Un virus israeliano per spiare il negoziato

Red. Online
10.06.2015 21:36

NEW YORK - I sistemi informatici di tre grandi hotel che hanno ospitato il negoziato sul nucleare iraniano sono stati infettati da un virus-spia riconducibile ad Israele. La ha scoperto una grande azienda di cyber-sicurezza con base a Mosca, la Kaspersky, quando si è resa conto di essere stata a sua volta presa di mira da misteriosi hacker.

Si tratta di un'evoluzione del virus Doqu, scoperto per la prima volta nel 2011, secondo quanto ha documentato la Kaspersky in un rapporto visionato dal Wall Street Journal. Il Paese all'origine dell'attacco non viene identificato in maniera esplicita, ma viene comunque lasciato intendere in vari modi che si tratta di Israele. Allo stesso modo non vengono identificati i tre hotel presi di mira. I ricercatori della Kaspersky ammettono che molte domande ancora non hanno avuto una risposta. Ad esempio, scrive il Wsj, come il virus, denominato Doqu 2.0, sia stato utilizzato e che tipo di informazioni siano state carpite. Tuttavia, gli hacker erano di fatto in grado di registrare delle conversazioni, dei video, e attraverso il sistema wi-fi degli alberghi erano anche in grado di sottrarre file da computer e telefoni cellulari.