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Zelensky: «Corea del Nord e Iran sono apertamente impegnati nella guerra contro di noi»

Così si è espresso il presidente ucraino in un'intervista con l'agenzia di stampa americana «Associated Press» – Dal canto suo, il presidente statunitense Donald Trump ha detto che «i colloquio con Russia e Ucraina stanno andando molto bene» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Zelensky: «Corea del Nord e Iran sono apertamente impegnati nella guerra contro di noi»
Red. Online
03.02.2025 06:00
18:53
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Bomba a Mosca, ucciso il capo della milizia Arbat

Un altro attacco esplosivo nel cuore di Mosca ha portato all'uccisione del capo di una milizia alleata dell'esercito russo nel conflitto in Donbass, ricercato dai servizi segreti ucraini.

Un mese e mezzo dopo l'attentato rivendicato da Kiev in cui in dicembre fu ucciso il generale Igor Kirillov, un'azione simile ha provocato la morte di Armen Sarkisian, fatto saltare in aria con una guardia del corpo nell'entrata dell'Alye Parusa (le Vele scarlatte), un lussuoso grattacielo residenziale di 29 piani situato nel nord-ovest della capitale.

Contemporaneamente le forze di Kiev hanno lanciato decine di droni contro infrastrutture energetiche che si trovano centinaia di chilometri all'interno del territorio russo, provocando incendi in una raffineria di petrolio a Volgograd e in un impianto per la lavorazione del gas ad Astrakhan. Entrambi definiti dallo Stato maggiore ucraino come «importanti produttori di carburante per l'esercito russo».

Tutto ciò dopo che ieri il presidente Volodymyr Zelensky aveva mostrato tutto il suo nervosismo per un possibile esclusione di Kiev da negoziati tra gli Usa e la Russia, avvertendo che questo potrebbe essere «pericoloso per tutti». Cosa che tuttavia non ha impedito al Cremlino di unire la sua voce a quella di Keith Kellogg, l'inviato del presidente Usa Donald Trump, nel chiedere elezioni presidenziali in Ucraina in vista di un trattato di pace che secondo Mosca non potrebbe essere firmato dallo stesso Zelensky, considerato «illegittimo».

Gli investigatori russi hanno detto che Armen Sarkisian è morto in ospedale dopo essere stato ferito nell'attentato di stamane. L'esplosione ha provocato la morte istantanea di una sua guardia del corpo, mentre altre tre persone sono rimaste ferite. Sconosciuto ai media internazionali, Sarkisian, che aveva 46 anni, era stato il fondatore nel 2022 della milizia Arbat per combattere al fianco delle forze russe contro gli ucraini nella regione di Donetsk. Qui era arrivato in gioventù proveniente dalla natia Armenia, e si dice che proprio armeni fossero la maggior parte dei volontari che si erano arruolati nella sua formazione.

Il servizio segreto ucraino Sbu, che aveva definito Sarkisian «un boss del crimine», aveva affermato il mese scorso che era solito reclutare miliziani nelle carceri. Gli stessi servizi ucraini sostenevano inoltre che nel 2014 aveva stretto legami con l'allora presidente Viktor Yanukovich, poi fuggito quell'anno in Russia in seguito alle proteste di Euromaidan. E proprio 11 anni fa le autorità ucraine avevano spiccato nei suoi confronti un mandato d'arresto accusandolo di aver organizzato gruppi di picchiatori per aggredire i manifestati filo-Ue. Sarkisian era anche presidente onorario della Federazione Pugilato della autoproclamata Repubblica di Donetsk, annessa nel 2022 alla Russia.

Una fonte dei servizi investigativi russi ha detto all'agenzia Tass che l'attentato è stato preparato con molta cura e con l'impiego di «diverse persone, ciascuna con un compito specifico, alcune per seguire l'obiettivo, altre come esecutori». Le immagini diffuse dai media mostrano la lobby dell'edificio devastata, con detriti sparsi ovunque sul pavimento.

