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Il presidente ucraino, si apprende in ambienti parlamentari italiani della maggioranza, potrebbe incontrare la premier italiana Giorgia Meloni — Sabato, sempre da confermare, la visita in Vaticano — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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22:16
22:16
«La Russia esporta grano come prima della guerra in Ucraina»
«Sia chiaro, la Russia sta esportando bene. Sta esportando cereali e fertilizzanti agli stessi livelli, se non superiori, rispetto a prima dell'invasione dell'Ucraina». Lo ha detto l'ambasciatrice americana all'Onu, Linda Thomas-Greenfield, sottolineando che Mosca deve ritirare la minaccia di uscire dall'accordo sul grano.
«La Russia usa ancora una volta il cibo come arma - ha aggiunto l'ambasciatrice - Stanno tenendo in ostaggio persone vulnerabili e affamate in Africa, Medio Oriente e in tutto il mondo».
21:21
21:21
Zelensky a Roma domenica?
Il presidente ucraino Volodimyr Zelensky, si apprende in ambienti parlamentari della maggioranza, all'interno di una serie di visite in paesi dell'Unione europea dovrebbe probabilmente incontrare la premier italiana Giorgia Meloni a Roma domenica. La visita è ancora in via di definizione.
Intanto fonti vaticane hanno indicato all'ANSA che «è possibile che il Papa incontri il presidente ucraino nella giornata di sabato». Anche in questo caso non ci sono conferme ufficiali.
Zelensky è stato a Helsinki, in Finlandia, e all'Aia, nei Paesi Bassi e nei prossimi giorni, come annunciato dai media tedeschi, sarà a Berlino per incontrare il cancelliere Olaf Scholz e il presidente Frank-Walter Steinmeier.
20:10
20:10
«Le accuse sulle armi a Mosca ci deludono»
Il Sudafrica ha criticato quanto affermato dall'ambasciatore statunitense a Pretoria, che ha accusato il paese africano di aver fornito segretamente armi alla Russia nonostante la sua dichiarata neutralità nella guerra in Ucraina.
«Le affermazioni dell'ambasciatore minano lo spirito di cooperazione e partenariato» tra i due paesi, ha precisato in una nota il portavoce del presidente Cyril Ramaphosa, Vincent Magwenya, aggiungendo che è «deludente» che il diplomatico abbia «avuto un atteggiamento pubblico controproducente».
Interpellato in Parlamento sulla questione, Ramaphosa ha affermato che le questioni relative alla nave Lady R sono «in fase di revisione», aggiungendo che «quando sarà il momento potremo parlare».
Il suo portavoce ha affermato che «finora non è stata fornita alcuna prova a sostegno delle accuse di invio di armi dal Sudafrica alla Russia», spiegando che il caso sarà oggetto di ulteriori indagini.
La questione è stata discussa bilateralmente «recentemente» ed è stato concordato, secondo Pretoria, che sarebbe stata condotta un'indagine indipendente «affidata a un giudice in pensione» nella quale saranno coinvolti anche elementi dell'intelligence americana.
18:48
18:48
Polonia primo paese per numero di carri armati a Kiev
La rappresentanza permanente della Polonia presso l'Ue ha dichiarato che la Polonia è prima per numero di carri armati dati all'Ucraina finora. Lo ha scritto la stessa rappresentanza sul profilo ufficiale Twitter.
Dei 575 carri armati consegnati finora, 325 sono polacchi. Secondi i Paesi Bassi con 85 mezzi, seguiti da Germania (80) e Stati Uniti (76).
Inoltre, la Polonia ha donato metà degli aerei inviati finora. Su 28 in totale, infatti, 14 jet MiG-29 vengono da Varsavia.
16:24
16:24
«Il Sudafrica ha armato la Russia»
Il governo sudafricano ha fornito armi alla Russia nonostante si fosse dichiarato neutrale nel conflitto con l'Ucraina. Lo ha denunciato l'ambasciatore americano a Pretoria Reuben Brigety, secondo quanto riportano i media locali.
