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Cassis: «La Svizzera pronta ad ospitare i colloqui tra Ucraina e Russia» – Nuovo coprifuoco a Kiev, allarme a Odessa – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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22:54
22:54
Fuoco russo su ospedale pediatrico a Severodonetsk
Le truppe russe hanno aperto il fuoco su un ospedale pediatrico a Severodonetsk, nel nord est dell'Ucraina. Lo ha detto il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergey Gaidai, su Telegram, secondo quanto riferisce Ukrinform.
«I russi hanno aperto il fuoco su un ospedale pediatrico a Severodonetsk - ha scritto -. Il tetto ha preso fuoco. Fortunatamente, i piccoli pazienti, le loro madri e il personale sono stati tempestivamente evacuati.
Il governatore ha aggiunto che nella regione di Lugansk, sono state bombardate oggi le città di Severodonetsk, Rubizhne, Lysychansk, Popasna, Novodruzhesk e Toshkivka.
L'agenzia riferisce anche i russi hanno sparato quattro missili nella regione di Rivne, ma non si sa ancora se ci sono state vittime.
22:41
22:41
Zelensky ribadisce la necessità di un incontro con Putin
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è tornato ad affermare la necessità di un incontro tra lui e il presidente russo Vladimir Putin per arrivare ad un accordo che ponga fine alla guerra.
«Credo che in questo momento senza un mio incontro con il presidente della Federazione Russa, e lo ripeto e lo propongo da diversi anni, credo che senza questo incontro non capirò davvero a cosa sono pronti per fermare questa guerra», ha detto Zelensky in un'intervista con le televisioni pubbliche di diversi paesi europei.
22:32
22:32
Zelensky a residenti città occupate: «Resistete agli invasori»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato un appello agli abitanti delle città del sud del Paese occupate dai russi perché resistano all'invasore.
«Grandi persone della grande Ucraina, in questo video voglio rivolgermi ai coraggiosi abitanti di queste città», esordisce Zelensky nel suo messaggio, pubblicato dall'agenzia Unian, citando in particolare le città di Berdyansk, Kakhovka, Energodar, Melitopol e Kherson. In quest'ultima città oggi militari russi hanno sparato in aria per disperdere una manifestazione ostile degli abitanti. Qui, afferma il presidente, «abbiamo visto schiavi sparare su persone libere».
Zelensky aggiunge poi di volere rivolgersi a tutti gli ucraini, quelli residenti nel Paese e quelli all'estero: «Tutti - afferma - devono lottare per la libertà e non aspettare».
22:31
22:31
La Russia blocca il sito di Euronews
Il sito web del canale televisivo Euronews è stato bloccato in Russia. Ne dà notizia il regolatore russo dei media Roskomnadzor citato da Interfax.
Secondo il servizio universale RKN per il controllo del blocco di pagine e siti, l'accesso al sito web euronews.com e alla sua versione russa ru.euronews.com è stato limitato su richiesta della Procura generale che accusa i siti di diffondere notizie false sulla situazione in Ucraina.
Il 4 marzo, l'RKN aveva riferito che una serie di risorse informative appartenenti a media stranieri erano state bloccate nella Federazione Russa con la stessa motivazione. Si tratta dei siti web di Voice of America, Bbc, DW, Meduza, Radio Free Europe/Radio Liberty.
22:30
22:30
14 sindaci e deputati locali prigionieri
La vice premier ucraina Iryna Vereshchuk ha affermato che attualmente 14 politici locali ucraini sono stati catturati dalle truppe russe. Lo scrive Ukrinform citando Radio NV.
«14 funzionari, sindaci, vicesindaci, deputati dei consigli locali sono tenuti in ostaggio dagli occupanti. Si tratta di atti di terrorismo», ha affermato Vereshchuk, aggiungendo che le informazioni sui prigionieri ucraini non sono disponibili .
Il ministro ha assicurato che le autorità ucraine stanno cercando di stabilire dove si trovino tutti i prigionieri. Le comunicazioni con i russi sono attualmente in corso attraverso il Comitato Internazionale della Croce Rossa.
22:28
22:28
Due bambini feriti mentre fuggono da Mariupol
Due bambini sono rimasti gravemente feriti oggi in Ucraina a causa di un bombardamento dopo che con le loro famiglie avevano lasciato la città di Mariupol in direzione di Zaporizhzhia. Lo riferisce un rappresentante governativo locale, Oleksander Starukh, citato dalla Cnn.
Starukh, in una dichiarazione sul suo canale Telegraph, ha segnalato pesanti bombardamenti lungo la linea di contatto tra le forze ucraine e russe. Un bambino è stato ferito nel distretto di Polohivsky, un altro nel villaggio di Kamianske.
21:21
21:21
La Russia non ha ancora superiorità dello spazio aereo
«Gli ucraini stanno difendendo Mariupol e il bombardamento» della città «si è intensificato negli ultimi giorni» ed è chiaro che i russi «vogliono Mariupol». Lo afferma il portavoce del Pentagono John Kirby, sottolineando che la Russia non ha ancora la superiorità dello spazio aereo.
«Restiamo impegnati a consentire all'Ucraina di difendersi»: «siamo al giorno 26 e non hanno ancora preso Kiev, Charkiv o Mariupol. Il punto è che gli ucraini stanno difendendo in modo efficace il loro territorio», aggiunge Kirby.
20:58
20:58
Zelensky, accordo con garanzia sicurezza di singoli Paesi NATO
Se la NATO non vuole concedere l'adesione all'Ucraina, allora singoli Paesi che fanno parte dell'Alleanza devono garantire la sua sicurezza. Lo ha spiegato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista con emittenti ucraine, britanniche e ceche, citate da Ukrinform, facendo riferimento ai negoziati con la Russia.
«La NATO non concede l'adesione all'Ucraina poiché i membri dell'Alleanza hanno paura della Russia - ha osservato -. Va bene, allora dateci altre garanzie di sicurezza. Ci sono membri della NATO che vogliono essere garanti della nostra sicurezza, che, purtroppo, non possono darci l'adesione alla NATO al 100%, ma sono pronti a fare le cose che l'Alleanza dovrebbe fare se fossimo membri dell'Alleanza. E penso che sia un normale compromesso», ha aggiunto.
20:32
20:32
65 morti nella capitale da inizio guerra
Dall'inizio dell'invasione russa, a Kiev sono morte in totale 65 persone, quattro delle quali erano bambini. Lo ha dichiarato il sindaco di Kiev Vitaly Klitschko citato da Ukrinform.
