Condannato ex membro della setta «Bambini di Dio»

Il Tribunale distrettuale di Zurigo ha condannato oggi a una pena detentiva, parzialmente sospesa, un ex membro della setta «Bambini di Dio», attiva a livello mondiale. L'uomo, un 51enne di nazionalità neozelandese, ha manipolato, controllato e abusato sessualmente di due donne.

L'imputato, riconosciuto colpevole dei reati di coazione sessuale e sfruttamento dello stato di bisogno o di dipendenza, ha ricevuto 36 mesi, di cui sei da scontare. Si tratta della stessa pena proposta da ministero pubblico e difesa, che avevano già raggiunto precedentemente un accordo in merito.

Il neozelandese prima del processo aveva di fatto confessato e l'iter giudiziario si è svolto in modo abbreviato. Poiché ha già trascorso un periodo dietro le sbarre, l'uomo non dovrà tornare in prigione. Il tribunale di primo grado ha però imposto nei suoi confronti un'espulsione di otto anni dalla Svizzera.

L'imputato è cresciuto nella setta, ambiente nel quale si è confrontato con permissivismo e aggressioni sessuali. Pur avendo lasciato quella congrega, ha poi mantenuto alcuni dei suoi comportamenti.

«Bambini di Dio» è un movimento religioso, nato in California negli anni '60, che considera il sesso con più partner «un segno di Dio». Gli adulti hanno anche rapporti con minori e il diretto interessato ha subito abusi dall'età di quattro anni. A suo avviso, la ragione delle sue azioni è aver passato l'infanzia in questo sistema isolato.

Secondo la ricostruzione dell'accusa, dal 2014 l'uomo ha assunto un ruolo dominante in una band da lui fondata. Avrebbe costretto le donne che ne facevano parte a compiere atti sessuali e inveito contro di loro durante «sessioni di urla» lunghe fino a cinque ore.

Una delle vittime era a sua volta un membro della setta. Per l'accusa dipendeva finanziariamente dall'imputato, del quale era pure succube a livello caratteriale.

Una seconda donna è invece stata attirata dalla promessa di una tournée mondiale. Dal 2020 al 2022 avrebbe assecondato i desideri del «leader spirituale» e ha descritto il sesso con lui come un atto religioso. Anche lei era dipendente dall'uomo sotto vari aspetti.