16:13
16:13
«In quattro mesi più disertori russi di tutto il 2022»
Nei primi quattro mesi del 2023 il numero di casi di diserzione di soldati russi sono stati più di tutto il 2022. Lo riporta Mediazona, il sito anti-putiniano dedicato al sistema giuridico russo creato da Maria Alyokhina e Nadezhda Tolokonnikova, attiviste e cofondatrici del gruppo Pussy Riot.
Da gennaio alla prima settimana di maggio 2023, i tribunali russi hanno aperto 1'053 procedimenti penali legati all'articolo 337 del Codice penale russo, che è quello riguardante l'abbandono non autorizzato di unità militare. Nel 2022 i casi totali erano stati 1'001.
Secondo quanto riportato nei documenti rilasciati dai tribunali militari russi, la maggior parte dei casi sarebbe stata avviata dopo l'annuncio della mobilitazione e del rafforzamento delle pene contro la diserzione nella seconda metà dello scorso anno.
In Russia i disertori solitamente hanno condanne sospese, il che significa che possono essere mandati di nuovo in guerra. Queste possono essere sostituite con vere condanne in caso di cattiva condotta o ripetuto rifiuto di combattere.
14:54
14:54
«Mercenari da 70 Paesi combattono con l'Ucraina»
La Russia sostiene che ci sono mercenari di 70 Paesi che combattono dalla parte dell'Ucraina. Lo riporta l'agenzia Tass citando il presidente del comitato investigativo russo, Aleksandr Bastrikin.
«Sono stati accertati il reclutamento e la partecipazione di mercenari, seguaci del regime nazista di oltre 70 stati, principalmente dall'Europa e dall'America, che perseguono la politica anti-russa più attiva», ha detto Bastrikin in una conferenza della Corte Costituzionale in occasione del Forum legale internazionale di San Pietroburgo.
14:17
14:17
Londra conferma: «Inviati missili a lungo raggio a Kiev»
Il ministro della Difesa britannico Ben Wallace ha confermato la fornitura all'Ucraina da parte di Londra di missili da crociera a lungo raggio Storm Shadow.
«Oggi posso confermare che il Regno Unito sta donando missili Storm Shadow all'Ucraina», ha affermato il ministro intervenendo alla Camera dei Comuni.
Wallace ha sottolineato che questa fornitura completa gli altri sistemi d'arma già inviati a Kiev, come i missili Himars e Harpoon, e che gli Storm Shadow consentiranno all'Ucraina di respingere le forze russe sul suo territorio.
13:50
13:50
No comment sulle critiche di Prigozhin ai vertici militari
Il portavoce del presidente russo Vladimir Putin, Dmitri Peskov, si è rifiutato di commentare le critiche rivolte ai vertici militari russi dal capo del gruppo di mercenari Wagner, Ievgheni Prigozhin.
«Lascerò questa domanda senza un commento», ha dichiarato Peskov quando gli è stato chiesto quale fosse la posizione di Putin sulle «dure osservazioni» di Prigozhin e se pensasse che la questione dovesse essere discussa con Prigozhin stesso. Lo riporta l'agenzia Interfax.
13:47
13:47
I beni dell'oligarca Maloveev a Kiev, la condanna del Cremlino
Il Cremlino ha denunciato come «confisca illegale di una proprietà» la decisione del Dipartimento di Giustizia americano, riferita dalla Reuters, di espropriare e consegnare all'Ucraina beni per un totale di 5,4 milioni di dollari dell'editore russo Konstantin Maloveev.
«Questa - ha detto il portavoce della presidenza russa, Dmitry Peskov - non è altro che una violazione diretta del sacro diritto alla proprietà riconosciuto dagli Stati Uniti». Azioni di questo tipo, ha aggiunto, minano la fiducia degli investitori e proprietari di capitali «in qualche modo legati agli USA» e quindi sono destinate a ritorcersi «come un boomerang» contro l'America.
Maloveev, fondatore e amministratore delegato del canale televisivo russo Zargrad, è dal 2014 sulla lista dei sanzionati negli Stati Uniti.