«Oggi nella nostra città, quasi 300 persone sono state colpite dai bombardamenti delle truppe russe, inclusi 16 bambini. Molte persone sono negli ospedali», ha spiegato Klitschko precisando che il bilancio totale dei morti nella capitale ucraina è di « 65 civili uccisi, inclusi quattro bambini».
20:05
20:05
«Un eventuale accordo con Mosca sarà sottoposto a referendum»
Un eventuale accordo con la Russia dovrebbe essere sottoposto ad un referendum in Ucraina. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky, secondo quanto riferisce la Tass.
19:38
19:38
Un'ora la telefonata di Biden con gli alleati UE
È durata un'ora la telefonata del presidente americano Joe Biden con i leader europei, tra i quali il premier italiano Mario Draghi. Il colloquio è durato un'ora, dalle 11.14 alle 12.12, secondo quanto riferito dalla Casa Bianca.
Nel corso della chiamata Biden ha parlato con il presidente francese, Macron, il cancelliere tedesco Scholz, il premier britannico Johnson, il presidente del consiglio italiano Draghi in preparazione del vertice NATO di giovedì prossimo e della partecipazione del presidente Usa al prossimo Consiglio europeo.
I leader hanno riaffermato l'importanza della unità di intenti e di azione dimostrata di fronte alla guerra in Ucraina e alle sue ripercussioni. Di fronte alla grave emergenza umanitaria i leader si sono impegnati a coordinare gli sforzi per aiutare la popolazione ucraina in fuga dal conflitto o bloccata in patria.
19:37
19:37
CICR via da Mariupol: impossibile operare
I collaboratori del CICR hanno dovuto lasciare la settimana scorsa la città assediata di Mariupol, in Ucraina, a causa della situazione drammatica in cui si trova. Non è «più possibile svolgervi un lavoro umanitario ragionevole», ha affermato oggi il presidente dell'organizzazione Peter Maurer.
Intervistato dalla RTS di ritorno a Ginevra dopo una visita di cinque giorni in Ucraina, Maurer ha aggiunto che ora il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) aspetta che i belligeranti forniscano garanzie per permettere un ritorno nella città sul Mare d'Azov.
«La situazione nella città (di circa 350'000 persone, per lo più russofoni) è estremamente complessa. Entrambe le parti l'hanno resa una questione di prestigio, e le evacuazioni sono molto difficili», ha proseguito Maurer.
Su altri fronti, i team del CICR sono stati in grado di trovare accordi con i belligeranti per evacuare decine di migliaia di persone. «Incoraggiamo entrambe le parti a parlarsi, ma abbiamo bisogno di qualcosa di più delle intenzioni (per garantire la sicurezza dei civili)», ha detto Maurer. Le strade sono spesso disseminate di munizioni.
La situazione è tesa anche a Lviv, con un'insicurezza ormai diffusa che probabilmente renderà ancora più difficili le condizioni per fornire aiuti umanitari nelle prossime settimane, secondo il CICR.
Le esigenze in Ucraina sono diverse da quelle di altri conflitti, ha poi aggiunto Maurer, precisando che la situazione è in qualche modo paragonabile a quella della Siria dieci anni fa. «Oggi la Siria è un paese povero. Spero che non si arrivi a questo punto in Ucraina».
19:17
19:17
Strasburgo, ricollocare rifugiati da Paesi confinanti
«C'è urgente bisogno che gli Stati europei si coordinino per mettere a punto dei programmi per evacuare le persone fuggite dalla guerra in Ucraina e che ora si trovano nei paesi confinanti» come Polonia, Moldavia e Romania. Lo scrive in una nota la commissione migrazioni dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa.
La commissione evidenzia che secondo l'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati (Unhcr) sono già scappati dall'Ucraina tre milioni e mezzo di persone, e che nelle settimane a venire i rifugiati potrebbero aumentare fino a 10 milioni.
«I Paesi confinanti non possono gestire questo immenso numero di persone da soli e inoltre gli individui in fuga sono persone estremamente vulnerabili al rischio di cadere vittime di abusi, della tratta di esseri umani e sfruttamento, e si deve quindi fornirgli ulteriore protezione», indica Strasburgo.
La commissione chiede quindi agli Stati membri del Consiglio d'Europa di intervenire, anche attraverso i programmi di reinsediamento previsti dalla Ue.
18:41
18:41
Serve una no-fly zone su impianti nucleari
La vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk ha fatto appello ai partner europei affinché sostengano l'Ucraina decretando un no-fly zone sugli impianti nucleari. Lo riferisce Ukrinform.
Secondo la vicepremier in Europa oggi la sicurezza non è garantita, compresa quella nucleare, perché tutti possono vedere l'incoscienza e l'imprevedibilità delle azioni dell'aggressore.
«Pertanto, il minimo che la comunità internazionale può fare oggi - e questo è anche quanto afferma il presidente Volodymyr Zelensky - è garantire una no-fly zone sugli impianti nucleari in Ucraina per evitare una vera minaccia per il mondo intero» ha sottolineato Vereshchuk.
18:30
18:30
Domanda su gas russo, Draghi non entra nel merito
«Vedremo, vedremo». Così il premier italiano Mario Draghi, al termine della visita a Palmarova (Udine), risponde a una giornalista che lo interpella sulle nuove sanzioni che l'Europa starebbe decidendo contro la Russia e sulla risposta di Mosca secondo cui sarebbe impossibile che l'Ue nel breve riesca a sopravvivere senza il gas russo.
Per quanto riguarda l'ultima parte della domanda ( quella sul gas), il premier italiano con il suo «vedremo , vedremo» non è entrato nel merito, si spiega in ambienti di governo, a scanso di qualsiasi possibile fraintendimento sul senso della sua risposta.
18:22
18:22
«La giornalista anti-guerra è una spia britannica»
«Spia» al soldo dei britannici: di questo adesso viene accusata la giornalista russa Marina Ovsyannikova, apparsa improvvisamente in diretta durante un tg della tv di stato russa Channel One alcuni giorni fa con un cartello contro la guerra in Ucraina.
Kirill Kleimyonov, direttore giornalistico del canale, in un video oggi ha lanciato una pesante accusa: «Non molto prima della protesta, secondo le nostre informazioni, Ovsyannikova ha parlato con l'ambasciata britannica», ha detto, citato anche da vari media britannici.
Il 15 marzo Osvyannikova è comparsa con in mano un cartello di cartoncino con la scritta «Fermiamo la guerra».
17:58
17:58
«Non possiamo accettare ultimatum dalla Russia»
L'Ucraina «non può accettare alcun ultimatum dalla Russia». Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky.
