Un vaccino che dimezza il rischio di contagio della Tubercolosi

ROMA - Per la prima volta da un secolo un vaccino sperimentale per la tubercolosi ha ridotto significativamente il rischio di contagio, mostrando un'efficacia del 54%. Lo hanno dimostrato i risultati di uno studio di fase 2 pubblicato dal New England Journal of Medicine.
I risultati sono arrivati "giusto in tempo" per la prima riunione di alto livello sul tema dell'assemblea generale delle Nazioni Unite, che si tiene oggi. Il test del candidato vaccino messo a punto dall'azienda Gsk è stato condotto per due anni in Sud Africa, Kenya e Zambia, su due gruppi di circa duemila persone tra i 18 e i 50 anni, metà delle quali ha ricevuto due iniezioni di un placebo. Nel gruppo vaccinato ci sono stati dieci casi, mentre nell'altro ventidue, e gli effetti collaterali dell'immunizzazione sono risultati lievi. La malattia, ricordano gli autori dello studio, supportato anche dalla fondazione Gates, fa oltre 10 milioni di nuovi casi l'anno, con 1,7 milioni di morti, e l'unico vaccino disponibile, inefficace contro la forma più comune, risale al 1921.
I risultati sono promettenti, e potrebbero essere migliorati agendo sui dosaggi, sul numero di iniezioni e sul loro intervallo negli studi successivi. "Questa ricerca mostra per la prima volta che un vaccino può ridurre significativamente l'incidenza della tubercolosi polmonare nelle persone sane - commenta Jacqui Shea dell'Ong Areas, che ha contribuito allo studio -, e dimostra che è possibile raggiungere un'immunizzazione più efficace".