13:45
13:45
«A Kiev consegnate armi per 30 miliardi di dollari»
«Rifornita con oltre 30 miliardi di dollari in armi appena consegnate dai suoi alleati, l'Ucraina si sta preparando per una controffensiva che potrebbe spingere la Russia ad avvicinarsi alla fine della guerra, o dimostrare che nessuna delle due parti ha abbastanza potenza di fuoco per cogliere il vantaggio».
Lo scrive Bloomberg, che aggiunge: «Gli armamenti consegnati a Kiev da dicembre costano più di quanto qualsiasi membro della Nato, ad eccezione degli Stati Uniti, spenda in un anno».
13:21
13:21
I giudici della CPI nella lista dei ricercati dalla Russia
Il Comitato investigativo della Russia porrà sulla lista dei ricercati i giudici della Corte penale internazionale che hanno emesso il mandato di arresto per il presidente Vladimir Putin. Lo ha detto il presidente dello stesso Comitato, Alexander Bastrikin, citato dall'agenzia Ria Novosti.
12:58
12:58
«Zelensky mente, la controffensiva ucraina è già in pieno svolgimento»
Volodymyr Zelensky mente, la controffensiva ucraina è già «in pieno svolgimento». Lo afferma il capo della compagnia russa Wagner, Yevgeny Prigozhin, dopo che il presidente ucraino aveva detto che alle forze di Kiev serve ancora tempo per lanciare la controffensiva perché hanno bisogno di più aiuti dall'Occidente.
Se gli ucraini riusciranno a riprendere il controllo di Bakhmut, prevede Prigozhin in un commento pubblicato sul suo canale Telegram, poi punteranno verso le regioni di Bryansk e Belgorod, in territorio russo, e proseguiranno la loro offensiva nella regione di Zaporizhzhia.
Il fondatore della milizia privata Wagner Yevgeny Prigozhin ha aggiunto che le unità ucraine hanno iniziato il loro contrattacco e si stanno avvicinando a Bakhmut dai fianchi. Lo riporta il Guardian. In un commento pubblicato dal suo servizio stampa in risposta a una domanda dei media russi sulla prevista controffensiva di Kiev, Prigozhin ha affermato che le operazioni ucraine sono «purtroppo, parzialmente riuscite».
12:48
12:48
Commissaria UE Johansson a Kiev
La commissaria Ue per gli Affari Interni Ylva Johansson è arrivata a Kiev per una serie di incontri con il governo ucraino. Johansson in mattinata ha incontrato il ministro dell'Interno di Kiev.
«Il Ministro degli Interni Ihor Klymenko sta ottenendo ottimi risultati. Ordine del giorno dell'incontro: cooperazione di polizia; il nostro lavoro per prevenire il traffico di armi da fuoco; indagini sui crimini di guerra; sostegno allo sminamento da parte dell'Ue», scrive in un tweet la commissaria.
12:47
12:47
La Cina ha ribadito di mantenere le comunicazioni aperte con tutte le parti coinvolte nella guerra
La Cina ha ribadito di mantenere le comunicazioni aperte con tutte le parti coinvolte nella guerra in Ucraina e di svolgere un «ruolo costruttivo» per la ricerca di una soluzione alla crisi. È quanto ha dichiarato il ministro degli Esteri Qin Gang durante il colloquio avuto con l'omologa francese Catherine Colonna, nel resoconto di una nota diffusa oggi dalla diplomazia di Pechino.
«La Cina è impegnata a promuovere la soluzione politica della crisi, mantiene la comunicazione con tutte le parti e continuerà a svolgere un ruolo costruttivo a tal proposito», ha affermato Qin a Colonna, in visita a Parigi nella seconda tappa del suo tour europeo tra Germania, Francia e Norvegia. A Berlino, Qin ha incontrato per la seconda volta in un mese l'omologa tedesca Annalena Baerbock, oltre che il cancelliere Olaf Scholz.
Francia e Germania, tra l'altro, hanno presentato un fronte unito sull'opportunità di eliminare i rischi dai legami con la Cina, secondo la formula del 'de-risking'. Baerbock, che ha partecipato ieri alla riunione settimanale del gabinetto francese, ha detto nella conferenza stampa congiunta con Colonna che Pechino deve fare pressione sulla Russia per chiudere l'aggressione ai danni dell'Ucraina.