17:51
17:51
La Russia abbandona i colloqui con il Giappone sulle Kurili
La Russia ha annunciato l'abbandono dei colloqui con il Giappone sull'istituzione di attività economiche comuni nelle isole Kurili meridionali a causa della «posizione ostile» di Tokyo in relazione al conflitto con l'Ucraina. Lo riporta Interfax citando il ministero degli Esteri russo.
I due Paesi non hanno mai firmato un trattato di pace dalla Seconda Guerra Mondiale a causa di una disputa territoriale sulle quattro isole meridionali, rivendicate dal Giappone, che ospitano basi militari aeree e navali russe.
17:08
17:08
Oltre 3 mila vittime a Mariupol
Il bilancio delle vittime tra i civili nella città di Mariupol ha raggiunto oltre 3'000 persone. Lo afferma il comandante del distaccamento di Azov, il maggiore Denys Prokopenko in un commento alla Cnn, come riporta anche Ukrinform.
«Il bilancio delle vittime tra i civili cresce ogni giorno e ora supera le 3.000 persone. Ma nessuno può dire il numero esatto dei morti, poiché le persone vengono sepolte in fosse comuni, senza nome. Molti cadaveri restano insepolti per le strade. Alcune persone rimangono intrappolate sotto le macerie, sepolte vive», ha detto Prokopenko.
16:49
16:49
Mosca, continueremo ad usare i missili ipersonici
La Russia continuerà ad usare i missili ipersonici Kinzhal durante l'offensiva in Ucraina. Lo dice il ministero della Difesa russo citato da Interfax.
16:31
16:31
Zelensky, è il conflitto peggiore dalla Seconda guerra mondiale
«Stiamo combattendo contro uno dei più grandi eserciti del mondo per la nostra salvezza. Contro missili, bombe e artiglieria a ripetizione. Contro gli occupanti che sparano ai profughi sulle strade. Che uccidono civili inermi, che affamano intere città e bruciano quartieri. Questa è la peggior guerra in Europa dalla Seconda guerra mondiale». Lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
«Se potessimo fermare le importazioni di petrolio dalla Russia lo faremmo automaticamente», ha detto dal canto suo la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock a Bruxelles.
«Non è una questione se lo vogliamo o no, ma quanto siamo dipendenti e per esempio la Germania importa molto petrolio dalla Russia e come noi altri Paesi dell'Ue. Ecco perché è importante che parliamo tra noi, capire come possiamo ridurre questa dipendenza. Ora stiamo preparando i passi da implementare molto presto nel futuro».
16:19
16:19
Kuleba chiede un ruolo importante della Cina
Il ministro ucraino degli Esteri Dmytro Kuleba chiede alla Cina di assumere un «ruolo importante» nella soluzione del conflitto fra Russia e Ucraina. «Per decenni le relazioni Ucraina-Cina si sono basate su mutuo rispetto, comprensione, beneficio - scrive Kuleba su Twitter - Condividiamo la posizione di Pechino sulla necessità di trovare una soluzione politica alla guerra contro l'Ucraina e chiediamo alla Cina in quanto potenza globale di assumere un ruolo importante in questo senso».
16:17
16:17
Ucciso un sopravvissuto ai lager 96.enne
«Boris Romanchenko, 96anni, ex prigioniero dei lager nazisti, è morto a Kharkiv. Dopo essere sopravvissuto a Buchenwald, Peenemunde, Dora Mittelbau, Bergen-Belsen, è stato ucciso da un missile russo lanciato contro il suo appartamento durante 'l'operazione di denazificazione'. I nuovi fascisti continuano il lavoro di Hitler». Lo scrive sul suo canale Telegram il sindaco di Leopoli, Andrij Sadovyj.
Boris Romanchenko sarebbe stato ucciso lo scorso venerdì, quando i bombardamenti hanno colpito la sua abitazione in un palazzo di Kharkiv, in Ucraina.
Nato nel 1926, Romanchenko fu deportato in Germania nel 1942, inviato al campo di concentramento di Buchenwald e imprigionato anche nei campi di Peenemünde, Mittelbau e Bergen-Belsen. Era molto attivo tra i sopravvissuti dei campi di concentramento ed era vicepresidente del Comitato Internazionale Buchenwald-Dora per l'Ucraina.
La Fondazione Buchenwald e Mittelbau-Dora ha espresso «orrore» per la notizia e ricordato come nel 2012 Romanchenko abbia letto il giuramento dei sopravvissuti di Buchenwald, che recita: «Costruire un nuovo mondo di pace e libertà è il nostro ideale!»
16:00
16:00
Save The Children, 6 milioni di bambini «intrappolati» nel Paese
«Quasi sei milioni di bambini sono intrappolati all'interno dell'Ucraina e sono in grave pericolo a causa dei crescenti attacchi a scuole e ospedali. Molti di loro sono al riparo all'interno di edifici che rischiano di essere attaccati da un momento all'altro, in pericolo di essere feriti o perdere la vita, senza cibo, acqua pulita e assistenza sanitaria». Lo afferma Save The Children.
«Le aree urbane di tutto il Paese sono state ripetutamente bombardate, intere strade sono state ridotte in macerie. Almeno 464 scuole e 43 ospedali sono stati danneggiati. L'incessante bombardamento ha costretto almeno un bambino su cinque in Ucraina, più di 1,5 milioni, a fuggire dal Paese», aggiunge Save The Children.
«Fino a sei milioni di bambini in Ucraina rimangono in grave pericolo, mentre ormai siamo quasi arrivati ad un mese di guerra. Siamo estremamente preoccupati dalle notizie secondo cui attacchi e intensi bombardamenti avrebbero danneggiato più di 460 scuole in tutto il paese e oltre 60 ora sono completamente distrutte. La scuola dovrebbe essere un rifugio sicuro per i bambini, non un luogo di paura, dove ogni giorno possono essere feriti o morire», ha dichiarato Pete Walsh, direttore di Save the Children in Ucraina.
«Le strade ucraine ha aggiunto - sono un campo di battaglia. Almeno 59 bambini sono già stati uccisi nell'escalation della violenza, secondo le Nazioni Unite, ma in base a quanto riportato dai media potrebbero essere oltre 100. Tutto ciò è inaccettabile. Anche la guerra ha le sue regole e sono molto chiare: i bambini non possono essere un bersaglio, e nemmeno gli ospedali o le scuole. Dobbiamo proteggere i bambini in Ucraina a tutti i costi. Quante altre vite devono essere perse prima che questa guerra finisca?».
