USA, Camera in mano ai repubblicani

Duro colpo ai democratici che si mantengono al Senato
AtseAnsa
03.11.2010 06:59

WASHINGTON - Il partito repubblicano Usa ha conquistato con decisione la maggioranza alla Camera dei rappresentanti, mentre il Senato rimane di stretta misura in mano ai democratici del presidente Barack Obama, in base ai risultati parziali.

Non c'è stato, quindi, il maremoto che alcuni temevano, anche se per l'opposizione repubblicana si tratta di un ottimo risultato, visto che alla Camera potrebbero aver ottenuto una vittoria storica, con un distacco di 60 seggi, che non si registrava dal 1938. Affermazione repubblicana anche a livello dei governatori: sui 37 da eleggere, almeno 10 Stati in mano ai democratici sono stati conquistati dal Gop. Tra le novità di queste elezioni, spicca l'ingresso in Senato e alla Camera dei Tea Party antitasse, che conquistano anche la South Carolina. I seggi conquistati dai repubblicani alla Camera sarebbero oltre una cinquantina (ne erano necessari 39 per ottenere la maggioranza fissata a quota 218. Al Senato ne conquisterebbero invece sei-sette, tre-quattro in meno cioè dei dieci necessari per prenderne il controllo.

Per Obama, almeno due risultati sono particolarmente imbarazzanti: il suo ex seggio senatoriale dell'Illinois è stato conquistato dal repubblicano Mark Kirk e il governatore uscente dell'Ohio, uno Stato chiave, è stato bocciato. In ambedue i casi, l'inquilino della Casa Bianca si era impegnato in prima persona.