«Abbiamo un messaggio comune: non stiamo cercando il disaccoppiamento, ma piuttosto di limitare le nostre dipendenze quando sono eccessive - ha rilevato da parte sua Colonna -. Stiamo parlando di riduzione del rischio piuttosto che di disaccoppiamento».
12:28
12:28
Cremlino: «Risponderemo ai missili a lungo raggio»
Le forniture di missili a lungo raggio all'Ucraina sono uno sviluppo «fortemente negativo» e richiederanno «una risposta adeguata» da parte delle forze armate russe. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dall'agenzia Tass.
11:52
11:52
«Bombardata Slovyansk nel Donetsk, ucciso un civile»
«L'esercito russo questa mattina ha colpito Slovyansk, nella regione di Donetsk, un civile è rimasto ucciso, ci sono distruzioni», riporta Rbc Ukraine.
«La nostra città è stata bombardata di nuovo, con missili S-300. Sono stati distrutti due condomini», ha reso noto il capo dell'amministrazione militare della città, Vadym Lyakh, citato dall'emittente televisiva ucraina su internet Espreso TV. I media ucraini pubblicano le foto degli edifici colpiti dai missili.
11:50
11:50
«Londra ha consegnato missili a lungo raggio a Kiev»
La Gran Bretagna ha consegnato missili da crociera a lungo raggio Storm Shadow all'Ucraina in vista della prevista controffensiva, secondo la CNN che cita alti funzionari occidentali.
In particolare, lo Storm Shadow ha la capacità di colpire in profondità il territorio controllato dalla Russia nell'Ucraina orientale. Un funzionario occidentale ha dichiarato all'emittente statunitense che il Regno Unito ha ricevuto garanzie dal governo ucraino che questi missili saranno utilizzati solo all'interno del territorio sovrano ucraino e non in Russia.
Lo Storm Shadow è un missile da crociera a lungo raggio con capacità stealth (che permette di diminuire la propria evidenza all'osservazione nemica), sviluppato congiuntamente da Regno Unito e Francia, e viene tipicamente lanciato dall'aria. Con una gittata di oltre 250 chilometri, è appena inferiore alla capacità dei sistemi missilistici tattici dell'esercito di superficie (Atacms), prodotti negli Stati Uniti, che l'Ucraina chiede da tempo.
11:24
11:24
«Otto feriti, tra cui due bambini, negli attacchi ucraini sul Donetsk»
Otto civili, di cui due bambini, sono rimasti feriti oggi da bombardamenti delle forze ucraine su aree residenziali della autoproclamata Repubblica di Donetsk. Lo riferiscono le autorità locali citate dall'agenzia Tass.
Nella città capoluogo di Donetsk si registrano sei feriti in due bombardamenti nel distretto di Petrovsky. Altri due feriti sono segnalati nella località di Aleksandrovka. Sono registrati danni a edifici residenziali, a una conduttura del gas e a una linea di trasmissione elettrica.
11:22
11:22
«Bombe ucraine su una stazione elettrica nel Kursk»
L'erogazione di energia elettrica è stata parzialmente interrotta stamane in alcune aree della regione russa di Kursk dopo un bombardamento di forze ucraine su una stazione elettrica nel villaggio di Tyiotkino. Lo ha detto il governatore, Roma Starovoit.
Gli ucraini hanno colpito cinque volte la stazione elettrica nel distretto di Glushkovo nelle prime ore di oggi, ha riferito Starovoit, citato dall'agenzia Interfax.
11:21
11:21
«Possibile estendere l'accordo sul grano per due mesi»
«Penso che potremmo ottenere il risultato di una proroga di almeno due mesi», ha affermato il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, citato dall'agenzia Anadolu, dichiarandosi fiducioso rispetto all'estensione dell'accordo che ha permesso l'esportazione di grano dall'Ucraina che è stato trovato lo scorso anno e che scade il 18 maggio.