15:52
15:52
Mosca protesta contro Biden
Il ministero degli Esteri russo ha convocato l'ambasciatore americano John Sullivan e gli ha consegnato una nota di protesta contro i commenti «inaccettabili» di Joe Biden sul presidente russo Vladimir Putin, definito «criminale di guerra» e «dittatore assassino». Lo riportano alcuni media americani, fra i quali Cnbc e l'agenzia Bloomberg.
Secondo la Russia, le parole del presidente Usa potrebbero causare una rottura dei rapporti con gli Stati Uniti.
Mosca ha intanto aumentato l'attività navale nel nord del Mar Nero, dove ha posizionato navi e dragamine. Lo riferisce un funzionario americano citato dall'agenzia Bloomberg. La Russia ha lanciato finora in Ucraina più di 1'100 missili.
15:46
15:46
SpaceX lancerà satelliti OneWeb per internet
I satelliti OneWeb per le connessioni internet saranno lanciati dalla SpaceX di Elon Musk, la stessa azienda che produce e immette in orbita i satelliti Starlink. Lo rende noto l'azienda OneWeb, con sede in Gran Bretagna, dopo la decisione di sospendere i lanci con il razzo russo Soyuz, del 3 marzo scorso. L'accordo di collaborazione è stato firmato oggi e il primo lancio è previsto entro il 2022.
Sono 428 i satelliti della costellazione OneWeb attualmente in orbita, pari al 66% della flotta prevista. Con il nuovo piano di lancio in via definizione "siamo sulla buona strada per completare la costruzione della nostra flotta completa di satelliti e fornire una connettività solida, veloce e sicura in tutto il mondo", ha dichiarato in una nota il Ceo di OneWeb, Neil Masterson.
15:42
15:42
Suonano per la quinta volta le sirene a Leopoli
Suona nuovamente l'allarme anti-aereo a Leopoli. Le sirene sono scattate poco dopo le 16 ora locale. È la quinta volta, da questa notte, che la città dell'Ovest è attraversata dal sono dell'allarme per possibili attacchi dell'aviazione russa.
15:36
15:36
«I negoziati non sono seri»
«La Russia non è seria riguardo ai colloqui di pace»: lo afferma Alexander Rodnyansky, consigliere del presidente ucraino Zelensky, alla BBC.
Rodnyansky dice che i colloqui mirano a «intrappolare l'Occidente nel pensare che ulteriori sanzioni non siano necessarie. Hanno usato questi colloqui come un modo per distrarre l'attenzione da ciò che sta accadendo sul campo di battaglia. Non si cerca la pace e allo stesso tempo si bombardano città su larga scala», aggiunge.
Intanto, il ministero della Difesa britannico ha convocato oggi l'addetto militare presso l'ambasciata russa a Londra per la seconda volta dall'inizio dell'intervento delle forze di Mosca in Ucraina. Lo riferisce un portavoce precisando che all'alto ufficiale è stata manifestata la forte protesta del Regno Unito sui sospetti di crimini di guerra commessi in territorio ucraino.
Il vicesegretario generale del dicastero, Laurence Lee, ha illustrato «nei termini più forti la protesta contro i persistenti e ingiustificati atti di violenza perpetrati dalle forze russe nei confronti di civili innocenti», sottolineando «gli obblighi imposti dalla Convenzione di Ginevra» nei teatri bellici.
Lee - ha proseguito il portavoce - ha inoltre «evidenziato che scuole, teatri e ospedali non sono obiettivi legittimi e ha ammonito che il Regno Unito sta raccogliendo prove dei crimini di guerra» attribuiti ai russi; non senza rinnovare la richiesta di un «immediato ritiro» delle truppe di Mosca dall'Ucraina.
Nel frattempo un appello speciale per invitare gli Stati membri a chiedere aiuto alla Commissione europea, nell'accoglienza dei rifugiati dall'Ucraina e nell'indipendenza dai combustibili fossili russi è stato lanciato oggi da Bruxelles, che mette a disposizione lo strumento di supporto tecnico in occasione dell'emergenza attuale.
Secondo la commissaria per la Coesione e le riforme, Elisa Ferreira, si tratta infatti di «uno strumento flessibile che può adattarsi a diverse circostanze politiche». Gli Stati membri potranno quindi contattare la Commissione tramite la loro autorità di coordinamento e potranno chiedere assistenza nel rafforzamento delle capacità istituzionali e operative per l'accoglienza delle persone in fuga dalla guerra, per migliorare l'integrazione sociale ed economica, usare al meglio i fondi dell'UE disponibili in modo da fornire alloggi alle famiglie o ai minori non accompagnati. Inoltre, potranno ridurre gradualmente la dipendenza dai combustibili fossili dalla Russia, in linea con l'azione «REPowerEU» della Commissione.
15:18
15:18
Facebook e Instagram bandite in Russia
(Aggiornata) La Russia ha bandito Facebook e Instagram nel Paese per il loro coinvolgimento in «attività estremiste». Lo riferisce Interfax. Un tribunale di Mosca ha riconosciuto le attività di Instagram e Facebook, social network di proprietà di Meta, come estremiste e le ha bandite dall'operare nel Paese, scrive dal canto suo la Tass.
Stando alla giudice Olga Solopova, il tribunale ha approvato la mozione presentata dall'ufficio del procuratore generale.
14:13
14:13
Quasi 3,5 milioni di ucraini sono fuggiti da inizio invasione
Quasi 3,5 milioni di ucraini sono fuggiti dal paese da quando è iniziata l'invasione russa. È l'ultimo bilancio fornito dall'ONU, che invita i paesi confinanti a mostrare una grande compassione nei confronti della loro «situazione estrema». Secondo l'UNHCR, sono 3.489.644 gli ucraini che hanno lasciato il paese dal 24 febbraio, un numero che supera di 100.600 unità il dato di domenica. «Nelle ultime quattro settimane il mondo ha guardato con incredulità. Si sono perde innumerevoli vite mentre milioni di altre sono state completamente stravolte», ha detto il capo dell'UNHCR Filippo Grandi.
14:02
14:02
Negoziati per un'ora e mezzo, ora gruppi di lavoro
Sono durati un'ora e mezzo oggi i negoziati tra le delegazioni ucraina e quella russa, e continuano adesso nel formato dei gruppi di lavoro. Lo riferisce la Tass. «L'incontro è durato dalle 10.30 alle 12 con le delegazioni ufficiali, poi sono arrivati di nuovo i gruppi di lavoro. Oggi lavoriamo tutto il giorno», ha detto un membro della delegazione ucraina e capo della fazione Sn David Arahamiya, citato dall'agenzia Unian. Non sono state fornite ulteriori informazioni sull'andamento dei colloqui.
