Via libera alla mountain bike: «Ha successo e attira i turisti»
La passione per la mountain bike sta guadagnando sempre più terreno. Tra l’apertura della nuova pista «Black Wood Line» al Nara, diverse gare ed eventi sportivi, possiamo dire che su questa disciplina nel nostro territorio si sta puntando molto. Anche in un’ottica di promozione turistica della regione, visti gli scenari naturali che offrono le Valli, perfetti per gli appassionati di questo genere di attività.
«Siamo soddisfatti»
La «Black Wood Line», quattro chilometri di spettacolari di saliscendi lungo i pendii della montagna attraverso il fitto bosco (da cui il nome), è stata inaugurata lo scorso 22 giugno, primo giorno d’estate. Ora che la bella stagione sta lentamente volgendo al termine, è il momento di tracciare un bilancio con Matteo Milani, presidente di Amici del Nara SA. «In questi due mesi di apertura - per quanto possibile con le condizioni meteo che hanno rallentato un po’ il mese di giugno - la pista è stata molto apprezzata. Abbiamo visto che ci sono diversi tipi di clientela: dall’atleta provetto a chi invece è un ‘semplice’ appassionato. Ognuno se la gode a suo modo in base alle proprie capacità. Questa è anche una delle caratteristiche della ‘Black Wood Line’». Una novità che piace, insomma. «Chi l’ha provata è rimasto molto soddisfatto e ci ha riportato delle buone impressioni - spiega Milani - di conseguenza siamo soddisfatti anche noi». Appassionati di mountain bike non solo della Valle di Blenio o del Ticino: a lanciarsi lungo i pendii della «Black Wood Line» sono stati anche molti visitatori provenienti dalla Svizzera interna o dall’estero. «Diversi di loro praticano spesso questa disciplina, conoscono vari percorsi presenti in Svizzera e in Ticino, eppure sono rimasti meravigliati dallo scenario del Nara e lo raccontano anche sui social».
Un grande potenziale
«In effetti il potenziale che abbiamo a disposizione è molto forte e va valorizzato», sottolinea Milani. «Godiamo di un paesaggio spettacolare, naturalmente perfetto per praticare attività sportive e di svago. Il tutto unito alla comodità di una montagna dalle linee morbide che resta fruibile da tutti: siamo in quota ma è facilmente raggiungibile. Abbiamo anche una vegetazione che cambia in continuazione, un fattore che rende ancora più particolare la bellezza della Valle. Senza contare che al Nara si può praticare sport tutto l’anno, combiniamo offerta invernale ed estiva nello stesso contesto», commenta il nostro interlocutore che ha un forte legame con il territorio. «Sono cresciuto qui, vado a sciare al Nara da quando sono piccolo e pratico la mountain bike. Ma ogni volta che scendo per la ‘Black Wood Line’ trovo sempre nuove emozioni. Penso che sia un progetto riuscito».
Non ci si ferma
A confermare questa tendenza è stato anche Juri Clericetti, direttore dell’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino. Al settore dedicato alle mountain bike si sta lavorando già da oltre 10 anni, spiega Clericetti, con diversi progetti sui percorsi. Un lavoro che ha permesso di raccogliere dei frutti: «Attualmente nella regione del Bellinzonese e Valli contiamo tredici tracciati, per un totale di circa 300 chilometri di percorsi». Un risultato ragguardevole anche se si sta già pensando al futuro: «C’è già in visione il 14. percorso, lo ‘Strada Alta Bike’. Non è ancora stato realizzato ma ci stiamo portando avanti con le procedure». Non solo. «Abbiamo anche dei nuovi progetti, sempre per percorsi dedicate alla mountain bike. L’idea è quella di realizzarne ancora 3 o 4 nei prossimi anni tra Valle di Blenio, Leventina, Riviera e Bellinzonese. Nella nostra visione, sia a livello di piano strategico che di sviluppo turistico, la mountain bike ha sempre più importanza e lo stiamo dimostrando concretamente anche con i progetti dei prossimi anni».
Un occhio alla manutenzione
Importante, prosegue Clericetti, anche la questione legata ai costi di manutenzione dei percorsi, «è fondamentale, soprattutto quando sono in tanti ad utilizzare le piste». Una tema ripreso anche da Milani: «È un discorso importante da affrontare, soprattutto per la sicurezza degli utenti. La ‘Black Wood Line’ è stata ben lavorata e resiste molto bene alle intemperie, questo significa che è un prodotto di qualità. Ma bisogna sempre stare attenti alla sua manutenzione. Anche perché questa pista è lunga quattro chilometri e il lavoro non manca». Per questa ragione gli Amici del Nara hanno attivato una campagna di sostegno alla manutenzione della pista, rivolta proprio a chi la usa: «Abbiamo disposto in alcuni punti del percorso dei codici QR tramite i quali è possibile versare un piccolo contributo».
Promozione e investimenti
Il settore delle mountain bike crea un collegamento anche con i masterplan Leventina e Valle di Blenio promossi dall’ente regionale in collaborazione con l’OTR stessa, spiega Clericetti: «Riveste una doppia importanza: sia per l’allineamento al masterplan della regione, sia per l’aspetto strategico». Un aspetto cruciale anche in ottica di promozione del turismo sul territorio. La presenza di sportivi ed appassionati di questa disciplina ha infatti un riverbero positivo anche sul settore turistico della nostra regione, come conferma Clericetti. «Naturalmente noi promuoviamo le attività con l’obiettivo di generare ricadute economiche in termine di pernottamenti negli alberghi o nelle capanne». Per questo, sempre di più, la regione sta investendo in luoghi di sosta che siano ‘bike friendly’ (adatti anche ad accogliere i ciclisti, n.d.r.), che offrano dei servizi come un posto dove tenere al riparo la bici, dove lavarla e ripararla. «È un ambito, questo, sul quale stiamo puntando molto e la tendenza che registriamo è che effettivamente diversi mountain bikers si fermano a dormire nelle nostre strutture e le apprezzano».