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Zelensky non vuole la Russia al vertice in Svizzera: «Bloccherebbe ogni tentativo di pace»

Intanto Kiev sta trattando con Parigi per l'invio di istruttori militari francesi in Ucraina – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Zelensky non vuole la Russia al vertice in Svizzera: «Bloccherebbe ogni tentativo di pace»
Red. Online
27.05.2024 06:22
18:02
18:02
Istruttori militari francesi in Ucraina: l'invio è «ancora in fase di discussione»

Kiev ha precisato in serata che l'invio di istruttori francesi in Ucraina è «ancora in fase di discussione» con Parigi. «Dal febbraio 2024, l'Ucraina ha espresso interesse per la prospettiva di ricevere istruttori stranieri in Ucraina», si legge in una nota del ministero ucraino della Difesa. «Al momento stiamo ancora trattando con la Francia e altri paesi sul tema. - continua la nota - abbiamo iniziato a lavorare internamente sui documenti rilevanti in modo da non perdere tempo nel coordinare le questioni burocratiche quando la decisione verrà presa».

16:58
16:58
Zelensky non vuole invitare la Russia al vertice di pace in Svizzera

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky respinge l'idea di invitare la Russia al vertice di pace in Svizzera il 15 e 16 giugno.

La Russia non siederà al vertice di pace in Svizzera del 16 e 17 giugno perché «bloccherebbe ogni tentativo di pace», dal momento che Mosca «non ha interesse alla pace», ha detto Zelensky nella conferenza stampa con l'omologo spagnolo Pedro Sanchez. Zelensky, ha auspicato che dalla conferenza, che vedrà la partecipazione di un centinaio di capi di governo, possa essere accordato «un documento» da presentare «a terze parti» e col quale «fare pressione sulla Russia».

«È importante che ci sia l'unanimità di tutti e che ottenga un consenso a livello globale, questa sarebbe la posizione più forte», ha osservato il presidente ucraino che si è detto disposto a valutare «tutte le possibili vie d'uscita» dal conflitto al vertice, che sarà «aperto alle proposte» di altri Paesi. Ma «basandoci su quanto già sappiamo», perché «non c'è bisogno di inventarsi nulla», ha assicurato.

15:45
15:45
Si aggrava il bilancio dell'attacco su Kharkiv: 18 morti

«Il numero delle persone uccise in seguito all'attacco sabato scorso all'ipermercato a Kharkiv è salito a 18, mentre le persone ferite sono 48». Lo ha reso noto il capo dell'amministrazione militare regionale. Al momento «i dispersi sono cinque».

Lo stato maggiore delle forze armate ucraine ha riferito nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione al fronte che «il maggior numero di combattimenti odierni si sta svolgendo nel settore di Pokrovsk» con «le forze di difesa che stanno respingendo con successo l'assalto degli invasori russi e stanno attuando misure attive in alcune aree».

La stessa fonte ha precisato che «dall'inizio della giornata il numero degli attacchi nemici nel settore di Pokrovsk è salito a otto», mentre «nel settore di Kharkiv, l'esercito russo continua a dirigere le operazioni d'assalto verso Lyptsi». Si «combatte anche nella zona di Vovchansk» dove in totale, «il nemico, con il supporto degli aerei, ha effettuato cinque attacchi».

Intorno alle 9,20 di stamattina l'esercito russo ha attaccato il villaggio di Martove, nel distretto di Chuguivsky della regione di Kharkiv. Due bombe aeree a guida modificata hanno colpito diversi edifici residenziali, ferendo una donna di 69 anni. Lo riferisce il sito di Ukrainska Pravda, riportando quanto afferma l'Ufficio del procuratore regionale di Kharkiv.

15:22
15:22
«Aiuti all'Ucraina per oltre un miliardo di euro nel 2024» da parte della Spagna

Il premier Pedro Sanchez ha annunciato oggi nella conferenza stampa con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky «aiuti all'Ucraina per oltre un miliardo di euro nel 2024» da parte della Spagna.

Zelensky ha ringraziato «soprattutto il popolo spagnolo» per l'appoggio dato all'Ucraina e il premier Pedro Sanchez per il memorandum d'intesa di cooperazione di sicurezza e militare, poiché «il suo aiuto è salvifico in questo tempo così difficile di guerra». Nel definire Madrid «un socio affidabile», il presidente ucraino ha ricordato che la Spagna «non è stata indifferente quando i missili russi hanno cominciato a distruggere le nostre città e a uccidere i nostri bambini».