Tornando in Turchia da Mosca, dove ha partecipato a un vertice con l'omologo russo, Serghiei Lavrov, Cavusoglu ha fatto sapere di avere discusso dell'accordo sul grano con il ministro degli Esteri di Mosca e ha sottolineato come già in marzo il patto fosse stato esteso di due mesi in seguito a un colloquio tra il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, e quello russo, Vladimir Putin. Colloqui riguardo all'estensione del patto sul grano tra Ankara, Kiev, Mosca e l'ONU sono in corso da ieri a Istanbul.
In marzo, la Russia aveva acconsentito a un proroga del patto, raggiunto a fine luglio, di soli 60 giorni e non di 120, come era stato fatto in precedenza. Mosca ha chiesto a più riprese che l'intesa possa includere anche l'esportazione di grano e fertilizzanti russi e in varie occasioni Ankara ha definito legittime le richieste della Federazione russa.
11:18
11:18
«Kiev non ha ancora vinto ma Mosca ha già perso»
«L'Ucraina non ha ancora vinto, ma per la Russia è chiaramente una sconfitta militare». Così l'Alto rappresentante dell'UE per la politica estera, Josep Borrell, intervenendo al Summit europeo sulla difesa e sulla sicurezza.
«Sul terreno, la Russia continua a bombardare ogni giorno», ma «l'esercito russo è stato sconfitto», sottolinea il capo della diplomazia UE. «Hanno provato a prendere Kiev in un paio di settimane, ma hanno fallito, sono stati respinti. Non sono stati in grado di prendere Bakhmut. È una guerra sanguinosa ma la Russia ha perso questa guerra», aggiunge Borrell.
10:30
10:30
«Drone ucraino colpisce un deposito di petrolio in Russia»
Un drone delle forze ucraine ha colpito un deposito di petrolio nella regione russa di Byransk, secondo quanto riferito dal governatore Oleksandr Bogomaz sul suo canale Telgram.
Il drone ha colpito un deposito della compagnia Rosneft senza provocare vittime, ha sottolineato il governatore, citato dall'agenzia Ria Novosti.
10:29
10:29
Ministro degli Esteri della Siria incontra Lavrov a Mosca
Il ministro degli esteri siriano Faysal Miqdad è stato ricevuto nelle ultime ore dal suo collega russo Serghiei Lavrov a margine dell'incontro quadripartito sulla Siria tra i ministri degli esteri di Turchia, Iran, Siria e Russia.
Lo riferisce l'agenzia governativa siriana Sana, secondo cui Miqdad e Lavrov hanno affrontato i temi relativi al rispetto della sovranità e unità territoriale della Siria - in riferimento alla presenza di truppe straniere, tra cui turche, nei territori siriani - e al rimpatrio di milioni di profughi siriani fuggiti negli anni nei paesi della regione.
10:08
10:08
«Wagner occupa buona parte di Bakhmut, nessuna prova del ritiro»
La milizia Wagner, organizzazione paramilitare russa che fa capo a Yevgeny Prigozhin, continua a controllare la maggior parte del territorio di Bakhmut (almeno l'85%), possiede notevoli scorte di munizioni nonostante alcune perdite, e non ci sono prove che si stia preparando a lasciare la città dell'Ucraina orientale: questo è quanto dichiarano due alti funzionari statunitensi a Politico. Secondo i funzionari, le recenti minacce di Prigozhin di abbandonare Bakhmut non sono credibili e probabilmente hanno lo scopo di suscitare una reazione all'interno dell'apparato di difesa di Mosca.
Nelle ultime settimane Prigozhin è apparso in una serie di video sui social minacciando di ritirare completamente i suoi soldati dalla città se l'esercito russo non consegna un numero sufficiente di munizioni.
«Le dichiarazioni - scrive Politico - hanno suscitato speculazioni secondo cui i combattenti di Wagner potrebbero presto abbandonare del tutto Bakhmut, creando potenzialmente un'apertura per l'avanzata delle forze ucraine. La completa partenza delle forze di Wagner cambierebbe probabilmente la traiettoria della guerra nella parte orientale del Paese, poiché Russia e Ucraina sono state bloccate in un'intensa battaglia all'interno della città per mesi e hanno perso migliaia di soldati».
