Cina

Xi in Piazza Tienanmen in onore dei martiri del PCC

La celebrazione ha luogo alla vigilia dei 73 anni della fondazione della Repubblica popolare cinese e nel mezzo di una campagna nazionale per rafforzare il patriottismo e l'autorità del partito
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Ats
30.09.2022 10:17

Il presidente cinese Xi Jinping ha partecipato questa mattina alla cerimonia in Piazza Tienanmen dedicata al Giorno dei martiri della causa del Partito comunista, alla vigilia dei 73 anni della fondazione della Repubblica popolare cinese e nel mezzo di una campagna nazionale per rafforzare il patriottismo e l'autorità del Pcc.

Xi, accompagnato anche dal premier Li Keqiang, dagli altri 5 componenti del Comitato permanente del Politburo e dal vicepresidente Wang Qishan, ha deposto i cesti di fiori al Monumento agli eroi del popolo, in base alle immagini del network statale Cctv, guidando un'ampia delegazione di veterani e leader di governo e militari. Un coro di bambini, che indossavano le camicie bianche e le sciarpe rosse dei Giovani pionieri del partito, ha intonato l'inno «siamo gli eredi del comunismo». La cerimonia di oggi ha aperto il ciclo festivo che interesserà anche tutta la prossima settimana.

La cerimonia ha rimarcato l'importanza di Xi alle tradizioni comuniste dopo essersi affermato come il leader più potente dai tempi di Mao Zedong, che fondò la Repubblica popolare nel 1949, a poche settimane dal XX Congresso nazionale del Pcc che aprirà i suoi lavori il 16 ottobre e che dovrebbe affidare allo stesso presidente un inedito terzo mandato alla guida del partito.

Xi ha promosso una linea dura in politica estera e un giro di vite alle libertà a Hong Kong, mentre le relazioni con gli Usa sono ai minimi a causa di Taiwan, che Pechino rivendica come territorio «inalienabile» da riunificare anche con la forza, se necessario. Ad un ricevimento tenuto giovedì sera, il premier Li ha elogiato i risultati del governo, assicurando il rispetto del modello «'un Paese, due sistemi', in merito alla formula che regola i legami Hong Kong-Pechino dopo che Londra restituì i territori nel 1997. Su Taiwan, Pechino «promuoverà lo sviluppo pacifico delle relazioni e la riunificazione alla madrepatria», con la ferma opposizione «alle mosse separatiste dell'indipendenza o di interferenza esterna».

Lavorando sui principi di rispetto reciproco e uguaglianza, «la Cina intensificherà scambi e cooperazione con gli altri Paesi per affrontare insieme le sfide globali e promuovere la ripresa e la crescita dell'economia mondiale», ha concluso Li.