13:54
13:54
Stoltenberg: «La NATO mira a prevenire la guerra e a garantire la pace»

«Lo scopo principale della NATO è prevenire la guerra e garantire la pace. Lo si fa con deterrenza e difesa». Lo ha detto oggi il segretario generale dell'Alleanza Jens Stoltenberg intervenendo alla sessione dell'Assemblea parlamentare della NATO in corso a Sofia.

A suo dire nei confronti dell'aggressione russa in Ucraina «è necessario fare molto di più in termini di deterrenza e la difesa». Il problema è che «negli ultimi mesi non abbiamo dato all'Ucraina quello che avevamo promesso. Il ritardo nel sostegno militare ha conseguenze sul campo di battaglia e quindi c'è un urgente bisogno che gli alleati si accordino su un ruolo maggiore della Nato nel coordinare questo sostegno», ha affermato Stoltenberg. «Non parteciperemo al conflitto in Ucraina. Non invieremo unità militari della NATO in Ucraina», ha puntualizzato il segretario generale.

A suo giudizio però «è giunto il momento di pensare se non sia bene eliminare le restrizioni che abbiamo imposto all'Ucraina» sull'utilizzo delle armi occidentali contro obiettivi in territorio russo. Secondo Stoltenberg, la possibilità che l'Ucraina attacchi obiettivi militari strategici situati sul territorio della Federazione russa sarebbe un suo diritto. «Questo è il diritto all'autodifesa e fa parte del diritto internazionale», ha spiegato sottolineando che «alcuni alleati hanno eliminato le restrizioni in modo che gli ucraini possano difendersi meglio e penso che sia giunto il momento di eliminare tutte le restrizioni».

Da parte sua il presidente dell'Assemblea parlamentare della NATO, Michal Szczerba ha detto che «le nostre democrazie sono attaccate da Putin e dai suoi alleati». A suo avviso, Mosca «sta cercando di creare divisioni nelle società dei paesi dell'Alleanza, di minare la fiducia e, in ultima analisi, di distruggere la democrazia». «La NATO sosterrà l'Ucraina fino alla vittoria. Hanno bisogno del nostro sostegno adesso, non tra un anno», ha dichiarato Szczerba.

«Dobbiamo abbandonare le linee rosse artificiali e l'Ucraina deve ottenere tutto quello di cui ha bisogno», ha concluso. L'Assemblea parlamentare della NATO ha in agenda due dichiarazioni, una riguarda il fermo sostegno e l'assistenza della NATO all'Ucraina, e l'altra riguarda le raccomandazioni dell'Assemblea indirizzate al vertice di Washington previsto per il luglio prossimo.

13:53
13:53
Budapest fa muro sull'erogazione dei fondi UE per le armi a Kiev

L'Ungheria, a quanto si apprende da fonti europee, prosegue nel veto sull'uso degli asset immobilizzati russi per gli aiuti militari all'Ucraina. Il dossier è sul tavolo del Consiglio Affari Esteri e Budapest, al momento, non ha cambiato la sua linea sfruttando la complessità della misura.

Nei giorni scorsi, infatti, l'UE ha trovato l'accordo sull'uso degli asset russi immobilizzati con la creazione di un Fondo di assistenza a Kiev all'interno dell'European Peace Facility. Al Fondo di assistenza, dedicato agli aiuti militari, l'UE aveva concordato di destinare poco meno di 8 miliardi. Viktor Orban era stato convinto a dare il placet all'accordo di principio con un escamotage che lo liberava da qualsiasi partecipazione al riutilizzo degli asset immobilizzati russi per le forniture militari all'Ucraina.

A mancare tuttavia è il «sì» di Budapest al trasferimento delle risorse dall'European Peace Facility a Kiev. Il veto ungherese permane anche sull'erogazione dell'ottava tranche. Nel corso della riunione dei ministri, spiegano le stesse fonti, diversi rappresentanti dei Paesi membri sono intervenuti sottolineando la «crescente frustrazione» per l'atteggiamento dell'Ungheria.

13:03
13:03
Zelensky è arrivato a Madrid

Il re Felipe VI ha ricevuto con gli onori di Stato il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky atterrato alle 12.00 all'aeroporto di Madrid, per la prima visita ufficiale in Spagna. Il ricevimento da parte del monarca nel padiglione di Stato dello scalo madrileno è un gesto di particolare rilevanza nei riguardi del capo del governo di Kiev, come era successo l'ultima volta lo scorso 22 giugno al presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.

Dopo averlo atteso ai piedi della scaletta dell'aereo, il re ha accompagnato il presidente ucraino al padiglione di Stato, da dove hanno ascoltato i due inni nazionali, l'ucraino e lo spagnolo, Zelensky si è poi diretto al palazzo della Moncloa, per la riunione con il premier Pedro Sanchez e la firma dell'accordo bilaterale di sicurezza, al termine del quale i due capi di governo terranno una conferenza stampa.