09:55
09:55
«In aprile Mosca ha arruolato 10 mila detenuti»
«Dall'inizio del 2023, il ministero della Difesa russo ha intensificato un programma di reclutamento di detenuti russi per combattere in Ucraina. È probabile che solo in aprile si siano arruolati fino a 10'000 detenuti»: lo scrive su Twitter nell'aggiornamento quotidiano l'intelligence del ministero della Difesa britannico.
«La campagna di reclutamento di detenuti fa parte di un più intenso sforzo delle forze armate russe per rafforzare i propri effettivi, cercando al contempo di evitare una nuova mobilitazione obbligatoria, che sarebbe molto impopolare per l'opinione pubblica russa».
«Dall'estate del 2022, i detenuti sono stati il principale bacino di reclutamento per le operazioni della milizia privata Wagner in Ucraina. Tuttavia, è molto probabile che l'organizzazione paramilitare di Yevgeny Prigozhin abbia perso l'accesso al sistema penale russo nel febbraio 2023, quando la faida pubblica con il ministero della Difesa russo si è inasprito», scrive l'intelligence del ministero della Difesa britannico.
09:53
09:53
Zelensky: «Serve ancora tempo per avviare la controffensiva»
Volodymyr Zelensky ha affermato che l'Ucraina ha bisogno di più tempo per lanciare una controffensiva contro la Russia, poiché l'esercito ha ancora bisogno degli aiuti occidentali promessi. «Con quello che abbiamo possiamo andare avanti e avere successo, ma perderemmo molte persone», ha detto in un'intervista ad alcune emittenti del servizio, tra cui la Bbc.
Le brigate da combattimento, alcune delle quali addestrate dai paesi NATO, sono «pronte», ma l'esercito ha ancora bisogno di «alcune cose», compresi i veicoli blindati, che «arrivano a stock», ha spiegato. «Quindi dobbiamo aspettare. Ci serve un po' più di tempo».
09:52
09:52
L'India ha guadagnato 5 miliardi di dollari con il petrolio russo
Secondo uno studio della Bank of Baroda, la seconda più grande tra le banche indiane controllate dallo stato, dall'inizio della guerra in Ucraina, l'India ha risparmiato quasi 5 miliardi di dollari acquistando petrolio greggio dalla Russia. Mentre i Paesi occidentali hanno tagliato le importazioni di energia russa, Delhi le ha aumentate di cinque volte, pagandole a prezzi scontati.
Nel 2021 l'India acquistava dalla Russia il 2% del totale delle importazioni; oggi la percentuale è salita a quasi il 20%. Per ogni tonnellata di grezzo Delhi ha risparmiato 89 dollari.
Dopo l'invasione dell'Ucraina, l'India non ha aderito alle sanzioni contro la Russia e ha difeso i suoi acquisti, affermando che, in quanto Paese che dipende dall'import per l'energia, non può permettersi di pagare costi più elevati.
Alla fine dell'anno scorso, il ministro degli Esteri Subrahmanyam Jaishankar ha dichiarato in un'intervista televisiva che, nonostante le sanzioni, i Paesi europei hanno comunque acquistato dalla Russia greggio in quantità sei volte superiore agli acquisti indiani.
08:33
08:33
«Bombe a grappolo russe sulla regione di Zaporizhzhia»
«Bombardata più di 70 volte nelle ultime 24 ore la regione sud-orientale di Zaporizhzhia, 8 civili sono rimasti feriti da munizioni a grappolo (vietate dalle convenzioni internazionali), tra cui 3 operatori sanitari delle ambulanze», ha riferito il capo dell'amministrazione regionale, Yuriy Malashko, citato da Rbc Ukraine.
Secondo Malashko ci sono distruzioni in 20 diverse località della regione, dove si trova la centrale nucleare più grande d'Europa. «A Malokaterinovka, 8 persone sono state colpite da proiettili a grappolo. Tre di loro sono operatori di ambulanze. Feriti residenti locali, 3 uomini e 2 donne», ha detto Malashko.
