News
La diretta

Vladimir Putin firma la legge sul trattato strategico con Pyongyang

Il documento è pubblicato sul sito web della Gazzetta Ufficiale russa – Lo riporta Ria Novosti – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE
Vladimir Putin firma la legge sul trattato strategico con Pyongyang
Red. Online
09.11.2024 08:30
22:10
22:10
Sindaco di Kharkiv: sentite esplosioni in città

Il sindaco della città ucraina di Kharkiv, Ihor Terekhov, ha annunciato che «in serata si sono udite esplosioni» e che «i militari sono stati avvertiti del lancio di bombe teleguidate». Lo riporta Rbc-Ucraina.

22:04
22:04
Lanza non parla per il tycoon sul piano per Kiev

L'ufficio di transizione presidenziale di Donald Trump ha preso le distanze da Bryan Lanza, uno stratega repubblicano di lunga data e collaboratore della campagna 2024 che in una intervista alla BBC ha delineato alcune possibili linee guida per un piano di pace sostenuto dagli Stati Uniti in Ucraina.

Un portavoce del transition team ha negato che Lanza parlasse per conto di Trump. «Bryan Lanza era un collaboratore della campagna elettorale ma non lavora per il presidente Trump e non parla a suo nome», ha detto.

21:29
21:29
L'Ucraina ha prodotto i suoi primi 100 missili

«L'Ucraina ha prodotto i suoi primi 100 missili». Lo ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky nel suo consueto discorso quotidiano, citato dal Kiev Independent, precisando che l'Ucraina ha iniziato a sviluppare attivamente il suo programma missilistico dopo l'invasione su vasta scala della Russia nel febbraio 2022. A fine luglio, Zelensky ha affermato che il programma aveva «buone dinamiche».

Nel suo discorso odierno, Zelensky ha affermato che non avrebbe fornito «ulteriori dettagli» sul tipo di missili a cui si riferiva, ma ha elogiato la produzione di armi nazionale dell'Ucraina. «Quest'anno abbiamo ottenuto risultati significativi in vari settori. C'è la nostra artiglieria ucraina, le nostre munizioni e le nostre armi», ha detto.

19:44
19:44
Putin firma la legge sul trattato strategico con Pyongyang

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato la legge che ratifica il Trattato di partenariato strategico globale tra la Russia e la Corea del Nord. Il documento è pubblicato sul sito web della Gazzetta Ufficiale russa. Lo riporta Ria Novosti.

I leader di Russia e Corea del Nord hanno siglato questo documento il 19 giugno scorso durante la visita di Putin a Pyongyang. Dovrebbe sostituire il Trattato fondamentale di amicizia, buon vicinato e cooperazione tra Russia e Corea del Nord del 9 febbraio 2000. Il preambolo del trattato afferma che il documento «contribuisce a garantire la pace, la sicurezza e la stabilità».

17:41
17:41
Mosca sta lavorando a un piano per fondere le sue più grandi compagnie petrolifere

Mosca sta lavorando a un piano per fondere le sue più grandi compagnie petrolifere in un unico campione nazionale, un'operazione che rafforzerebbe la presa del presidente Vladimir Putin sui mercati energetici globali e sull'economia di guerra della Russia.

A scriverlo è il Wall Street Journal in una esclusiva nella quale spiega che Rosneft Oil assorbirebbe il produttore statale Gazprom Neft, una sussidiaria dell'esportatore di gas naturale Gazprom, e la Lukoil.

La società risultante sarebbe il secondo produttore di greggio al mondo dopo la saudita Aramco, con una capacità di pompaggio di quasi tre volte la produzione di Exxon Mobil, il più grande produttore americano.

I colloqui, svoltisi negli ultimi mesi, potrebbero o meno sfociare in un accordo - scrive ancora il giornale - spiegando che tra gli ostacoli c'è l'opposizione di alcuni dirigenti di Rosneft e Lukoil.

Interrogato in proposito, un portavoce del Cremlino ha detto di non essere a conoscenza dei fatti, mentre uno di Rosneft ha affermato che il resoconto del Wall Street Journal è falso e che l'articolo «potrebbe essere finalizzato a creare vantaggi competitivi nell'interesse di altri partecipanti al mercato». Un addetto stampa di Lukoil ha dal canto suo fatto sapere che né la società né i suoi azionisti sono in procinto di negoziare una fusione «con nessuna delle parti», in quanto ciò non sarebbe nel loro interesse.

16:45
16:45
Il consigliere di Trump alla BBC: «La Crimea è persa»

«La Crimea è persa»: così il consigliere di Donald Trump Bryan Lanza alla BBC, alla quale ha sottolineato che la nuova amministrazione Usa si concentrerà sul raggiungimento della pace in Ucraina invece di focalizzarsi sul ripristino dell'unità territoriale del Paese.

Dal presidente Volodymyr Zelensky ci si aspetta «una visione realistica della pace, e se venisse al tavolo a dire che la pace ci sarebbe solo con la Crimea ci mostrerebbe di non essere serio», perché «la Crimea è persa», ha sostenuto Lanza.