«Sono arrivato in Spagna per firmare un accordo bilaterale di sicurezza e tenere colloqui con il primo ministro Pedro Sanchez. Discuteremo del proseguimento della cooperazione in materia di difesa, della preparazione di un nuovo pacchetto di assistenza militare e dell'addestramento delle forze armate ucraine», ha scritto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, arrivato oggi a Madrid.

«Ci aspettano due vertici: Quello per la pace e il Vertice del Consiglio europeo. Coordineremo i nostri passi per garantire che ognuno di essi produca risultati concreti. Sarò inoltre ricevuto da Sua Maestà il re Felipe e incontrerò i capi delle Camere e dei gruppi del Parlamento spagnolo», ha aggiunto. Zelensky ha postato una foto dell'incontro in aeroporto con il monarca spagnolo.

12:59
12:59
«Enti indesiderati»: la Duma russa sostiene un'estensione della legge

La Commissione della Duma russa per la costruzione e la legislazione dello Stato ha annunciato il suo sostegno a un progetto di legge che prevede di estendere la responsabilità amministrativa e penale per chi è accusato di aver preso parte a un'organizzazione bollata come «indesiderata» in Russia anche ai casi in cui gli enti vietati abbiano come «fondatori» delle «agenzie governative straniere».

Lo scrive la Tass precisando che il disegno di legge, presentato alla Duma il mese scorso, «fa parte di un pacchetto di iniziative volte a riconoscere come indesiderabili nella Federazione Russa le attività delle organizzazioni straniere con partecipazione statale».

Secondo l'agenzia russa Ria Novosti, le modifiche ai codici propongono di escludere la parola «non governativo» dagli articoli 20.33 del Codice degli illeciti amministrativi e 284.1 del Codice penale, per cui, per la partecipazione alle attività di qualsiasi organizzazione definita «indesiderata» in Russia si rischiano una multa fino a 500'000 rubli (circa 5'150 franchi al cambio attuale) o la reclusione fino a quattro anni, e per le accuse di «organizzazione» fino a sei anni di detenzione.

Il governo russo sta inasprendo la repressione di ogni forma di dissenso, e in questi anni il Cremlino ha bollato come enti «indesiderati» gruppi di opposizione, organizzazioni per la difesa dei diritti umani, organizzazioni per il monitoraggio indipendente delle elezioni come Golos, giornali indipendenti come Novaya Gazeta Europe e Meduza, e persino enti per la difesa dell'ambiente come Greenpeace e il ramo internazionale del WWF.

12:41
12:41
UE: via libera al pacchetto di sanzioni "Navalny"

Il Consiglio Affari Esteri dell'Unione europea ha approvato la creazione di un nuovo regime sanzionatorio nei confronti della Russia, focalizzato sulla repressione all'interno del Paese, in particolare la violazione dei diritti umani, la restrizione della libertà di espressione, la detenzione di esponenti dell'opposizione.

Lo si apprende da fonti UE. Il nuovo schema avrebbe dovuto essere intitolato ad Alexey Navalny, ma si è deciso di chiamarlo solo «misure restrittive alla luce della situazione in Russia».

Si tratta di misure separate rispetto al quattordicesimo pacchetto di sanzioni contro Mosca, ancora in via di discussione.

11:45
11:45
Scholz: «24mila soldati russi uccisi o feriti gravi al mese»

Secondo alcune stime, ogni mese sul fronte ucraino ci sarebbero «24 mila soldati russi uccisi o gravemente feriti». È quello che ha rivelato il cancelliere tedesco Olaf Scholz, ieri in un incontro con la cittadinanza a Berlino, ripreso in un video sul sito del governo.

«In questa guerra non muoiono soltanto incredibilmente tante cittadine e tanti cittadini ucraini, le cui case vengono distrutte dalle bombe, ma anche soldati. Ucraini ma anche russi - ha affermato - E ci sono dei numeri. C'è un numero, che io voglio dire adesso, secondo il quale i soldati russi che muoiono o restano feriti gravemente ogni mese sarebbero 24 mila». «Tutto questo solo per il delirio imperialista del presidente russo», ha continuato.

11:33
11:33
Berlino: «Pronti altri 60 milioni di aiuti per l'Ucraina»

Berlino è pronta a mettere a disposizione dell'Ucraina altri 60 milioni di euro in aiuti umanitari, in particolare per il fronte orientale. Lo ha riferito la ministra tedesca degli esteri, Annalena Baerbock, a margine della riunione con i suoi omologhi europei a Bruxelles.

