Il sisma

Un nuovo terremoto, morti e feriti tra Turchia e Siria

Di magnitudo 6.4, è stato registrato alle 18.04 (ora svizzera) nella zona già colpita la scorsa settimana – Ne è seguita un'altra scossa di magnitudo 5.8 tre minuti dopo – Secondo le prime informazioni ci sono almeno tre morti e oltre 210 feriti
© KEYSTONE (EPA/MARTIN DIVISEK)
Red. Online
20.02.2023 18:42

Una nuova forte scossa di terremoto, di magnitudo 6.4, è stata registrata alle 20.04 ora locale (le 18.04 in Svizzera) a Defne, nell'entroterra a una decina di chilometri dal confine siriano, e un'altra, alle 20.07, di magnitudo 5.8 poco distante da Samandag, località costiera sempre nei pressi del confine con la Siria.

© USGS
© USGS

Secondo le prime informazioni ci sono almeno tre morti e oltre 210 feriti. Tra le vittime una donna uccisa dal crollo di un blocco di cemento che le è caduto in testa nella città Samandag, vicino ad Hatay. E mentre secondo alcuni media internazionali ci sarebbero persone intrappolate nelle macerie, feriti si registrano anche in Siria, ad Aleppo e Idlib.

Subito sono scattate le evacuazioni, anche dagli ospedali, in tutta la provincia colpita mentre l'allerta tsunami diramata dopo pochi minuti dalle scosse, è poi rientrato. L'epicentro della scossa più forte, di 6.4, si è verificato tra Samandag, una località costiera nei pressi del confine con la Siria, e Defne, cittadina poco distante nell'entroterra, sempre nelle vicinanze del confine. Il terremoto è stato avvertito non solo nelle vicine province siriane, ma anche a Cipro, in Libano, Iraq, Palestina, Israele fino all'Egitto.

Le due scosse, sebbene siano indipendenti, sono legate al sisma del 6 febbraio, ha fatto sapere l'esperto turco Bulent Ozmen intervistato dalla Tv di Stato TRT. Dopo il terremoto di due settimane fa erano infatti state registrate nella zona colpita oltre 6000 scosse di assestamento, tra cui decine di magnitudo tra 5 e 6 prima delle due grandi scosse di oggi che hanno creato il panico tra gli sfollati che già da due settimane sono ospitati in tendopoli allestite nelle strade: sono più di un milione e mezzo di persone, in tutte le dieci province colpite dal sisma di due settimane fa.

A partire dal giorno del sisma, «il numero delle persone salvate dopo essere rimaste sepolte sotto le macerie è arrivato a 114.834», aveva detto oggi Erdogan aggiungendo che è stata data assistenza a oltre 1 milione e 600 mila persone costrette a lasciare le proprie case dopo il terremoto.

Morti anche in Siria

Cinque persone sono morte in diverse città della Siria dopo le due nuove scosse di terremoto. Lo riportano media internazionali. Tra queste, 4 sono morte nella calca causata dal panico ad Aleppo e Tartus, riferisce la tv Al Arabiya ripresa dalla Tass. Un'altra donna è invece morta a Latakia, secondo Sky News. I media riferiscono inoltre di diversi feriti nella fuga precipitosa dalle case o per essersi buttati dai balconi.

In questo articolo: