Guerra

Video di soldati ucraini decapitati, Zelensky: «Sono bestie»

Il Cremlino non conferma né smentisce – L'ONU si dice inorridita – L'UE denuncia la «grave violazione della convenzione di Ginevra»
© KEYSTONE (EPA/SERGEY KOZLOV)
Red. Online
12.04.2023 21:45

«Sta circolando online un orribile video delle truppe russe che decapitano un prigioniero di guerra ucraino». La denuncia è arrivata dal ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. «È assurdo che la Russia, che è peggio dello Stato islamico, presieda il Consiglio di sicurezza dell'ONU», ha aggiunto riferendosi alla presidenza di turno assunta da Mosca questo mese. «I terroristi russi devono essere espulsi dall'Ucraina e dalle Nazioni Unite ed essere ritenuti responsabili dei loro crimini».

Il riferimento è a un video che circola da ieri sera sui social network. Immagini raccapriccianti, in cui (apparentemente, visto che non ne è ancora stata appurata la veridicità) un uomo in uniforme – verosimilmente un soldato russo – decapita un altro uomo disteso –  indossa la fascia gialla al braccio che contraddistingue i combattenti di Kiev – con un coltello. Un secondo video sembra mostrare i cadaveri decapitati di due militari (ucraini) che giacciono accanto a un veicolo distrutto. Secondo quanto riferisce la CNN, questo video potrebbe essere stato girato di recente ed è stato pubblicato sul canale social di un media filorusso l'8 aprile: mostrerebbe i cadaveri decapitati di due soldati ucraini a terra accanto a un veicolo militare distrutto. Una voce distorta dietro alla videocamera spiega in russo che il veicolo è stato distrutto da una mina e con una risata aggiunge che i soldati sono stati decapitati.

Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato dalla Tass, non ha confermato né smentito: se il video con «immagini orribili» della decapitazione di un soldato ucraino da parte di militari russi fosse vero, «potrebbe esserci un'indagine. Dobbiamo verificare le immagini». Il fondatore del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, nega ogni coinvolgimento: «Ho visto il video», ha scritto su Telegram, «è brutto quando le teste delle persone vengono tagliate, ma non ho visto da nessuna parte che questo stia accadendo vicino a Bakhmut e che membri della Wagner siano stati coinvolti nell'esecuzione».

La missione ONU per i diritti umani in Ucraina ha dichiarato di essere «inorridita» e ha chiesto che «questi episodi siano adeguatamente indagati e che i responsabili ne rispondano». La portavoce della Commissione Europea, Nabila Massrali, in attesa della conferma della veridicità delle immagini, ha dichiarato che qualora dovesse essere confermato, «sarebbe un'altra prova della natura disumana dell'aggressione russa in Ucraina: sarebbe una grave violazione della convenzione di Ginevra, secondo la quale si deve garantire il trattamento in condizioni dignitose dei prigionieri di guerra. L'UE coglie l'occasione per ribadire il suo impegno a portare davanti alla giustizia chi si è macchiato di crimini».

La reazione ucraina

Il ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kuleba, dal canto suo, invita l'ufficio del procuratore della Corte penale internazionale a prestare attenzione alla vicenda nell'ambito delle indagini sui crimini di guerra e contro l'umanità. «L'esercito della Federazione Russa continua a commettere terribili crimini di guerra in Ucraina. L'11 aprile un video mostra soldati russi che giustiziano un prigioniero ucraino. In posa per la telecamera, i carnefici russi prendono la vita di una persona con particolare cinismo».

«C'è qualcosa che nessuno al mondo può ignorare: con quanta facilità queste bestie uccidono», ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un videomessaggio. «Questo video mostra la Russia per quello che è. Questo non è un incidente. Questo non è un episodio. È successo migliaia di volte. Tutti devono reagire. La sconfitta del terrore è necessaria».

Il Servizio di sicurezza dell'Ucraina (SBU), ha aperto un'indagine. «Troveremo questi mostri. Se necessario li prenderemo ovunque si trovino: sottoterra o nell'aldilà, ma saranno sicuramente puniti per quanto fatto», ha dichiarato il capo Vasyl Malyuk, secondo quanto riferiscono i media ucraini.

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