«Nell'Ucraina orientale manca tutto. Da oltre due anni e mezzo le persone soffrono a causa dell'occupazione terroristica russa e noi stiamo cercando di continuare a portare aiuti umanitari con gli attori internazionali presenti sul terreno», ha sottolineato Baerbock, aggiungendo che «al fine di garantire la pace, l'Ucraina ha bisogno di sostegno in tutte le sue dimensioni».

10:22
10:22
«La Spagna fornirà aiuti all'Ucraina per 1,1 miliardi»

Un accordo bilaterale in materia di sicurezza per garantire che la Spagna continui a fornire armi aumentando gli aiuti all'Ucraina sarà sottoscritto oggi al palazzo della Moncloa dal premier spagnolo Pedro Sanchez e dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, giunto a Madrid nell'ambito di una visita ufficiale in Spagna, segnalano fonti governative.

L'intesa è simile a quelle sottoscritte dall'Ucraina con altri Paesi in base alla quale Madrid si impegna a continuare a fornire aiuti militari all'Ucraina. Secondo quanto anticipa El Pais, il pacchetto di aiuti che Spagna si impegna a fornire ammonta a 1,1 miliardi.

Nell'ambito della visita il presidente ucraino sarà ricevuto oggi da re Felipe VI che offrirà un pranzo in suo onore, per poi recarsi al Congresso dei Deputati. Il viaggio, inizialmente previsto per il 17 maggio, era stato rinviato a causa dell'offensiva russa in Ucraina, per il nuovo fronte aperto da Mosca nella regione nordorientale di Kharkiv.

La scorsa settimana, il ministero spagnolo di Difesa aveva informato dell'invio di una partita di 19 carri armati Leopard 2A4 di seconda mano e munizioni di vario tipo, fra cui artiglieria di 155 mm o missili antiaerei Patriot oltre a sistemi di difesa anti droni e di vigilanza remota. E aveva confermato la formazione di altri 400 soldati ucraini che si uniscono ai 4'000 già addestrati in territorio spagnolo.

È la seconda visita nel Paese iberico di Zelenzky dopo la sua partecipazione lo scorso ottobre al vertice di Granada della Comunità politica Europea, nell'ambito del vertice della Comunità politica europea durante la presidenza spagnola dell'UE. In un colloquio telefonico, lo scorso 7 maggio, Sanchez ha garantito a Zelensky l'appoggio per tutto il tempo necessario e ha confermato la sua presenza alla Conferenza di pace sull'Ucraina che si terrà sul Bürgenstock (NW) i prossimi 15 e 16 giugno, assieme a 50 capi di governo, alla quale - secondo la stampa spagnola - potrebbe partecipare il presidente statunitense Joe Biden, dopo il vertice del G7 nella vicina Penisola.

10:21
10:21
Un drone ucraino percorre 1.800 km per colpire un radar russo

Un drone della direzione principale dell'intelligence militare ucraina ha attaccato la stazione radar di rilevamento di bersagli a lungo raggio Voronezh M situata nella città di Orsk, nella regione russa di Orenburg, dopo aver percorso oltre 1'800 chilometri.

Lo riporta l'Ukrainska Pravda citando una fonte dell'intelligence di Kiev. «Il drone ucraino ha coperto una distanza di oltre 1'800 chilometri verso un obiettivo nemico, stabilendo un nuovo record per il raggio di distruzione dei droni kamikaze».

06:22
06:22
Il punto alle 06.00

Intensi combattimenti si sono verificati nelle ultime 24 ore nell'Ucraina orientale, soprattutto nei pressi della cittadine di Kupiansk e Pokrovsk. In tutto sono stati registrati 95 scontri armati. Lo scrive su Facebook lo Stato maggiore delle forze armate ucraine facendo il punto sulla situazione dell'invasione russa. «L'aggressore russo - si legge - sta cercando di sfruttare la sua superiorità in termini di personale, equipaggiamento e supporto aereo. I soldati ucraini stanno reagendo e in alcune aree stanno conducendo efficaci operazioni d'assalto per migliorare la stabilità della difesa e ripristinare le posizioni». In dettaglio i russi hanno lanciato quattro attacchi missilistici sul territorio dell'Ucraina, utilizzando 14 missili, e 46 attacchi aerei con 69 aerei da combattimento. Inoltre hanno utilizzato 311 droni kamikaze.

Un vigile del fuoco è morto a seguito dell'esplosione provocata da un drone che si è schiantato su una stazione di servizio in Russia. È avvenuto - come riporta la Tass - nella città di Livny, nella regione di Oryol, a 450 chilometri da Mosca. Altre tre persone, tutti vigili del fuoco, sono rimaste ferite. La notizia è stata comunicata su Telegram dal governatore della regione, Andrey Klychkov.