Da Washington e da Mosca si rafforzano nel frattempo i segnali che un dialogo sotto traccia è ormai avviato, e da tempo. «Penso che queste discussioni stiano effettivamente andando piuttosto bene», è tornato ad insistere Trump, facendo capire che Kiev è coinvolta. E il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, gli ha fatto eco dicendo che i contatti sono «in fase di pianificazione», anche se «finora non c'è niente di nuovo da dire».

La Reuters ha inserito Arabia Saudita o Emirati Arabi tra i Paesi disposti ad ospitare un possibile vertice Trump-Putin ma non c'è nulla di definito. Quello su cui gli Usa e la Russia sembrano trovarsi già d'accordo è invece la possibile esclusione di Zelensky da un accordo finale. Kellogg aveva detto ieri che per gli Stati Uniti nuove elezioni in Ucraina «sono necessarie», perché le consultazioni elettorali «si tengono anche in tempo di guerra».

Quasi un consenso espresso alla posizione di Mosca, secondo la quale Zelensky è diventato un presidente illegittimo dal maggio scorso, cioè da quando il suo mandato ufficiale è terminato e le elezioni non sono state indette a causa della legge marziale. «L'idea stessa di tenere elezioni in Ucraina è importante dal punto di vista della legittimazione della leadership», ha affermato Peskov. Una legittimazione necessaria, ha aggiunto per «la fissazione giuridica di eventuali accordi per la risoluzione del conflitto».

17:50
17:50
«I russi hanno ucciso altri soldati ucraini prigionieri»

Le Nazioni Unite hanno condannato quello che chiamano un «aumento del numero di esecuzioni di soldati ucraini prigionieri da parte delle forze russe» negli ultimi mesi, facendo eco alle accuse lanciate di Kiev. Da quando la Russia ha invaso l'Ucraina quasi tre anni fa, Mosca e Kiev si sono regolarmente accusate di aver ucciso prigionieri di guerra, il che costituisce un crimine di guerra.

La Missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite in Ucraina (Hrmmu) ha dichiarato di aver «registrato 79 esecuzioni di questo tipo in 24 episodi distinti» dalla fine di agosto. Ciò si basa sull'«analisi di materiale video e fotografico pubblicato da fonti ucraine e russe» che mostra le esecuzioni. Personaggi pubblici russi «hanno esplicitamente chiesto il trattamento disumano, se non addirittura l'esecuzione, dei militari ucraini catturati», ha dichiarato Danielle Bell, capo della missione. «In combinazione con leggi di amnistia generalizzate, tali dichiarazioni possono incitare o incoraggiare comportamenti illegali», ha aggiunto.

Il ministro degli Esteri ucraino, Andriy Sybiga, ha reagito alla dichiarazione delle Nazioni Unite, affermando che le esecuzioni potrebbero costituire «una delle più grandi campagne di uccisione intenzionale di prigionieri di guerra della storia moderna». Ha quindi chiesto «un'azione internazionale urgente».

13:41
13:41
Afp: «I russi hanno guadagnato 430 km quadrati a gennaio»

I russi hanno guadagnato 430 chilometri quadrati in Ucraina a gennaio e stanno avanzando verso la città del Donetsk di Pokrovsk. Lo sostiene l'Afp che ha analizzato le informazione dell'Institute for the study of war.

Le forze russe sono avanzate per 430 chilometri quadrati in territorio ucraino a gennaio e si stanno dirigendo verso l'hub logistico di Pokrovsk, secondo un'analisi dell'Afp sui dati dell'Institute for the Study of War (ISW), con sede negli Stati Uniti.

Si tratta di un leggero rallentamento rispetto ai mesi precedenti, dopo un'avanzata record di 725 chilometri quadrati a novembre e di 476 chilometri quadrati a dicembre. Oltre l'80% delle avanzate russe a gennaio è avvenuto nella regione di Donetsk, dove le truppe di Mosca stanno cercando di conquistare la città chiave di Pokrovsk. L'esercito russo è anche avanzato di circa 50 chilometri quadrati sul fronte nord-orientale intorno alla città di Kupiansk.

