Grigioni

Valposchiavo isolata a nord, «ma la situazione è tranquilla»

A causa della neve caduta nelle ultime ore, sono state chiuse per motivi di sicurezza sia la linea ferroviaria del Bernina fra Pontresina e Poschiavo sia la strada – Il podestà Giovanni Jochum: «La popolazione è abituata a questo genere di eventi» – MeteoSvizzera: «Presto passaggio a tempo asciutto»
Immagine d'archivio. © Keystone
Mattia Darni
28.01.2025 12:30

A causa della neve caduta nelle ultime ore, la Valposchiavo da ieri sera è isolata a nord. Per motivi di sicurezza legati alle valanghe, infatti, sono chiuse sia la linea ferroviaria del Bernina fra Pontresina e Poschiavo sia la strada. A causa di un guasto, per qualche ora è stato interrotto pure il collegamento ferroviario tra Poschiavo e Tirano (nel frattempo ripristinato).

«Nonostante le chiusure, in Valposchiavo non si sono registrati problemi particolari» esordisce, da noi contattato, il podestà di Poschiavo Giovanni Jochum. «La popolazione è infatti stata avvisata per tempo. In più, fino ad adesso, le chiusure hanno riguardato soprattutto le ore notturne quando la gente si sposta di meno».

La tranquillità regna anche tra gli abitanti. «La popolazione è abituata a questi eventi meteorologici e ai disagi che essi comportano e quindi si regola di conseguenza. Poi chiaro, per chi deve andare in Engadina a lavorare è sempre un disagio, ma la sicurezza va messa al primo posto», osserva il podestà.

Incerta permane invece la situazione viaria: non è ancora chiaro quando riapriranno i collegamenti a nord della Valposchiavo. «Per quanto riguarda la strada, forniremo un aggiornamento alle 16.00 dopo aver valutato nuovamente la situazione e i pericoli legati alla neve», chiarisce Jochum. Dal canto suo, in una nota, la Ferrovia retica fa sapere che valuterà un'eventuale riapertura della tratta fra Pontresina e Poschiavo alle 15.00 di oggi.

A preoccupare non è la quantità di neve, ma la sua natura

A portare alle chiusure dei collegamenti viari, come detto, i pericoli legati alla neve caduta nelle ultime ore. «Le nevicate nella regione sono iniziate ieri e, nel corso della notte, si sono intensificate» spiega, da noi contattato, Luca Panziera di MeteoSvizzera. «A dire il vero, il limite delle nevicate è piuttosto alto e si trova sopra l'abitato di Poschiavo. Insomma, le precipitazioni sono state abbondanti, ma la neve è caduta solo sopra i 1.500 m s.l.m. Accumuli superiori al mezzo metro si sono registrati sul massiccio del Benina ad un'altezza superiore ai 2.000 m s.l.m.».

Se le nevicate, di per sé, non sono state un fenomeno eccezionale, a determinare la chiusura delle vie d'accesso che a nord conducono in Valposchiavo è la natura della coltre nevosa. «In una prima fase è caduta neve molto bagnata. Non è infatti un caso che sul passo del Bernina, ancora questa mattina, si registrassero temperature attorno agli 0° C. Questo elemento ha probabilmente indotto i colleghi di Davos a innalzare il pericolo di valanghe a livello 4. Dal punto di vista meteorologico, in effetti, i quantitativi di neve non sono particolarmente preoccupanti. A far scattare l'allarme è invece lo stato della coltre nevosa. Se a ciò si aggiunge l'azione del vento, ecco che il pericolo di valanghe cresce», chiarisce Panziera.

Guardando al futuro prossimo, comunque, la Valposchiavo può tirare un sospiro di sollievo, almeno dal punto di vista meteorologico. «Ci troviamo sul finale della perturbazione», conclude Panziera. «Dobbiamo ancora aspettarci dai 10 ai 20 cm di neve fresca con un limite delle nevicate in calo che porterà qualche fiocco anche a Poschiavo. Dal tardo pomeriggio dovremmo quindi passare a tempo asciutto. Salvo un lieve rischio di nuove precipitazione per giovedì, fino a metà se non gran parte della prossima settimana avremo poi tempo anticiclonico».

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