Svizzera

Una nuova strategia in materia di asilo in preparazione

All'elaborazione partecipano Confederazione, Cantoni, Città e Comuni su incarico del consigliere federale Beat Jans e di due conferenze di direttori cantonali
© CdT / Gabriele Putzu
Ats
05.07.2024 13:43

La Svizzera introdurrà una nuova strategia in materia di asilo. All'elaborazione partecipano Confederazione, Cantoni, Città e Comuni su incarico del consigliere federale Beat Jans e di due conferenze di direttori cantonali.

Dall'entrata in vigore della revisione della legge sull'asilo nel 2019, la ristrutturazione del sistema d'asilo ha dato complessivamente buoni risultati, ha dichiarato oggi la Segreteria di Stato per la migrazione (SEM) in un comunicato. Tuttavia, il numero di domande d'asilo rimane elevato.

La strategia deve quindi essere rivista e, se necessario, modificata. In particolare, deve garantire che le procedure di asilo siano rapide ed eque e che le persone ricevano un alloggio e un'assistenza dignitosi.

L'obiettivo è garantire che tali procedure si svolgano in modo rapido ed equo, in conformità con la Convenzione sullo statuto dei rifugiati, e fornire un alloggio e un'assistenza dignitosi alle persone in cerca di protezione, ha dichiarato la SEM.

Alleggerire il sistema

«Sulla base delle esperienze fin qui maturate, un comitato per l'asilo ampiamente rappresentativo esaminerà la strategia applicata sinora ed eventualmente la adeguerà», precisa un comunicato. Sono state individuate sei aree di intervento, che daranno luogo a raccomandazioni e proposte. Per quanto riguarda la procedura d'asilo, occorre sgravare il sistema da persone non bisognose di protezione e domande infondate, in modo che le risorse disponibili possano essere impiegate per le persone perseguitate, precisa la nota.

Quanto ai rimpatri, l'esecuzione degli allontanamenti deve essere sistematica e deve essere incoraggiato il rimpatrio volontario delle persone che devono lasciare la Svizzera. Inoltre il sistema d'asilo deve disporre di una pianificazione affidabile e flessibile degli alloggi e del personale. La pianificazione di emergenza della Confederazione e dei Cantoni sarà riesaminata e, se necessario, modificata.

Integrazione sociale

Per favorire l'accettazione e l'integrazione sociale e promuovere la sicurezza, la tradizione umanitaria della Svizzera deve essere incoraggiata nei settori dell'accoglienza, dell'alloggio e dell'assistenza medica, in particolare per le persone vulnerabili. Secondo la SEM, occorre migliorare la cooperazione con i rifugiati, prevenire influenze negative sulla sicurezza pubblica e affrontare con fermezza qualsiasi violazione delle leggi e delle norme da parte dei richiedenti asilo.

Anche nell'ambito della comunicazione è necessario migliorare gli scambi tra la società civile e i rifugiati. Sia i successi che le difficoltà incontrate nel campo dell'asilo e dell'integrazione dei rifugiati devono essere oggetto di una comunicazione regolare e trasparente. Infine, per quanto riguarda la politica migratoria europea, verranno analizzate le ripercussioni sulla Svizzera del patto UE sulla migrazione e l'asilo. Saranno apportati i necessari adeguamenti giuridici.

Entro la metà del 2025

La priorità sarà data alle misure relative alla procedura di asilo, alla capacità di reagire alle fluttuazioni e al controllo dei costi, nonché alla promozione dell'accettazione e dell'integrazione sociale e alla promozione della sicurezza. Il comitato istituirà gruppi di lavoro, con la partecipazione di istituzioni quali la Commissione federale per la migrazione, l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati e organizzazioni partner non governative. La strategia dovrebbe essere adottata a metà del 2025.

Il comitato per l'asilo è diretto da Christine Schraner Burgener, segretaria di Stato della migrazione, e Christoph Amstad, vicepresidente della Conferenza delle direttrici e dei direttori cantonali delle opere sociali (CDOS).

Il mandato di elaborare la nuova strategia conferito lo scorso 20 giugno dal consigliere federale Beat Jans e dalle presidenze della CDOS e della Conferenza delle direttrici e dei direttori dei dipartimenti cantonali di giustizia e polizia.