13:50
13:50
Nuovo coprifuoco a Kiev, allarme a Odessa
Alcuni bombardamenti hanno colpito oggi un centro commerciale nella zona nordovest della capitale ucraina, con un bilancio di almeno otto morti. Nel frattempo navi da guerra russe hanno bombardato edifici residenziali a Odessa, riporta il Kyiv Independent, che cita il portavoce dell'amministrazione militare dell'oblast di Odessa, Serhiy Bratchuk, secondo il quale molti edifici sono stati danneggiati. Non è ancora noto al momento se ci siano vittime. Intanto un nuovo coprifuoco di 35 ore a Kiev e nella regione inizierà oggi alle 20 (ora locale) e durerà fino alle 7 di mercoledì, ha annunciato il sindaco Vitali Klitschko su Telegram, dopo l'ennesima notte di bombardamenti russi.
Sul fronte diplomatico, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Tass ha detto, riferendosi alla possibilità di un incontro tra Putin e Zelensky, che «sarebbe importante che Kiev si rendesse più disponibile». «Organizzare un incontro tra i presidenti della Russia e dell'Ucraina richiede un accordo sui possibili risultati dei colloqui, ma le parti attualmente non hanno nulla da mettere sul tavolo a questo proposito», ha sottolineato Peskov parlando con i giornalisti.
La situazione a Mariupol
A Mariupol bombe russe cadono ogni dieci minuti e oltre ai carri armati e all'artiglieria, la città è bombardata da navi da sbarco russe. Lo afferma il vice comandante del reggimento Azov, come riportato da Ukrinform. Secondo il consiglio comunale di Mariupol, alcuni residenti del distretto della Rive Gauche della città vengono deportati con la forza in Russia, i loro passaporti vengono confiscati. Ma secondo Iryna Vereshchuk, vice primo ministro ucraino, già 45.000 persone sono riuscite a lasciare Mariupol assediata.
«Sono sicura che morirò presto. È questione di giorni. In questa città tutti aspettano costantemente la morte. Vorrei solo che non fosse così spaventosa«. È la testimonianza su Facebook di una cittadina di Mariupol, Nadezda Sukhorukova, rilanciata su twitter da una giornalista ucraina del Kiev Indipendent. Sukhorukova fa dei suoi post una sorta di diario di guerra, un racconto dalla città portuale martoriata dall'invasione russa. Racconta di «cadaveri messi sui balconi, di un silenzio da cimitero dappertutto, di una città che ora borbotta nei sotterranei». Solo ieri Nadezda è riuscita a fuggire da Mariupol attraverso uno dei corridoi umanitari.
«Potrebbe non bastare una settimana per prendere il controllo della città di Mariupol», ha detto il capo dell'autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk, Denis Pushilin, citato da Interfax. «Non sono così ottimista sul fatto che bastino due o tre giorni o anche una settimana per chiudere la questione. Sfortunatamente no, la città è grande», ha spiegato.
13:20
13:20
«Impossibile per l'UE fare a meno del gas russo»
«È impossibile» per l'Europa al momento fare a meno del gas russo, mentre per quanto riguarda il greggio le compagnie petrolifere russe hanno iniziato a reindirizzare i flussi verso Est. Lo ha detto il vicepremier russo Aleksandr Novak citato dalla Tass.
Il possibile embargo dell'Occidente al petrolio russo potrebbe causare una fiammata dei prezzi dell'oro nero che potrebbero schizzare «a 300 dollari al barile», ha aggiunto Novak.
13:05
13:05
Beckham cede l'account Instagram a una dottoressa ucraina
L'ex capitano dell'Inghilterra David Beckham ha ceduto il controllo del suo account Instagram a un medico ucraino nella città di Kharkiv. Lo riporta la Bbc.
La dottoressa Iryna, capo di un centro perinatale regionale, ha postato dei video sul lavoro che i professionisti medici stanno facendo nella città, obiettivo del bombardamento russo per più di tre settimane.
I filmati mostrano neonati che vengono curati e un seminterrato dove i pazienti hanno dovuto essere spostati per sfuggire ai bombardamenti. La dottoressa Iryna, che oltre a gestire il centro è anche anestesista pediatrico, ha detto: «I primi giorni sono stati i più difficili. Abbiamo dovuto imparare a lavorare con i bombardamenti e gli scioperi. Probabilmente stiamo rischiando la vita, ma non ci pensiamo affatto. Amiamo il nostro lavoro. Medici e infermieri qui, ci preoccupiamo, piangiamo, ma nessuno di noi si arrende», ha detto ancora il medico.
Beckham, 46 anni, ha più di 71 milioni di follower su Instagram.
12:40
12:40
Kiev annuncia: i russi in «pausa operativa»
L'esercito russo si trova in una fase di «pausa operativa» in Ucraina, con combattimenti di rilevanza locale. Lo ha detto il consigliere del capo dell'ufficio del presidente dell'Ucraina Oleksiy Arestovych, secondo quanto riporta l'agenzia Unian.
«In generale, la situazione è la seguente: c'è una pausa operativa e ci sono battaglie di portata locale. Anche in quelle città dove il nemico ha concentrato i suoi sforzi principali - Mariupol, Izyum, Volnovakha, Kherson, Mykolayiv», ha detto Arestovich, spiegando che questa «pausa operativa» è dovuta al fatto che l'esercito russo «non è in grado di attaccare». Secondo Arestovich, inoltre, la Russia sta cercando approcci con la Bielorussia per coinvolgerla nella guerra, oltre a cercare un'opportunità per condurre una «mobilitazione segreta».
12:29
12:29
Oltre 11 mila profughi registrati finora in Svizzera
(Aggiornata) Sono 11.021 i rifugiati registrati finora in Svizzera giunti dall'Ucraina a causa della guerra. Ben 4.106 di loro sono alloggiati privatamente. Lo ha indicato oggi la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) via Twitter. Al momento, 2.895 persone hanno ottenuto lo statuto di protezione S.
Le associazioni di categoria che riuniscono immobiliaristi, proprietari e inquilini sono invitati a sostenere la SEM nella ricerca di alloggi per i rifugiati dall'Ucraina, indica sul sito web l'Ufficio federale delle abitazioni (UFAB).
Secondo l'UFAB, coloro che intendono mettere a disposizione un alloggio possono contattare l'organizzazione Campax o l'Organizzazione svizzera di aiuto ai rifugiati (OSAR).
