"Vado a morire in Svizzera, prima che il male mi divori"

ROMA - È al centro dell'attenzione mediatica italiana, in questi giorni, il caso di Dominique Velati, 59enne di Borgomanero, affetta da un male incurabile che ha deciso di sottoporsi all'eutanasia in Svizzera. Dominique è morta il 16 dicembre scorso a Berna, ma, secondo le sue volontà, la storia è stata diffusa solo di recente.
Il consigliere milanese Marco Cappato, esponente del Partito Radicale, di cui la donna della provincia di Novara era militante, ha dichiarato ieri in conferenza stampa come Dominique, grazie al sostegno del partito di Emma Bonino e Marco Pannella, sia stata "la prima persona aiutata economicamente ed accompagnata, in territorio italiano, nell'iter per l'ottenimento dell'eutanasia in Svizzera", come ha riportato Il Fatto Quotidiano. Il politico milanese si è inoltre denunciato alle forze dell'ordine italiane, in quanto nella vicina Penisola la morte assistita è considerata reato.
Dominique Velati, prima di partire per il suo utlimo viaggio, aveva motivato la sua scelta dicendo: "Per me ci vuole più coraggio ad affrontare la malattia e a fare la chemio. E' una lotta impari", rivolgendosi poi direttamente ai cittadini italiani: "Parliamone! La vostra vita vi appartiene, e quindi anche la morte. Perché averne paura?".
Il programma "Servizio Pubblico", in onda su RAI 2, ha inoltre diffuso un videomessaggio in cui la stessa Emma Bonino saluta la donna in fin di vita, che, circondata dai suoi famigliari, si commuove fumando nervosamente una ormai innocua sigaretta.