I progressi di Mosca in Ucraina avevano rallentato durante i due inverni precedenti: nel gennaio 2023 i russi sono avanzati di 285 chilometri quadrati, mentre nel gennaio 2024 hanno guadagnato solo 146 chilometri quadrati. La Russia ha intensificato l'offensiva nell'estate del 2024, mentre l'Ucraina ha compiuto un'operazione su larga scala nella regione russa di Kursk, coprendo quasi 1300 chilometri quadrati in due settimane. Ma il territorio conquistato durante l'avanzata ucraina si è ridotto nei mesi successivi.

I calcoli dell'Afp si basano sui file comunicati quotidianamente dall'Isw, che si basa su informazioni condivise da entrambi i campi e sull'analisi di immagini satellitari.

11:51
11:51
Mosca: «Il voto in Ucraina necessario per gli accordi di pace»

Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha dichiarato che «l'idea stessa di tenere elezioni in Ucraina è importante dal punto di vista della legittimazione della leadership» e che secondo Putin questa «è necessaria dal punto di vista della fissazione giuridica di eventuali accordi in termini di risoluzione del conflitto». Lo riportano le agenzie di stampa russe Tass e Interfax.

Le dichiarazioni di Peskov arrivano dopo che il rappresentante di Trump per l'Ucraina, Keith Kellogg, ha dichiarato che gli Usa vogliono che in Ucraina si svolgano elezioni, possibilmente entro la fine dell'anno.

Le elezioni per gli Usa si dovrebbero svolgere soprattutto se si dovesse raggiungere un accordo di tregua nel conflitto russo-ucraino.

Kiev ha rinviato le presidenziali a causa della legge marziale imposta nel paese in seguito all'invasione delle truppe russe ordinata da Putin, il quale ora definisce «illegittimo» il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

11:51
11:51
Armen Sarkisian, il fondatore di una milizia filorussa nel Donbass e presidente della Federazione Pugilato della regione di Donetsk, è morto

È morto in ospedale Armen Sarkisian, il fondatore di una milizia filorussa nel Donbass e presidente della Federazione Pugilato della regione di Donetsk, rimasto ferito in un attentato esplosivo stamane in un grattacielo residenziale di Mosca. Lo riferisce la Tass citando i servizi medici.

08:41
08:41
Esplosione in un grattacielo Mosca, ci sarebbero morti e feriti

Una persona è morta e altre sono rimaste ferite per un'esplosione avvenuta stamane in un edificio residenziale di Mosca, secondo quanto riferisce l'agenzia Tass. L'agenzia Ria Novosti parla invece di tre feriti e cita un rappresentante dei servizi d'emergenza della capitale secondo il quale sarebbe esploso un ordigno.

Il fatto è avvenuto nell'entrata di un edificio di 29 piani nel complesso residenziale di Alye Parusa, nel nord-ovest di Mosca.

06:54
06:54
Mosca: «Nella notte 70 droni ucraini contro 6 regioni russe»

Mosca afferma che i mezzi di difesa aerea hanno distrutto o intercettato nella notte 70 droni ucraini su sei regioni russe. Lo riporta l'agenzia di stampa Tass, citando il Ministero della Difesa di Mosca.

In particolare, 27 velivoli senza pilota delle forze di Kiev sono stati individuati sull'oblast di Rostov e 25 su quella di Volgograd. Incendi sono scoppiati in una raffineria di petrolio di quest'ultima regione, a causa della caduta di detriti di droni abbattuti.

06:00
06:00
Il punto alle 6.00

«I colloquio con Russia e Ucraina stanno andando molto bene». Lo sostiene il presidente americano Donald Trump, che in campagna elettorale ha promesso di mettere fine al conflitto tra i due Paesi in tempi brevi. «Parliamo» con Kiev e Mosca, afferma Trump. «Abbiamo in programma incontri e colloqui con varie parti: penso che queste discussioni stiano effettivamente andando piuttosto bene», ha detto il presidente USA ai giornalisti.

