitato è un Il-76 da trasporto militare: l'incidente è avvenuto mentre stava effettuando un volo di addestramento. Il velivolo si è schiantato in un campo nei pressi di una zona residenziale, vicino all'autostrada. Il bilancio provvisorio è di due morti e tre feriti ricoverati nell'ospedale di Ryazan.

Secondo quanto riportato dalla Tass, il velivolo trasportava 10 persone.

07:13
07:13
Kuleba: «La visita di Draghi, Macron e Scholz è stata il punto di svolta»

«La recente visita a Kiev di Macron, Draghi e Scholz, insieme con il premier romeno, è stata il punto di svolta per la candidatura dell'Ucraina nell'Unione Europea. Prima di allora la situazione era molto fragile». Lo ha affermato il ministro degli Esteri ucraino, Dmitry Kuleba, come riportato dall'agenzia Unian. «Il presidente francese Emmanuel Macron - ha aggiunto - ha svolto un ruolo molto importante. L'elenco degli scettici era noto da molto tempo: i Paesi Bassi, la Danimarca, la Svezia, il Portogallo. La Germania era in questo gruppo»

07:06
07:06
«Il futuro dell'Ucraina è nell'UE»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha immediatamente accolto con favore la decisione di concedere all'Ucraina lo status di candidato all'UE, definendola «un momento unico e storico» nelle relazioni con il blocco dei 27 Paesi. «Il futuro dell'Ucraina è nell'UE», ha scritto su Twitter. Lo riporta il britannico Guardian.

«È una vittoria», ha poi aggiunto su Instagram. «Abbiamo aspettato 120 giorni e 30 anni», ha detto, riferendosi alla durata della guerra e ai decenni trascorsi dall'indipendenza dell'Ucraina dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica. «E ora sconfiggeremo il nemico».

07:03
07:03
Il punto alle 6.00

L’Ucraina Paese candidato all’ammissione nell’UE
L'Unione Europea ha approvato nel corso della serata di ieri la richiesta dell'Ucraina di diventare un Paese candidato all'ammissione nel blocco dei 27, in un passo che Kiev e Bruxelles hanno salutato come un «momento storico». I leader dell'UE riuniti a Bruxelles hanno seguito la raccomandazione della Commissione europea, formulata il 17 giugno.

Zelensky ai Ventisette: «Oggi è il punto di partenza per una nuova UE».
Nella tarda serata di ieri, il presidente ucraino è tornato a parlare del fatto di concedere all'Ucraina lo status di candidato all'adesione all'Unione europea, «è il punto di partenza di una nuova storia per l'Europa». Lo ha detto in serata Volodymyr Zelensky ai Ventisette riuniti in un vertice europeo a Bruxelles. «Oggi avete preso una delle decisioni più importanti per l'Ucraina dalla sua indipendenza trent'anni fa», nel 1991, ha detto Zelensky in un discorso in videoconferenza. «Questo è il più grande passo verso il rafforzamento (politico) dell'Europa», ha detto da Kiev.

Gli USA verso altri altri 450 milioni di aiuti
Intanto gli Stati Uniti hanno si apprestano ad annunciare altri 450 milioni di dollari di aiuti militari all'Ucraina. Lo riporta l'agenza Bloomberg citando l'Associated Press.

«La Russia usa il cibo come arma, sblocchi subito i porti»
«La Russia, usando il cibo come arma nella sua guerra contro l'Ucraina, è l'unica responsabile della crisi di sicurezza alimentare globale che ha provocato. Il Consiglio europeo esorta la Russia a cessare immediatamente di prendere di mira le strutture agricole e di sbloccare il Mar Nero, in particolare il porto di Odessa, in modo da consentire l'export di grano e le operazioni di navigazione commerciale. Il Consiglio europeo sostiene gli sforzi del Segretario generale delle Nazioni Unite a tal fine». È quanto si legge nelle conclusioni del Consiglio europeo sull'Ucraina approvate ieri sera.