08:10
08:10
«Il Cremlino sta perdendo la pazienza con Prigozhin»
Le critiche del fondatore del Gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, ai vertici militari russi e le sue dichiarazioni sulla situazione al fronte hanno iniziato a «preoccupare seriamente l'alta dirigenza del Paese» e il Cremlino «sta perdendo la pazienza».
Lo riporta il sito indipendente russo Meduza citando fonti vicine al Cremlino. Secondo Meduza i funzionari di Mosca considerano le dichiarazioni di Prigozhin sul ministero della Difesa russo come una «seria minaccia».
Una fonte ha affermato che il capo della Wagner sta attualmente agendo «non come parte della stessa squadra». Prigozhin ha oltrepassato una «linea rossa».
07:29
07:29
Trump attacca l'UE: «Deve dare più soldi per la guerra in Ucraina»
L'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump arriva nella tana del lupo, la CNN, e a un evento di un'ora e mezza di fronte ad una platea di 400 elettori repubblicani delinea l'America che verrà, nel caso in cui tornasse alla Casa Bianca, dalla politica estera a quella interna.
«Ho fatto un lavoro straordinario, per questo devo essere rieletto», esordisce il tycoon accolto da una standing ovation di suoi supporter. In grande forma, nonostante sia la prima apparizione pubblica dopo essere stato accusato di aggressione sessuale nei confronti della scrittrice di Jean Carroll, e molto più frizzante - e a tratti offensivo con la giornalista che modera il dibattito - rispetto al comizio tenuto nella residenza di Mar-a-Lago subito dopo la storica incriminazione nel caso di Stormy Daniels, l'ex presidente USA ne ha per tutti.
A partire dall'Europa. «L'UE deve mettere più soldi per la guerra in Ucraina», attacca accusando Bruxelles di approfittarsi degli Stati Uniti. «Pensano che siamo stupidi», tuona Trump snocciolando cifre. «Gli USA hanno investito 171 miliardi di dollari, l'Europa ha un sacco di soldi, voglio che ne mettano di più», insiste. Se ci fosse lui alla Casa Bianca, sostiene, «la guerra in Ucraina finirebbe in 24 ore». Ma quando l'anchor della CNN, Kaitlan Collins, gli chiede chi dovrebbe vincere il conflitto se Kiev o la Russia lui non si sbilancia. «Voglio che la gente smetta di morire», si limita a dire.
Quanto alla politica interna, il tycoon esorta i repubblicani a provocare il default. «Voglio dire ai deputati e ai senatori là fuori: se non vi danno i tagli alla spesa che volete provocate il default. È meglio di quello che stiamo facendo adesso: spendiamo soldi come marinai ubriachi», dice dettando la linea del Grand old party. E sull'aumento dei prezzi dell'energia propone la sua ricetta: «Trivella, baby, trivella».
Sull'altro argomento caldo, l'insurrezione del 6 gennaio, l'ex presidente mantiene la sua posizione e difende i rivoltosi assicurando che grazierebbe molti di loro. «È stato un giorno bellissimo. Io ho parlato a una folla enorme. Il problema è che quella pazza di Nancy Pelosi e la sindaca di Washington non hanno voluto dispiegare la Guardia nazionale», ha attaccato definendo l'ex speaker della Camera democratica con l'appellativo offensivo con il quale è solita chiamarla. «Io volevo dispiegare 1.000 uomini, ma loro non hanno voluto», ha aggiunto l'ex presidente. «Ho chiesto a tutti i manifestanti di mantenere la protesta pacifica», ha rivendicato Trump ribadendo che il voto del 2020 «è stato truccato».
E anche sull'ultimo processo, il tycoon continua a insistere di non conoscere la scrittrice Carroll arrivando addirittura a giurare sui suoi figli. Infine, sulle prossime elezioni, oltre a dare una stoccata al suo rivale più pericoloso - «sono davanti a DeSantis il 'bigotto' di molti punti» -, Trump concede che accetterebbe qualsiasi risultato «ma solo se il voto fosse corretto».
06:30
06:30
«Bombardamenti russi sull'oblast di Sumy, un morto»
L'amministrazione militare dell'oblast ucraino di Sumy ha riferito che le truppe russe hanno bombardato ieri sei comunità della regione. In particolare, le bombe sul villaggio di Pavlivka hanno ucciso una persona e danneggiato un'abitazione.
