Un nuovo sistema di allerta anti-tsunami per l’Indonesia

SUMATRA - Un nuovo sistema in grado di monitorare le cause sottomarine di uno tsunami sarà realizzato in Indonesia. Il progetto, costituito da un insieme di boe, è in corso di studio. L’annuncio arriva a pochi giorni dall’onda anomala causata dal vulcano Anak, “figlio” del Krakatoa, che ha ucciso almeno 429 persone. L’obiettivo, ha spiegato un’agenzia governativa alla BBC, è poter iniziare a concretizzare il progetto l’anno prossimo.
Secondo le stime ufficiale, vi sono ancora circa 150 dispersi e 16 mila persone sono state evacuate. I soccorritori sono al lavoro e, con l’aiuto di uno speciale equipaggiamento per sollevare i detriti, proseguono le ricerche tra le macerie dei numerosi villaggi devastati sulle isole di Sumatra e Java alla ricerca di superstiti.
Come funziona il sistema anti-tsunami
Il meccanismo identificherà le dimensioni delle onde. Lo ha spiegato un portavoce dell’agenzia di analisi e applicazione di tecnologie alla BBC. Le tecnologie attualmente in uso hanno infatti fallito nel predire lo tsunami che sabato ha devastate le città costiere nello stretto di Sunda, tra le isole di Sumatra e Java.
Il sistema è impostato in modo da monitorare i terremoti, ma non gli slittamenti di placche sottomarine e le eruzioni vulcaniche, che possono pure dare vita a onde anomale. A causa di mancanza di fondi, vandalismi alle boe di controllo e problemi tecnici, dal 2012 nell’area non c’è un sistema di monitoraggio per l’allerta tsunami.
Gli esperti tuttavia restano cauti e indicano che se anche vi fosse stato un impianto d’allarme, il tempo di preavviso sarebbe stato minimo per evacuare l’area, in particolare a causa della vicinanza del vulcano Anak alla costa.