16:26
16:26
Borrell a Kiev: «Bisogna accelerare con gli aiuti»

«Dobbiamo intensificare e accelerare i nostri sforzi per sostenere l'Ucraina. L'urgenza è fondamentale. Il tempo si misura in vite umane.» Lo scrive l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell su X, mentre è in corso la sua missione a Kiev.

«La guerra della Russia ha comportato un immenso tributo umano all'Ucraina e al suo coraggioso popolo. L'Ucraina rimane determinata a prevalere e a raggiungere una pace giusta e duratura», ha aggiunto Borrell.

15:58
15:58
Kiev: «Attacco con droni a un impianto chimico russo»

Droni ucraini hanno colpito nel corso della notte l'impianto chimico russo di Aleksin nella regione di Tula quasi 200 chilometri a sud di Mosca: lo riferiscono i media di Kiev citando fonti della sicurezza.

La fabbrica, si sottolinea, «fa parte della società Rostech e produce munizioni, polvere da sparo e materiali per l'industria militare russa» e per questo è tra le aziende sanzionate dagli Usa.

15:57
15:57
«Il Pentagono invierà presto a Kiev 500 missili intercettori»

Il Pentagono invierà 500 missili intercettori in Ucraina per i sistemi di difesa aerea a medio raggio Nasams e Patriot: lo scrive il Wall Street Journal (Wsj), che cita una fonte dell'amministrazione Biden, come riportano i media ucraini.

Secondo il giornale, gli Stati Uniti vogliono inviare armi a Kiev prima che il presidente eletto Donald Trump entri in carica. Si prevede che i missili arriveranno presto: ciò dovrebbe soddisfare la necessità di rafforzare la difesa aerea ucraina entro la fine di quest'anno.

12:31
12:31
Kiev: «Bombe russe sul Donetsk, un morto e centinaia di evacuati»

Almeno 531 persone, tra cui 77 bambini, sono state evacuate ieri dalle aree di prima linea nella regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale, mentre gli attacchi delle forze russe hanno provocato un morto e cinque feriti: lo ha reso noto su Facebook il capo dell'amministrazione militare regionale, Vadym Filashkin, come riporta Ukrinform.

La vittima, ha affermato Filashkin, è stata registrata nella città di Kurachove. Diverse case ed edifici residenziali sono state danneggiate.

«In un solo giorno i russi hanno bombardato sette volte le località popolate della regione di Donetsk - si legge inoltre in un comunicato -. Dal fronte sono state evacuate 531 persone, tra cui 77 bambini».

08:30
08:30
Il punto alle 8.30

Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina la notte scorsa con 51 droni di vario tipo, 32 dei quali sono stati abbattuti dalle difese aeree di Kiev e altri 18 risultano dispersi in varie regioni del Paese: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare ucraina. «L'epicentro dell'attacco è stato registrato nella regione di Odessa», si legge in un comunicato. I velivoli senza pilota distrutti sono stati intercettati nelle regioni di Odessa, Mykolaiv, Dnipro, Zaporizhzhia, Donetsk, Sumy, Kharkiv, Poltava, Vinnytsia, Cherkasy e Ternopil.

Dal canto loro difese aeree russe hanno abbattuto la notte scorsa 50 droni ucraini su sette regioni del Paese: lo ha reso noto su Telegram il ministero della Difesa di Mosca, come riporta la Tass. Ventotto droni sono stati distrutti nella regione di Bryansk, 12 nella regione di Kursk, quattro nella regione di Novgorod, due sul territorio della regione di Smolensk, altri due su quello della regione di Tula e un drone ciascuno nelle regioni di Orlov e Tver.

Sul fronte diplomatico, intanto, il capo della politica estera dell'Unione europea, Josep Borrell, è arrivato questa mattina a Kiev per rassicurare l'Ucraina sul sostegno dell'Europa nella prima visita di un alto funzionario di Bruxelles dopo la vittoria di Donald Trump nelle elezioni statunitensi. «Il messaggio è chiaro: gli europei continueranno a sostenere l'Ucraina», ha affermato Borrell a un giornalista dell'agenzia di stampa Afp che lo accompagnava. «Abbiamo sostenuto l'Ucraina fin dall'inizio e in questa mia ultima visita in Ucraina trasmetto lo stesso messaggio: vi sosterremo il più possibile», ha aggiunto l'alto diplomatico, che lascerà l'incarico il mese prossimo. Durante la campagna elettorale, Trump ha espresso dubbi sul mantenimento degli ingenti aiuti militari e finanziari statunitensi all'Ucraina e ha affermato che potrebbe concludere rapidamente un accordo per porre fine alla guerra. «Nessuno sa esattamente cosa farà la nuova amministrazione», ha commentato Borrell, sottolineando che l'attuale presidente Joe Biden ha ancora due mesi per prendere decisioni, prima di lasciare la Casa Bianca. «Ma noi europei dobbiamo sfruttare questa opportunità per costruire un'Europa più forte e unita, e una delle manifestazioni dell'essere uniti, dell'essere più forti e capaci di agire è il nostro ruolo nel sostenere l'Ucraina», ha sottolineato.