Un ticinese a Dubai: «In otto anni ha piovuto 30 volte, mai vista una tempesta simile»
«Un evento meteorologico storico» che ha superato «qualsiasi cosa documentata dall'inizio della raccolta dei dati nel 1949». Così l'agenzia di stampa statale Wam ha descritto il maltempo che si è abbattuto nelle scorse ore sugli Emirati Arabi Uniti, allagando porzioni delle principali autostrade e l'aeroporto internazionale di Dubai. Un'incredibile quantità di pioggia, che in sole 24 ore ha superato quella prevista per un anno e mezzo. Un evento intenso ed eccezionale. Proprio a Dubai abbiamo raggiunto Matteo Boffa, imprenditore malcantonese che vive lì dal 2016.
«Quello che si è verificato martedì negli Emirati Arabi Uniti è un evento straordinario che ha lasciato tutti i residenti sconvolti», ammette. «Purtroppo le conseguenze non sono solo materiali, ma diverse persone sono rimaste ferite e altre hanno persino perso la vita». Per fornire un termine di paragone, ci spiega che nel corso degli otto anni passati a Dubai, «ha piovuto circa 30 volte».
Quando «è iniziata la tempesta», due giorni fa, il ticinese si trovava tra le mura di casa. Sua moglie è una maestra di scuola dell'infanzia e lunedì le è stato comunicato che nei due giorni successivi le lezioni si sarebbero svolte da remoto, vista l'alta probabilità che la tempesta proveniente dall’Oman si sarebbe abbattuta sugli Emirati Arabi Uniti.
«Fortunatamente non abbiamo subito alcun tipo di danno», racconta ancora. «Ma non ho mai visto un cielo simile. Tutto è diventato buio immediatamente. Viviamo al piano terreno di un palazzo di 37 piani a Marina e abbiamo assistito a tutta quella pioggia abbattersi sulla nostra terrazza. Molti dei nostri amici hanno subito ingenti danni materiali alle loro proprietà e alcuni hanno dovuto abbandonare l'auto in mezzo alla strada, tornando solo il giorno seguente a recuperarla».
Boffa, classe 1991 e originario di Magliaso, si esprime anche in merito alle critiche che alcune testate estere e molteplici persone sui social media hanno espresso nei confronti del Governo per la gestione della situazione: «Non sono un meteorologo e nemmeno un esperto di calamità naturali, ma credo sia importante tenere in considerazione alcuni aspetti», spiega il ticinese. «Martedì gli Emirati Arabi Uniti hanno assistito alla più grande quantità di pioggia degli ultimi 75 anni. Le precipitazioni hanno raggiunto i 254,8 mm in meno di 24 ore. La pioggia annua negli UAE è di 80 mm. La quantità media di pioggia mensile a Londra raggiunge i 50 mm, il che significa che la quantità di precipitazioni cadute negli Emirati Arabi Uniti in un giorno equivale a più di 5 mesi di pioggia continua a Londra. Pochi Paesi al mondo dispongono d'infrastrutture in grado di resistere a questa enorme quantità di pioggia in sole 24 ore. Reputo che il governo e le autorità locali abbiamo fatto un lavoro eccezionale».
Riguardo alle teorie e ipotesi sul fatto che le piogge abbondanti e improvvise siano state causate da errori legati al cloud seeding – la pratica di indurre le nuvole a produrre più pioggia cospargendole di alcune sostanze –, l'imprenditore ticinese si limita a riprendere le parole di un funzionario del Centro nazionale di meteorologia degli Emirati Arabi Uniti che – come molti altri esperti – ha smentito le affermazioni di recenti attività di «semina delle nuvole».
La situazione meteorologica, comunque, è in netto miglioramento. «Da ieri il cielo è sereno e le temperature si aggirano attorno ai 30 gradi. Questo aiuta considerevolmente la riduzione dell’acqua presente nelle strade. Ci vorranno alcuni giorni per tornare alla normalità».