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La dichiarazione giunge a margine dell'incontro con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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22:59
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«Questa guerra non può trascinarsi per anni»
La guerra in Ucraina non può trascinarsi per anni. Lo ha detto Mykhailo Podolyak, il consigliere del presidente ucraino, in un'intervista a Meduza dove definisce una «speculazione che non ha a che vedere con la realtà» l'ipotesi che si tratti di un conflitto congelato.
Podolyak spiega che «sulla base delle risorse delle parti è impossibile» che sia così, perché «le capacità di risorse dell'Ucraina stanno crescendo», mentre quelle della Russia «stanno gradualmente diminuendo». La guerra, infatti, «è molto costosa» dice il consigliere presidenziale, e «praticamente la Russia ha già speso tutto» senza contare che per loro è difficile acquistare «altrove alcuni materiali di consumo per produrre ulteriori quantità di armi di alta precisione» perché significa «cercare di trovare qualcuno nel mercato sanzionato».
Uno scenario di conflitto congelato «sarebbe quello preferito dalla Russia» dice Podolyak, visto «che non può entrare e occupare completamente il territorio ucraino oggi». Ma il consigliere ucraino esclude questa possibilità, «perché per l'Ucraina significherebbe la fine dell'esistenza dello Stato». La Russia, infatti, «potrebbe militarizzare e modernizzare ulteriormente il suo esercito» e «sappiamo bene a cosa potrebbe portare». Di certo, conclude Podolyak, «dopo 500 giorni di guerra, non siamo così stupidi da accettare consapevolmente di farlo».
22:14
22:14
Zelensky nomina il nuovo comandante della Guardia nazionale
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha nominato l'ufficiale militare Oleksiy Pivnenko comandante della Guardia nazionale. Lo riferisce Ukrinform.
«Ora abbiamo tra noi l'eroe dell'Ucraina Oleksandr Pivnenko, un potente soldato della Guardia nazionale, un ufficiale combattente che si è distinto nelle battaglie contro gli occupanti russi, in particolare nelle battaglie per Bakhmut. Ho nominato l'eroe dell'Ucraina Oleksandr Pivnenko comandante della Guardia nazionale ucraina», ha dichiarato.
20:31
20:31
«Con il ritorno degli Azov Ankara viola gli accordi»
Il ritorno dei combattenti del battaglione Azov dalla Turchia all'Ucraina «va contro i termini degli accordi esistenti, le condizioni di ritorno sono state violate sia dalla parte turca che da Kiev». Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, a Ria Novosti, parlando di un'intesa per uno scambio di prigionieri con Kiev mediata dalla Turchia lo scorso anno.
17:52
17:52
«Turchia equa e equilibrata su guerra tra Mosca e Kiev»
La Turchia è stata «equa ed equilibrata» sulla guerra tra Mosca e Kiev poiché «mentre rafforzavamo i nostri legami con l'Ucraina, non abbiamo permesso che le nostre relazioni con la Federazione Russa si deteriorassero». Lo ha dichiarato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riportato da Anadolu.
Erdogan ha ribadito che «ieri abbiamo ospitato il presidente ucraino Zelensky a Istanbul» e spera «che ad agosto incontreremo anche Putin».
Intanto, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Tass, sostiene che l'incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo turco Recep Tayyip Erdogan «è possibile», ma «non sono ancora state fissate date precise».
17:30
17:30
«Bombe a grappolo statunitensi all'Ucraina è segno di debolezza»
La decisione di Washington di fornire all'Ucraina bombe a grappolo è un «atto di disperazione» che mostra «debolezza». Lo ha dichiarato il ministero degli Esteri russo. «È un atto di disperazione e mostra debolezza sullo sfondo del fallimento della tanto sbandierata controffensiva ucraina», ha detto la portavoce del ministero Maria Zakharova in un comunicato.
17:27
17:27
«Putin e Erdogan non si sono ancora chiamati»
Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan non hanno ancora avuto conversazioni telefoniche dopo i colloqui a Istanbul del presidente turco con il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky. Lo ha dichiarato il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov che, come riporta la Tass, ha risposto con un «no, non ancora», ai giornalisti che gli chiedevano se Putin e Erdogan si fossero già sentiti al telefono.
Dal canto suo, la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova in un comunicato citato dalla Tass sostiene che le promesse dell'Ucraina di utilizzare le bombe a grappolo in modo «attento» e «responsabile» non significano nulla e gli Stati Uniti lo sanno bene.
