Giornico

Un altro, tragico incidente: «Quello del selvicoltore è un lavoro che comporta dei pericoli»

Un 24.enne è morto questa mattina nel bosco sopra Orsino dopo una caduta di 40 metri da un albero – Cristiano Triulzi: «La formazione professionale gioca un ruolo fondamentale, riducendo al minimo i rischi di incidente»
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Irene Solari
26.07.2024 18:00

Un altro tragico incidente mortale sul lavoro ha toccato il Sopraceneri. Questa mattina un giovane selvicoltore è morto mentre stava effettuando dei lavori di disboscamento su una pianta in territorio di Giornico. Secondo le prime ricostruzioni - spiega la Polizia cantonale in una nota diffusa in giornata - l’incidente è avvenuto attorno alle 8 del mattino, nel bosco sopra Orsino (frazione del comune di Giornico) ad un’altezza di circa 1.150 metri. La vittima, un 24.enne cittadino svizzero domiciliato nel Luganese, in quel momento stava effettuando il taglio di un albero quando è caduto ed è scivolato per una quarantina di metri.

Cause ancora da chiarire

Al momento le informazioni su quanto avvenuto sono ancora frammentarie e a stabilire le cause dell’incidente - ancora al vaglio degli inquirenti - sarà l’inchiesta di polizia. Sul posto, subito dopo la segnalazione, sono prontamente intervenuti i soccorritori della Rega e gli agenti della Polizia cantonale che purtroppo non hanno potuto fare altro che constatare la morte del giovane.

Il parere dell’esperto

«È chiaro che quella del selvicoltore è una professione che può essere esposta a vari pericoli», spiega al Corriere del Ticino Cristiano Triulzi, presidente dell’Associazione imprenditori forestali della Svizzera italiana (ASIF). «Fare questo tipo di professione non è di certo come dedicarsi a un lavoro d’ufficio dietro alla scrivania», prosegue Triulzi, «ma è anche vero che, nonostante i rischi e la pericolosità del lavoro di selvicoltore, fortunatamente sono relativamente pochi gli incidenti con esito grave se non letale».

La sicurezza prima di tutto

E, in questo senso, gioca un ruolo fondamentale la formazione che deve obbligatoriamente seguire chi desidera intraprendere questa professione, puntualizza il presidente dell’ASIF. «Il grande lavoro di formazione permette di affrontare nella giusta maniera i pericoli a cui è esposto il lavoro del selvicoltore, riducendo al minimo il rischio che si verifichino incidenti gravi o letali». «Anche perché teniamo moltissimo alla sicurezza, è una tematica fondamentale nell’apprendimento e nello svolgimento di questa professione», sottolinea Triulzi, «le formazioni professionali dei forestali vi investono infatti molto tempo ed energia».