È impossibile prevedere quante persone verranno in Svizzera dall'Ucraina, aveva dichiarato ieri Marcel Suter, presidente delle autorità cantonali preposte alla migrazione, alla NZZ am Sonntag. A suo avviso, però, vista la situazione sul terreno, la Svizzera deve prepararsi a ricevere oltre 100 mila persone in fuga. Senza il sostegno dei privati, alcuni cantoni potrebbero raggiungere i limiti delle rispettive capacità di accoglienza, aveva messo in guardia.
12:15
12:15
La Russia chiede che le attività di Meta siano vietate
Il servizio di sicurezza federale russo (Fsb) insiste affinché il tribunale vieti le attività di Meta in Russia. Lo riporta la Tass.
«Le attività di Meta sono orientate contro la Russia e le sue forze armate. Insistiamo affinchè le attività di Meta siano vietate immediatamente», ha detto un rappresentante dell'Fsb durante un'udienza al tribunale distrettuale Tverskoy di Mosca. Nel caso in cui il tribunale soddisfi questa mozione, le attività di Meta Platforms saranno vietate in Russia immediatamente.
L'ufficio del procuratore generale russo chiede che le attività di Meta Platforms, che possiede i social network Instagram e Facebook, e il messenger WhatsApp, siano vietate in Russia dopo che la società ha revocato il divieto di pubblicare inviti alla violenza contro cittadini russi in diversi paesi. In seguito a questa mossa, è stata aperta una inchiesta penale e Instagram e Facebook sono stati bloccati in Russia.
11:42
11:42
Cremlino: «Mancano i progressi per l'incontro Putin-Zelensky»
«Sarebbe importante che Kiev si rendesse più disponibile». Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Tass, riferendosi alla possibilità di un incontro tra Putin e Zelensky.
«Organizzare un incontro tra i presidenti della Russia e dell'Ucraina richiede un accordo sui possibili risultati dei colloqui, ma le parti attualmente non hanno nulla da mettere sul tavolo a questo proposito», ha affermato Peskov parlando con i giornalisti. «In primo luogo, c'è la necessità di fare i compiti a casa, cioè tenere i colloqui e concordare i loro risultati, prima di parlare di un incontro tra i due presidenti. Finora non ci sono stati progressi significativi», ha sottolineato. «Non avrebbero nulla da documentare, non ci sono accordi da documentare», ha aggiunto Peskov.
11:37
11:37
Bombe a Mariupol, coprifuoco a Kiev e mine nel mar nero
A Mariupol bombe russe cadono ogni dieci minuti e oltre ai carri armati e all'artiglieria, la città è bombardata da navi da sbarco russe. Lo afferma il vice comandante del reggimento Azov, come riportato da Ukrinform. Nel frattempo il sindaco di Kiev ha annunciato un nuovo coprifuoco nella capitale, da stasera a mercoledì mattina.
Il nuovo coprifuoco di 35 ore a Kiev e nella regione inizierà oggi alle 20:00 (ora locale) e durerà fino alle 7:00 di mercoledì 23 marzo, spiega il sindaco della capitale ucraina Vitali Klitschko su Telegram. «Chiedo a tutti di rimanere a casa o nei rifugi», scrive il sindaco. Potrà circolare in città solo di dispone di permessi speciali.
Mariupol
Secondo il consiglio comunale di Mariupol, alcuni residenti del distretto della Rive Gauche di Mariupol vengono deportati con la forza in Russia e i loro passaporti vengono confiscati. Ma secondo Iryna Vereshchuk, vice primo ministro ucraino, già 45.000 persone sono riuscite a lasciare Mariupol assediata.
Corridoi umanitari: il Cremlino si difende
Le accuse secondo cui non ci sono corridoi umanitari in Ucraina è una bugia: l'esercito russo sta assicurando il loro funzionamento. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo quanto riporta l'agenzia Interfax.
Peskov accusa i nazionalisti ucraini: i nazionalisti non stanno permettendo ai civili di passare attraverso i corridoi umanitari organizzati dai russi. E si rivolge alle organizzazioni internazionali, inclusa l'UE, perché facciano pressione su Kiev perché spinga i nazionalisti a permettere il passaggio dei civili ucraini attraverso i corridoi umanitari.
Mine nel mar nero
Le autorità bulgare hanno invitato stamane i pescherecci a evitare di inoltrarsi nel Mar Nero in relazione alle notizie apparse, secondo le quali alcune mine navali collocate lungo le rive di Odessa sul Mar Nero si sarebbero staccate dagli ormeggi a seguito del mare mosso e si sarebbero disperse nelle acque del mare costituendo una minaccia per le navi.
Il direttore esecutivo della Direzione per il monitoraggio della pesca e dell'acquacoltura (IARA), Hristo Prodanov, ha detto che il governo bulgaro sta adottando tutte le misure necessarie. «I nostri confini marittimi sono costantemente monitorati, così come i percorsi di tutte le navi nel Mar Nero», ha affermato Prodanov. Secondo esperti citati dai media di Sofia è poco probabile che le mine raggiungano le acque territoriali della Bulgaria in quanto verrebbero trascinate dalle correnti nelle acque internazionali del Mar Nero. L'intero confine orientale della Bulgaria si affaccia sul Mar Nero per 378 chilometri.
11:32
11:32
L'UE al lavoro sui piani anti incidente nucleare
Bruxelles sta accelerando i piani per migliorare la risposta sanitaria dell'UE in caso di incidente nucleare in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca. A rivelarlo è il Financial Times.
Secondo il quotidiano britannico la Commissione europea «sta cercando di incoraggiare i membri dell'UE ad accumulare pillole di iodio, tute protettive e altri medicinali». Secondo le fonti del quotidiano britannico a Bruxelles starebbero anche lavorando a diversi modi per affrontare possibili attacchi chimici e biologici «dopo l'allarme lanciato dagli Stati Uniti sul possibile utilizzo da parte della Russia di tali armi».
L'UE si sarebbe mossa in anticipo per evitare la mancanza di forniture di dispositivi di protezione individuale, come durante la pandemia. Dopo che le farmacie di alcuni paesi come il Belgio, la Bulgaria e la Repubblica Ceca hanno esaurito le pillole di iodio dal Parlamento europeo è arrivata infatti la richiesta che Hera, l'Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie, si prepari «a stare al passo con gli sviluppi in Ucraina».
«Abbiamo una minaccia nucleare da un pazzo al Cremlino, serve una scorta europea e un sistema di allerta e monitoraggio. Dobbiamo fare simulazioni per essere pronti», ha commentato al Financial Times, Véronique Trillet-Lenoir, eurodeputata francese del gruppo politico centrista Renew Europe.