«Washington sa bene che le assicurazioni dei nazisti ucraini di usare queste armi indiscriminate in modo attento e responsabile non hanno alcun valore» spiega Zakharova aggiungendo che, secondo lei, «i civili saranno presi di mira, come è successo ogni volta che sono stati inviati in Ucraina sistemi d'arma Usa-Nato sempre più letali».
17:26
17:26
Zelensky torna a Kiev con militari catturati all'Azovstal
Diversi ufficiali ucraini del battaglione che difese per mesi l'acciaieria Azovstal di Mariupol, arresisi ai russi nel maggio del 2022 e rilasciati in uno scambio di prigionieri dopo una tappa in Turchia, sono tornati in Ucraina sullo stesso aereo di Zelensky.
Lo scrive l'Ukrainska Pravda, che pubblica anche un video nel quale si vede Zelensky in un aeroporto che abbraccia calorosamente i militari (in abiti civili) appena scesi da un pullman prima di imbarcarsi con loro sul volo di stato presidenziale.
«Torniamo a casa dalla Turchia e riportiamo a casa i nostri eroi. I soldati ucraini Denys Prokopenko, Svyatoslav Palamar, Serhiy Volynsky, Oleh Khomenko, Denys Shleha. Finalmente saranno con i loro parenti. Gloria all'Ucraina!». Lo ha scritto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Come riporta Rbc Ukraine, si tratta di Denys Prokopenko comandante del battaglione Azov, Serhiy Volynskyi, comandante ad interim della 36a Brigata Marina Separata, Svyatoslav Palamar, vice comandante del battaglione Azov, Oleg Khomenko, Maggiore della guardia nazionale ucraina, e Denys Shleha, colonnello della guardia nazionale ucraina.
14:08
14:08
«Biden col piede nella fossa, vuole un Armageddon atomico»
Nuovo post dell'ex presidente russo Dmitrj Medvedev contro Joe Biden che definisce senza tanti complimenti «un nonno col piede nella fossa» che vuole provocare l'Armageddon nucleare.
«Si potrebbe dire che è un vecchio malato in preda a demenza senile. Come se non sapesse cosa sta facendo. Questo è ciò che Trump e una buona parte degli americani urlano. Forse non è affatto così. Forse il nonno morente, ossessionato da fantasie morbose, ha semplicemente deciso di andarsene bellamente, provocando un Armageddon nucleare per portare con sé metà dell'umanità nell'aldilà», scrive il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo su Telegram.
«Il senile Biden due anni fa a Ginevra ha negato al presidente russo che l'Ucraina sarebbe entrata nella Nato. Poi è vergognosamente fuggito dall'Afghanistan. Quindi ha rovinato l'economia dell'Europa. Successivamente, dopo aver consegnato centinaia di tonnellate di armi all'Ucraina, ha scatenato un pericolosissimo conflitto prolungato con la Russia, a causa del quale il regime di Kiev sta distruggendo i resti del suo Paese. Ora, avendo esaurito tutte le risorse, promette bombe a grappolo e richiama nuovamente i neonazisti di Kiev con la prospettiva della Nato, la cui realizzazione significa una terza guerra mondiale», dichiara Medevedev. «Perché lo fa? Il modo più semplice per pensarlo è che questo è il corso di qualsiasi leader americano e del governo degli Stati Uniti: dominare e limitare gli altri Paesi. Soprattutto quelli litigiosi come il nostro».
13:59
13:59
«Non useremo bombe a grappolo in Russia»
L'Ucraina si impegna a utilizzare le munizioni a grappolo a 5 condizioni, tra cui il principio che non possono essere utilizzate nelle città e sul territorio russo: lo scrive su Twitter il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov.
«Abbiamo principi chiave di cui sono stati informati per iscritto i partner. L'Ucraina utilizzerà queste munizioni solo per liberare i suoi territori, non saranno utilizzate sul territorio russo ufficialmente riconosciuto ma solo nelle aree in cui si concentrano le forze armate russe, per sfondare le linee di difesa nemiche». Reznikov ha aggiunto che sarà tenuto un registro delle zone di impatto.
11:48
11:48
007 di Kiev postano una mappa delle mine nella centrale di Zaporizhzhia
Il servizio di intelligence militare ucraino (Gur) ha pubblicato su Telegram una mappa che mostra in che modo sono state piazzate dall'esercito russo le mine nella centrale nucleare di Zaporizhzhia.
«Nei locali tecnici e nelle sale macchine sono state installate barriere di mine antiuomo sia telecomandate che non guidate, di tipo direzionale», «il nemico utilizza soprattutto mine direzionali di tipo sovietico, la maggior parte sono MON-50, MON-90, MON-100, MON-200», riferisce il Gur, aggiungendo che ulteriori mine ed esplosivi sono in fase di consegna sul territorio della centrale.
