Russia

«Vladimir Putin dovrebbe occuparsi di più dei nostri problemi»

Secondo un recente sondaggio, il 78% dei cittadini russi sostiene il leader del Cremlino: ma emergono, altresì, alcune «richieste»
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Red. Online
25.10.2024 09:30

I russi sostengono il proprio presidente. Così, almeno, emerge da un sondaggio dell'Istituto Chronicles, ripreso dai (pochi) media di opposizione del Paese. Secondo l'indagine, il 78% degli intervistati è soddisfatto del governo di Vladimir Putin. Detto in altri termini, nonostante una sanguinosa guerra in Ucraina, una nazione oramai indirizzata verso un'economia di guerra, la persecuzione, sistematica, di critici e oppositori nonché, infine, la limitazione estrema della libertà di espressione, la stragrande maggioranza dei russi approva le azioni del leader del Cremlino. Meduza e Current Time, al riguardo, scrivono che Putin (71 anni) continua a godere del sostegno dei suoi connazionali. Il sondaggio, leggiamo, è stato condotto fra il 10 e il 17 settembre. 

A crescere, però, è altresì il malcontento: molti degli intervistati, infatti, vorrebbero che Putin si occupasse di più degli interessi e dei problemi dei cittadini. Nello specifico, gradirebbero una migliore gestione dei problemi sociali ed economici relativi al Paese (83%), un trattato di pace con l'Ucraina che preveda concessioni reciproche (61%) e una nuova normalizzazione con l'Occidente (43%). Come dire: da oltre due anni e mezzo la popolazione sta (anche) soffrendo. E sta soffrendo per le decisioni di un uomo, Putin appunto. Il quale, sebbene il Cremlino neghi, come detto ha trasformato l'economia russa in un'economia di guerra. Solo per il prossimo anno, il presidente russo ha fatto approvare dal Parlamento un aumento del bilancio della difesa dal 68% all'80%. La Russia, in sostanza, spenderà l'equivalente di 96 miliardi di franchi svizzeri per l'esercito, quasi un terzo del bilancio totale. Mai aveva speso così tanto dal crollo dell'Unione Sovietica. Christoph Heusgen, ex consigliere di Angela Merkel e responsabile della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, ha recentemente spiegato in un'intervista a RND che «Putin dovrà affrontare grandi difficoltà economiche nel lungo periodo». E ancora: «Putin pensa semplicemente di avere più fiato di noi. Dobbiamo dimostrare che si sbaglia». 

Secondo il sondaggio di Chronicles, i russi preferirebbero che Putin si concentrasse sulla politica sociale piuttosto che sulla difesa e sulla sicurezza nazionale. Di qui la richiesta, nemmeno troppo velata, di porre fine alla guerra in Ucraina. Anche se, finché il conflitto durerà, i cittadini si sono detti disposti a sostenere il loro presidente. Tornando alla guerra, Putin ha fatto capire a più riprese di non essere interessato né intenzionato a fare concessioni all'Ucraina. L'unico negoziato che intravede il presidente è un negoziato alle condizioni di Mosca. Condizioni che, tuttavia, equivarrebbero a una capitolazione di Kiev. Stando agli analisti dell'ISW, l'Institute for the Study of War, Putin si è garantito il sostegno dei russi dipingendosi come un politico, o meglio un patriarca, premuroso e intraprendente ma anche concreto e non burocratico. Basti pensare al modo in cui, spesso, si distanzia da funzionari giudicati incompetenti o riconosciuti come corrotti. Così facendo, ha creato una sorta di cortocircuito: ha trascinato il Paese in guerra e ridotto drasticamente le libertà e le possibilità dei suoi cittadini, ma la maggioranza di chi vive in Russia gli ha perdonato questa mossa.