10:54
10:54
Cremlino: «L'embargo sul petrolio russo colpirà tutti»
«La decisione di imporre l'embargo sulle forniture di petrolio russo peggiorerà l'equilibrio energetico in Europa colpendo tutti». Lo afferma il Cremlino riportato dalla Tass.
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha avvertito che gli europei «avranno un momento difficile» se la decisione di imporre un embargo sulla fornitura di petrolio russo verrà adottata.
«In effetti, per quanto ne sappiamo, l'imposizione di un embargo sulla fornitura di petrolio russo è attivamente discussa. Questo argomento è molto complicato, perché un tale embargo avrà un impatto, e influenzerà molto seriamente il mercato globale del petrolio in generale», ha detto Peskov rispondendo ai giornalisti.
Il funzionario del Cremlino ha notato che una tale decisione «peggiorerà seriamente gli equilibri energetici del continente europeo». «Gli americani rimarranno da soli - questo è ovvio - e si sentiranno molto meglio degli europei. Gli europei avranno un momento difficile. Probabilmente, questa è una decisione che colpirà tutti», ha riassunto Peskov.
L'UE si è detta «pronta» e «unita» a imporre eventuali nuove misure: a questo punto infatti nel mirino dovrebbero finire il carbone e il petrolio russi, settore finora risparmiato per le gravi conseguenze che un embargo comporterebbe sui Paesi energeticamente vulnerabili, come ad esempio l'Italia.
10:50
10:50
Otto morti a Kiev, vittime anche tra i russi
Colpita nuovamente Kiev, dove si registrano otto morti a seguito dell'ultimo raid. Ma sono sotto attacco anche Odessa, Mariupol e numerose altre città. Vittime anche fra i russi: secondo l'esercito ucraino oltre 15.000 militari russi sono rimasti uccisi dal 24 febbraio.
I militari ucraini hanno anche riferito di aver distrutto 1.535 carri armati, 969 veicoli, 240 pezzi di artiglieria, 45 sistemi di guerra antiaerea, 80 sistemi di lancio di razzi, 97 aerei, 121 elicotteri, 60 serbatoi di carburante, 13 attrezzature speciali, 24 UAV e 3 barche. Lo riporta The Kyiv Independent.
10:13
10:13
Mosca conferma l'attacco a Rivne
L'esercito russo conferma l'attacco contro un campo di addestramento militare a Rivne, mentre smentisce l'attacco all'impianto chimico di Sumy che ha provocato una fuoriuscita di ammoniaca. Lo riportano le agenzia russe Tass e Interfax.
L'esercito russo, ha affermato il portavoce del Ministero della Difesa di Mosca Igor Konashenkov, ha condotto un attacco con missili cruise ad alta precisione «contro un centro di addestramento per mercenari stranieri e unità nazionaliste ucraine» nella regione di Rivne. Nell'attacco, aggiunge, «sono stati uccisi oltre 80 mercenari e nazionalisti».
A proposito dell'attacco alla fabbrica chimica di Sumy, invece, Konashenkov ha detto che si è trattato di una «provocazione pianificata» messa in atto dai nazionalisti ucraini.
Odessa, aperto fuoco sul porto
Due navi russe sono apparse in un'incursione a distanza nel porto di Odessa e hanno aperto il fuoco «in modo indiscriminato». Lo ha riferito su Telegram il portavoce del quartier generale operativo dell'amministrazione militare regionale di Odessa Serhiy Bratchuk, come riferisce Ukrinform.
L'artiglieria delle Forze armate ucraine avrebbe aperto il fuoco in risposta e avrebbe allontanato le navi dalla riva.
Leopoli, suonano le sirene
Nuovo allarme anti-aereo a Leopoli. Le sirene hanno suonato attorno alle 9.30 ora locale. È la terza volta in meno di dodici ore che dagli altoparlanti della città dell'Ovest dell'Ucraina arriva per i residenti l'ordine di recarsi al più presto nel rifugio più vicino.
09:46
09:46
Concordati per oggi 8 corridoi umanitari
Otto corridoi umanitari sono stati concordati per la giornata di oggi in Ucraina, ma nessuno dalla città assediata di Mariupol. Lo riporta il Guardian citando la vice prima ministra ucraina Iryna Vereshchuk, che ha spiegato come continuino a fallire gli sforzi per raggiungere Mariupol con scorte umanitarie.
Nel frattempo più di tre milioni di ucraini sono stati costretti a partire per i paesi europei. Lo riporta l'agenzia Ukrinform citando il consigliere del capo dell'Ufficio del Presidente Mykhailo Podoliak.
«Più di tre milioni di ucraini sono costretti ad andare nei paesi europei. Il numero totale di sfollati interni che hanno lasciato le loro città e il loro lavoro a causa della guerra è di 11-12 milioni, basta rendersi conto di questa cifra. La Russia sta distruggendo la vita di milioni di persone. Non è ancora una catastrofe umanitaria globale?», ha detto Podoliak.
L'ambasciatore cinese in Ucraina, Fan Xianrong, da parte sua ha definito 'miracolosa' l'evacuazione dei connazionali in una missione ad alto rischio considerata conclusa: in un'intervista video con il Global Times, Fan, indossando un giubbotto antiproiettile, ha ricordato che c'erano circa 6.000 cittadini cinesi quando il conflitto ha avuto inizio il 24 febbraio.
Il diplomatico ha raccontato che la sua ambasciata ha organizzato e guidato l'evacuazione di oltre 5.000 persone, mentre gli altri sono riusciti a lasciare il Paese da soli. «Nessun cittadino cinese è morto. È stato davvero un miracolo», ha aggiunto, precisando che una delle più grandi operazioni del suo genere fatta dalla Cina è stata completata il 9 marzo quando l'ultimo gruppo di 115 studenti bloccati a Sumy, città assediata dalle truppe russe, è arrivato in treno a Leopoli.
Al 21 marzo, un totale di 19 voli speciali hanno permesso di trasportare cittadini cinesi dall'Ucraina alla Cina, secondo una nota del ministero degli Esteri cinese.
Fan, che è ancora in Ucraina a svolgere le sue funzioni, ha ringraziato l'assistenza offerta dall'Ucraina: «Ad esempio, per assicurarmi che i cittadini cinesi potessero evacuare da Sumy, ho contattato il vice primo ministro più di 300 volte». Disponibilità c'è stata anche da parte russa, ha concluso il diplomatico.
09:38
09:38
Bombe su Kiev: sale a otto il numero delle vittime
È salito a otto il numero delle vittime del bombardamento dell'esercito russo la notte scorsa sull'area residenziale del distretto di Podolsk a Kiev. Lo ha riferito l'ufficio del procuratore generale dell'Ucraina citato dall'agenzia Unian.