Da parte sua, il presidente ucraina Volodymyr Zelensky afferma che la Russia ha ufficialmente rafforzato la sua alleanza con l'Iran e la Corea del Nord, avvertendo che questo rappresenta una minaccia diretta per gli Stati Uniti. In un'intervista con l'agenzia di stampa americana Associated Press, Zelensky sottolinea che Teheran e Pyongyang sono ormai apertamente impegnati nella guerra contro Kiev. «Per la prima volta in decenni la Russia ha ufficialmente mostrato le sue alleanze coinvolgendo l'Iran e la Corea del Nord. Sì, avevano relazioni anche prima scambiandosi tecnologia e armi, ma ora Mosca li ha attivamente coinvolti nella guerra. Teheran fornisce armi, Pyongyang fornisce sia armi che truppe», dice il presidente ucraino. «Ad oggi Corea del Nord, Russia e Iran formano un'alleanza concreta contro Kiev e l'intero Occidente. Credo che questa sia di fatto un'alleanza contro gli Stati Uniti. Un'alleanza molto pericolosa». Zelensky sottolinea che Mosca, Teheran e Pyongyang hanno approfondito la loro cooperazione militare unendo di fatto le loro industrie di difesa per aumentare la produzione di armi. «Questi tre Paesi, oltre a essere potenze nucleari, non sono certamente per la pace. Ora sono uniti, sono partner strategici. Hanno effettivamente unito le loro industrie di difesa e continueranno a espandersi e ad aumentare la produzione di armi», avverte il presidente ucraino. Zelensky solleva anche preoccupazioni sulle truppe nordcoreane di stanza nella regione russa del Kursk, affermando che stanno acquisendo esperienza di combattimento che potrebbe essere utilizzata in futuri conflitti altrove. «Questo sta accadendo ora ed è molto pericoloso per gli Stati Uniti e per molti Paesi in quella regione», secondo il presidente ucraino.

Dal punto di vista economico, invece, un'indagine del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha scoperto che la Russia ha convogliato miliardi di dollari attraverso le banche americane verso la Turchia nel 2022, usando il progetto della centrale nucleare di Akkuyu come copertura per eludere le sanzioni. Lo riporta il Wall Street Journal. JpMorgan Chase e Citigroup avrebbero facilitato più di 5 miliardi di dollari in trasferimenti collegati al progetto sostenuto dalla Russia, con almeno 2 miliardi di dollari successivamente congelati dalle autorità statunitensi. Il Dipartimento di Giustizia sospetta che il piano sia stato orchestrato ai massimi livelli di Mosca, con la Banca di Russia che ha finanziato segretamente un prestito di 9 miliardi di dollari tramite Gazprombank. Ciò ha consentito al denaro russo di fluire in Turchia evitando transazioni dirette con entità sanzionate.

Sul fronte militare, intanto, il vicegovernatore e comandante russo Sergei Yefremov è stato ucciso nel Kursk. Lo riportano i media ucraini, citando fonti ufficiali e di stampa russe. Il veicolo su cui viaggiava Yefremov ha colpito una mina ed è esploso uccidendo lui e un altro ufficiale «mentre tornavano da una missione di combattimento», rendono noto le autorità della regione russa estremorientale di Primorsky Krai (Territorio del Litorale).

Yefremov era a capo dell'unità di volontari Tiger, formata nel 2022 e dispiegata nella regione russa di Kursk. Era anche vicegovernatore del Primorsky Krai.

Infine, una delegazione di Hamas, guidata dal vicecapo dell'ufficio politico dell'organizzazione, Mousa Abu Marzouk, vuole chiedere l'assistenza della Russia per alleviare la crisi umanitaria nella Striscia di Gaza. Lo riferisce l'agenzia Tass che cita una fonte all'interno della leadership di Hamas. «Chiederemo assistenza per mitigare la crisi umanitaria nella Striscia di Gaza», ha detto la fonte, delineando gli obiettivi della delegazione per la visita a Mosca.