L'oblast di Sumy si trova al confine nordorientale dell'Ucraina con la Russia ed è obiettivo di attacchi quotidiani da quando parti della regione sono state liberate dal controllo russo all'inizio di aprile 2022.
06:28
06:28
Il punto alle 6.00
Oggi, giovedì 11 maggio, è il 442.esimo giorno dall’inizio della guerra in Ucraina. Ecco i principali aggiornamenti delle scorse ore.
Wagner: «Rischiamo seriamente l'accerchiamento a Bakhmut»
«C'è il serio rischio che il Gruppo Wagner venga accerchiato a Bakhmut a
causa del cedimento dei fianchi. I fianchi si stanno già incrinando e stanno
cedendo. In assenza di munizioni, il 'tritacarne' funzionerà in senso opposto:
l'AFU (le Forze armate dell'Ucraina) distruggerà le milizie di Wagner». La
situazione è stata descritta così ieri sul servizio di messaggistica Telegram
dal capo dei mercenari, Yevgeny Prigozhin, in un lungo elenco di affermazioni a
proposito del fronte più caldo della guerra, quello appunto della città del
Donetsk. Per Prigozhin, però, «Bakhmut ha circa il 5% occupato dal
nemico» e comunque «non ha alcuna importanza strategica» perché «era necessaria
per ridurre la forza del nemico e permettere all'esercito russo di mobilitarsi
dopo i fallimenti e la ritirata delle forze armate russe da Kharkiv, Kherson e
altre regioni». Il capo di Wagner torna anche a insistere sul tema
munizioni. Dopo aver minacciato di abbandonare la città, salvo poi aver fatto
un passo indietro, Prigozhin spiega che «nella notte tra il 6 e il 7 maggio è
stato emesso un ordine che prometteva di fornire munizioni a Wagner», ma che
«ad oggi, le munizioni sono state fornite in quantità minime». In ogni
caso, conclude l'ex cuoco del presidente russo Vladimir Putin, «Wagner continua
la sua offensiva a Bakhmut e attende una decisione sul rilascio di munizioni e
armamenti nelle quantità richieste».
«Dispiacere per la morte del giornalista AFP, le
circostanze vanno chiarite»
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha espresso ieri «dispiacere» per
la morte del giornalista dell'AFP Arman Soldin in Ucraina, aggiungendo che le
circostanze di quanto accaduto vanno chiarite. Lo riferisce l'agenzia Ria
Novosti.
Gli europei rimangono favorevoli alle sanzioni contro
Mosca
A oltre un anno dallo scoppio della guerra, la maggioranza dei cittadini
dell'UE rimane a favore delle sanzioni e dell'interruzione dei rapporti
economici con la Russia. Lo riporta l'Alliance of Democracies Foundation nella
sesta edizione del suo Democracy Perception Index condotto su un campione di
oltre 50.000 persone in tutto il mondo. Tra i sostenitori più convinti delle
sanzioni a Mosca vi sono i polacchi e gli inglesi, ben oltre il 70%. Più
tiepidi gli italiani, tra i quali poco più del 55% resta convinto che sia
giusto recidere le relazioni commerciali con Mosca. Uniche voci fuori coro
nell'Ue sono i cittadini di Grecia e Ungheria. Stando ai dati pubblicati il
parere però si ribalta fuori dall'Ue dove, Usa a parte, i cittadini dei grandi
paesi preferiscono mantenere i rapporti economici con Mosca. L'opinione è
diffusa in particolare in Cina, dove ben oltre il 50% della popolazione si dice
a favore del mantenimento delle relazioni economiche con la Russia. Anche alla
domanda su un eventuale taglio dei legami economici con Pechino nel caso di
un'invasione di Taiwan, i cittadini delle democrazie occidentali si dicono
generalmente a favore. Anche in questo caso i dati di Grecia e Ungheria escono
dal tracciato Ue dimostrando una netta contrarietà ad un eventuale rottura di
relazioni commerciali con la Cina.