La zona è stata colpita da una potente esplosione che ha lasciato un cratere largo diversi metri.
09:33
09:33
Per l'intelligence britannica Kiev resta l'obiettivo
Kiev, la capitale ucraina, resta la priorità per l'esercito russo ed è possibile una nuova offensiva nelle prossime settimane. Lo sostiene l'intelligence britannica nel bollettino giornaliero.
Nel nord della capitale, si legge nel bollettino pubblicato sul profilo twitter del Ministero della Difesa britannico, sono proseguiti pesanti combattimenti, ma l'avanzata russa da quella direzione si è fermata. «Nonostante la continua mancanza di progressi, Kiev rimane l'obiettivo militare principale della Russia ed è probabile che si decida di dare priorità al tentativo di accerchiare la città nelle prossime settimane», scrive l'intelligence inglese.
«Le forze che avanzano dalla direzione di Hostomel, nel nord-ovest, sono state respinte da una feroce resistenza ucraina. La colonna di mezzi corazzati russi resta ad oltre 25 chilometri dal centro della città», aggiunge.
08:51
08:51
La perdita chimica a Sumy è sotto controllo
La perdita di ammoniaca avvenuta nella notte nell'impianto chimico di Sumykhimprom, nella città di Sumy, è «sotto controllo con solo una persona ferita». Lo afferma su Twitter il Centro per le comunicazioni strategiche del Ministero della cultura ucraina.
Anche il governatore dell'oblast di Sumy Dmytro Zhyvytskyy su Telegram conferma: «Alle 7.50 la perdita è stata eliminata». «Attualmente sono in corso lavori regolari. Non vi è alcuna minaccia per la popolazione. Si è saputo di una persona ferita, un dipendente dell'impresa», aggiunge il governatore.
08:40
08:40
Gazprom vuole regolare il flusso del gas per l'Europa
Gazprom ha reso noto che continua regolarmente il flusso di gas verso l'Europa attraverso il territorio Ucraina. Lo riporta l'agenzia Bloomberg. Il colosso dell'energia russo ha evidenziato che il transito attraverso il territorio ucraino prosegue regolarmente a 104,7 milioni di metri cubi al giorno.
08:00
08:00
Ennesima notte di bombardamenti russi
Nella capitale ucraina i bombardamenti hanno investito alcune case e un centro commerciale nel quartiere di Podil, nel quale è scoppiato un vasto incendio che ha reso necessario l'intervento di 11 squadre dei vigili del fuoco: il bilancio delle vittime è di almeno sei morti e nella regione di Sumy, bersagliata da caccia russi diretti verso il centro dell'Ucraina, c'è stata una perdita di ammoniaca da un impianto chimico.
07:48
07:48
Gli USA verso sanzioni ai piani più alti dell'economia Russia
Lo ha dichiarato il vice consigliere per la sicurezza nazionale, Daleep Singh, affermando che gli USA potrebbero ancora espandere le sanzioni e raggiungere «le vette più alte» dell'economia russa.
In un'intervista a '60 Minutes' sulla Cbs, Singh ha affermato che la Russia sta già «guardando in un abisso economico» ed è «sulla corsia preferenziale per un tenore di vita sovietico in stile anni '80». Le sanzioni americane contro Mosca - ha spiegato il vice consigliere - potrebbero ancora essere ampliate e applicate ad altri obiettivi, tra cui più banche e «settori che non abbiamo toccato: si tratta principalmente di petrolio e gas, ma ci sono anche altri settori», ha detto Singh. «Non voglio specificarli, ma penso che Putin saprebbe cosa sono».
Il vice consigliere USA ha infine ha osservato che le proiezioni suggeriscono come l'economia russa sarà la metà di quella che era prima dell'invasione dell'Ucraina. «Non siamo orgogliosi della sofferenza del popolo russo», ha detto Singh. «Questa è la guerra di Putin. Queste sono le sanzioni di Putin. E questa è la difficoltà di Putin che sta causando al popolo russo».
07:16
07:16
Oggi la telefonata Biden-Draghi-Macron-Scholz-Johnson
Il presidente americano Joe Biden avrà nelle prossime ore un colloquio telefonico con il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il primo ministro italiano Mario Draghi e il primo ministro britannico Boris Johnson per discutere «di una risposta coordinata all'attacco immotivato e ingiustificato della Russia all'Ucraina». Lo riferisce la Casa Bianca in una nota.
07:14
07:14
Perdita di ammoniaca dall'impianto chimico di Sumy
Il governatore dell'oblast di Sumy, Dmytro Zhyvytsky, ha dichiarato che ammoniaca è fuoriuscita dall'impianto chimico Sumykhimprom a causa di un attacco aereo russo. Lo riporta il Kyiv Independent. Le autorità hanno lanciato l'allarme per due villaggi entro i 2,5 chilometri dal sito, raccomandando agli abitanti di prendere precauzioni.
07:05
07:05
La Svizzera è pronta a ospitare i colloqui tra Ucraina e Russia
Il presidente Ignazio Cassis ha detto che spera che «le armi tacciano presto» e che la Svizzera è pronta a mediare o a ospitare negoziati, scrive il media ucraino sul suo account Twitter ricordando che Cassis visiterà oggi il confine tra Polonia e Ucraina.
06:47
06:47
Il punto alle 06.00
Durante le ore appena trascorse le sirene antiaeree sono risuonate in diverse in diverse città ucraine. Anche a Kiev, dove è scattato un nuovo allarme aereo, lo riporta Ukrinform su Telegram, così come a Lozova, nella regione di Kharkiv. Le sirene d'allarme antiaereo hanno risuonato in diverse altre regioni dell'ucraina, tra le quali Leopoli, Khmelnytsky, Rivne, Volin, Ternopil e️ Lubni.
Ieri sera I bombardamenti su Kiev hanno fatto almeno una vittima e colpito diverse abitazioni, lo ha affermato il sindaco Vitali Klitschko in un post di Telegram, aggiungendo che i soccorritori stando cercando di spengere un grande incendio nel centro commerciale colpito dai bombardamenti.
L'Ucraina ha respinto la richiesta della Russia di consegnare Mariupol. La vicepremier Iryna Vereshchuk ha risposto alla Russia affermando che «la resa non è un'opzione». Lo riporta il Kyiv Independent, aggiungendo che l'Ucraina «chiede che le forze russe consentano immediatamente un passaggio sicuro». In una lettera il ministero della Difesa russo sosteneva che avrebbe stabilito un corridoio umanitario solo se Mariupol si fosse arresa.