10:57
10:57
Prigozhin ricompare sui social e attacca i media russi
Dopo lunghi giorni di silenzio seguiti alla «marcia su Mosca» del 24 giugno, il fondatore della milizia Wagner Yevgeny Prigozhin ricompare sui social con un post al vetriolo contro i media statali russi, citato da Novaya Gazeta.
«Leggere i giornali, sentire le storie in tv, mi fa stare molto male, i bastardi della tv, che ieri ammiravano i ragazzi della Wagner, ora stanno versando ogni tipo di veleno... Ricordate, bastardi della tv, che non sono stati i vostri figli a combattere nelle nostre file, non sono stati i vostri figli a morire, ma voi, bastardi, state facendo audience con storie come questa».
Novaya Gazeta, nell'articolo dal titolo Yevgeny Prigozhin continua la battaglia, sottolinea che «il proprietario della Wagner non va sottovalutato».
«In effetti, tutti i principali media dello Stato hanno fornito ampi materiali devastanti sulla «campagna per la giustizia» di Prigozhin contro Mosca. Adesso è più difficile per l'ex cuoco di Putin difendersi in campo mediatico: il suo impero propagandistico è crollato sotto i nostri occhi, non sono rimasti quasi più fedeli. I suoi dipendenti stanno già raccontando ai giornalisti le regole e le usanze nella fabbrica dei troll e nel gruppo dei media, racconta la pubblicazione indipendente.
10:53
10:53
«Ci avviciniamo ad una una guerra nucleare»
«La cosa che mi fa più paura è la guerra nucleare, a cui sfortunatamente ci stiamo avvicinando sempre di più. Anche se vi fosse una bassa probabilità è comunque troppo: stiamo andando in una direzione sbagliata». Così, in un'intervista, il premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi, in vacanza a Trafoi, in Alto Adige. Parisi è ospite all'hotel «Bellavista» del campione di sci Gustav Thöni. Nello stessa struttura, nel 1920 aveva soggiornato anche Max Planck.
«La crisi di Cuba è stata risolta con un accordo che andava al di là di Cuba. L'unico modo per risolvere la crisi ucraina è con un accordo che vada al di là dell'Ucraina, per esempio dare alla Russia garanzia di zone demilitarizzate in Europa. Se si cerca di fare un accordo discutendo solo in Ucraina è difficile uscirne, mentre se si allarga il campo, come fatto con la crisi di Cuba, si possono risolvere le cose», ha aggiunto Parisi, precisando come i fisici da sempre si sono preoccupati delle armi nucleari.
Il premio Nobel italiano ha poi parlato anche di intelligenza artificiale. «L'intelligenza artificiale - ha detto - ha delle caratteristiche che non dico siano preoccupanti, ma che necessitano di una regolamentazione. Quando la stampa è stata introdotta è stata regolamentata con delle leggi specifiche. Allo stesso modo sono necessarie delle leggi sull'intelligenza artificiale, ad esempio come l'utilizzo della faccia delle persone in immagini o video».
08:00
08:00
Il punto alle 8.00
Durante l’incontro con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che il suo Paese riprenderà il controllo della Crimea. A darne notizia è la CNN.
Dopo le dichiarazioni del consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, anche il presidente americano Joe Biden ha detto, in un’intervista rilasciata alla CNN, che l’Ucraina non è ancora pronta per entrare nella NATO. Egli ha inoltre detto che nella stessa Alleanza non c’è una visione unanime a favore dell’entrata del Paese che attualmente si trova in guerra.
Sul fronte energetico, invece, Gazprom, per voce del CEO Alexei Miller, minaccia lo stop al transito attraverso l’Ucraina del gas russo. La dichiarazione giunge a seguito di una causa intentata, nel settembre del 2022 alla Corte internazionale di arbitrato di Parigi, dalla compagnia petrolifera e del gas ucraina Naftogaz contro la società russa riguardante i pagamenti scaduti per il transito del gas attraverso l’Ucraina.
Sul fronte bellico, infine, l’ufficio dell’alto commissariato ONU per i diritti umani ha dichiarato che, in 500 giorni di guerra, i civili uccisi in Ucraina sarebbero 9.000 di cui mezzo migliaio sarebbero bambini. IN campo russo, invece, i militari uccisi dall’inizio della guerra sarebbero 233.440; di questi, 630 avrebbero perso la vita nelle ultime 24 ore. Nel frattempo giungono critiche da parte delle organizzazioni per i diritti umani riguardo alla decisione degli Stati Uniti di fornire bombe a grappolo all’Ucraina.