UnitedHealthcare chiude i commenti social dopo l'ira degli assicurati
UnitedHealthcare ha staccato la spina ai commenti sui suoi profili social dopo che valanghe di pazienti adirati ne hanno sommerso le pagine di recensioni negative su come sono state trattate le loro richieste di risarcimento.
La decisione è stata presa in seguito all'assassinio del CEO Brian Thompson il 4 dicembre a New York. L'omicidio, nel centro di Manhattan, ha diviso la rete: molti americani alle prese con uno dei sistemi sanitari più cari del mondo hanno applaudito all'azione del killer considerandolo un Robin Hood che ha ucciso a difesa della loro causa.
Per queste persone Thompson è diventato il simbolo di un'industria che ha guadagnato miliardi di dollari sulle loro sofferenze. Alcuni utenti della rete hanno citato le alte percentuali di richieste respinte da parte di UnitedHealthcare, tra le assicurazioni più restrittive nell'esame delle pratiche.
Secondo un sondaggio condotto l'anno scorso dalla Kaiser Family Foundation, un'organizzazione no profit americana con sede a San Francisco, sei americani adulti su dieci hanno avuto problemi con le assicurazioni per la salute nei 12 mesi precedenti tra richieste respinte e conti salati arrivati a sorpresa. Secondo il sondaggio, oltre un terzo dei pazienti in cattiva salute si sono visti rifiutare la copertura o sono stati costretti a pagare un ticket salato per un farmaco prescritto dal medico.