Un mese che fa gola grazie a Maggio gastronomico

Quello di maggio sarà un mese all’insegna delle buone forchette e dello stare insieme a tavola. Dopo uno stop forzato di due anni torna infatti la rassegna Maggio gastronomico Tre valli e Bellinzonese, giunto alla sua 34. edizione. «Si tratta del secondo evento culinario più longevo del Ticino – rileva il responsabile manifestazioni dell’OTR regionale Fabrizio Barudoni –, segno di un grande successo che naturalmente speriamo di ripetere anche quest’anno». I numeri dell’ultima edizione targata 2019 parlano chiaro: tra piatti e menu se ne sono contati 8.000, serviti durante l’intero mese. A orientare i bongustai ci sarà una guida che descrive le diverse proposte, altrimenti ognuno potrà decidere dove mangiare scegliendo di… pancia.
Sono 27 i ristoranti che parteciperanno alla rassegna: 4 ritrovi in valle di Blenio, 8 in Leventina, 2 in Riviera, 12 nel Bellinzonese e un «ospite esterno» da Morcote. Una partecipazione «nella media», considerando qualche ristoratore nuovo, qualche ex che torna e qualcuno che lascia: «Alcuni però fanno parte dello zoccolo duro, presenti fin dall’inizio. Anche questo è un ottimo segnale», osserva Barudoni. L’identikit dei partecipanti è molto eterogeneo. Sono soprattutto abitanti del territorio, ma vengono anche da tutto il cantone senza contare i turisti. «Notiamo con piacere gruppi di giovani sotto i 30 anni che partecipano in modo importante».
Dolci e territorialità
Come sempre la cucina spazia da quella con un carattere tipicamente locale a quella internazionale. L’unica condizione ormai instaurata da anni è la collaborazione con GastroTicino e l’iniziativa Sapori del Ticino in tavola, grazie alla quale ogni ristorante si impegna a proporre almeno un piatto con prodotti ticinesi. Un omaggio, insomma, alle bontà locali. Altri tipi di omaggi saranno invece dedicati agli avventori: chi consumerà un menu o un piatto tra le proposte della rassegna riceverà una confezione di pastefrolle della valle Bedretto prodotte dalla SwissCookies di Paul Forni. Si tratta di un dolce caratteristico della regione che fa parte del presidio Slow Food. Per gli affezionati che mangeranno in quattro locali diversi nell’arco del mese, ad aspettarli c’è invece un’ulteriore dolce sorpresa: la spampezia (parte del Patrimonio culinario svizzero), ovvero grossi biscotti con ripieno di noci tipici leventinesi prodotti dalla pasticceria Schröder di Chiggiogna. È tutto? Quasi, perché si riceverà anche un cavatappi e un salvagoccia da parte dello sponsor principale dell’evento, la banca Raiffeisen Tre valli.
Vetrina turistica
«Sarà l’occasione per rilanciare il settore della ristorazione, colpito duramente dalla pandemia», ha dichiarato il presidente di Gastro Bellinzona Alto Ticino Luca Merlo. A sottolineare l’importanza della rassegna anche il direttore dell’OTR Bellinzonese e Alto Ticino Juri Clericetti: «Il turismo è spinto anche da appuntamenti come questi, che sono quindi vetrine importanti in ambito turistico. Il turista ci sceglie per il paesaggio o i musei, ma vuole anche mangiare bene. Sotto questo aspetto i ristoranti giocano un ruolo fondamentale». La gastronomia come elemento trainante dal turismo, dunque. Un piatto forte regionale con un ricco contorno di dolci tradizioni locali.