Undicenne palestinese tira un sasso contro un veicolo militare israeliano: gli sparano

Cisgiordania. Un bambino palestinese di undici anni lancia pietre contro un veicolo militare israeliano. Poi cade a terra, colpito al petto da un proiettile: trasportato in ospedale, muore poco dopo. I testimoni parlano di un colpo d'arma da fuoco partito dai fucili dell'esercito israeliano.

Questo, in estrema sintesi, quanto avvenuto ieri a Nablus: un fatto documentato con un filmato, sui cui, ora, sono in corso indagini delle Forze di difesa israeliane (IDF), per appurare come ciò, l'uccisione di Aballah Hawash – questo il nome dell'11.enne, secondo il Ministero della Salute palestinese –, sia potuto accadere.

Nelle scorse ore, si legge sul quotidiano israeliano Haaretz, che ha diffuso il video testimonianza, l'esercito israeliano ha dichiarato di essere «operativo a Nablus» per arrestare una persona ricercata. Ragione per cui avrebbe aperto il fuoco su persone che «bloccavano le strade e lanciavano pietre contro le truppe». Colpendo, tra di loro, anche l'11.enne. Ora, appunto, l'IDF ha annunciato di star indagando sulla questione.

L'episodio ha fatto scalpore sia per la giovane età della vittima, ma anche per i precedenti. Proprio a inizio ottobre, un ragazzino di 12 anni è stato ucciso da un colpo dell'IDF mentre si trovava nel campo profughi di Qalandiyah, a nord di Gerusalemme. Sempre all'inizio del mese, l'IDF è stato ritenuto responsabile anche della morte di diversi bambini nell'attacco in cui è stato assassinato uno dei leader di Hamas a Tul Kamr.

Non solo. Tempo fa, aveva fatto parecchio discutere anche l'incidente avvenuto alla fine di novembre dello scorso anno, quando gli spari dei soldati israeliani hanno colpito, ferendo mortalmente, un ragazzo e un bambino palestinesi della Cisgiordania, rispettivamente di 15 e 8 anni. Incidente per cui, come riportò la BBC in una lunga inchiesta, Israele è stato accusato di possibili crimini di guerra.