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Zelensky risponde al Papa: «La Chiesa sta insieme alle persone, non a 2.500 km di distanza»

Il presidente ucraino rispedisce al mittente la proposta del Pontefice di avere il «coraggio della bandiera bianca» per trattare con Mosca - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Zelensky risponde al Papa: «La Chiesa sta insieme alle persone, non a 2.500 km di distanza»
Red. Online
10.03.2024 07:00
23:07
23:07
Zelensky risponde al Papa: «La Chiesa sta insieme alle persone, non a 2.500 km di distanza»

«Ringrazio ogni cappellano ucraino che è nell'esercito, nelle Forze di Difesa. Sono in prima linea, proteggendo la vita e l'umanità, sostenendo con la preghiera, il dialogo e le azioni. Questo è ciò che è la Chiesa: sta insieme alle persone, non da qualche parte, a duemilacinquecento chilometri di distanza, mediando virtualmente tra qualcuno che vuole vivere e qualcuno che vuole distruggerti». Volodymyr Zelensky risponde senza mezzi termini all'appello di papa Francesco a negoziare per la pace in Ucraina esprimendo tutto lo sdegno di Kiev che non è disposta ad accettare la resa. «Gli assassini e i torturatori russi non si spostano verso l'Europa solo perché sono trattenuti dagli ucraini con le armi e sotto la bandiera blu e gialla», ha aggiunto il presidente ucraino, che rispedisce così al mittente la proposta del Pontefice di avere il «coraggio della bandiera bianca» per trattare con Mosca.

19:33
19:33
«Abbattuto un drone nella regione di Leningrado»

Un drone è stato abbattuto nella regione nordoccidentale di Leningrado, in Russia. Lo ha detto il governatore della regione russa Alexander Drozdenko citato dalla Tass, spiegando che lo spazio aereo era stato chiuso dopo l'avvistamento del velivolo senza pilota.

Subito dopo l'agenzia russa del trasporto aereo ha reso noto che l'aeroporto di San Pietroburgo ha ripreso le operazioni. In precedenza i media russi avevano parlato di un vasto incendio nella zona.

15:44
15:44
«Il Vaticano equipara il bene e il male chiamandoli "negoziati"»

«Il più forte è colui che, nella battaglia tra il bene e il male, si schiera dalla parte del bene anziché tentare di metterli sullo stesso piano chiamandoli 'negoziati'. Allo stesso tempo, quando si parla di bandiera bianca, conosciamo questa strategia del Vaticano dalla prima metà del XX secolo. Invito a evitare di ripetere gli errori del passato e a sostenere l'Ucraina e il suo popolo nella giusta lotta per la propria vita».

Lo scrive il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, su X (ex Twitter) dopo l'appello del Papa alla «bandiera bianca» e a negoziare con Mosca.

15:22
15:22
«La nostra bandiera è gialla e blu, non ne isseremo altre»

«La nostra bandiera è gialla e blu. Questa è la bandiera con la quale viviamo, moriamo e vinciamo. Non alzeremo mai altre bandiere». Lo scrive su X (ex Twitter) il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, dopo le parole del papa sulla «bandiera bianca».

«Ringraziamo Sua Santità Papa Francesco per le sue costanti preghiere per la pace, e continuiamo a sperare che dopo due anni di guerra devastante nel cuore dell'Europa, il Pontefice trovi l'opportunità di compiere una visita apostolica in Ucraina per sostenere oltre un milione di ucraini cattolici, oltre cinque milioni di greco-cattolici, tutti cristiani e tutti ucraini».

15:18
15:18
«Iniziata in Russia la produzione dei droni iraniani»

Il magazine online statunitense The Warzone pubblica sul suo sito un breve video del nuovo impianto russo in cui Mosca assembla su licenza una versione aggiornata dei droni kamikaze iraniani Shahed utilizzati nella guerra contro l'Ucraina.

Il video - di 17 secondi, ripreso dal media bielorusso Nexta - mostra per la prima volta l'interno di quello che sarebbe lo stabilimento di Yelabuga, nella regione di Tatarstan, nella Russia sudorientale. Le immagini mostrano file di decine di droni di colore bianco e nero disposti in posizione verticale. I velivoli riportano sulle ali la scritta 'Geranio' in cirillico.

Lo scorso agosto il Washington Post scriveva che la Russia aveva in programma di costruire 6000 droni Shahed entro l'estate del 2025 in un nuovo impianto nella regione di Tatarstan.

La versione russa dei droni iraniani è lo Shahed-136, dotato di stabilizzatori verticali che si estendono sopra e sotto le estremità alari. Si tratta di droni più grandi degli Shahed-131 (in cui gli stabilizzatori non si estendono sotto le estremità alari), commenta The Warzone, aggiungendo che entrambi i modelli - provenienti dalle linee di produzione iraniane - sono stati utilizzati dalla Russia nel conflitto. Tuttavia, gli sforzi di produzione di Mosca sembrano, per ora, concentrarsi sullo Shahed-136, che ha un'autonomia di oltre 2500 km.

I droni ripresi nel video e nelle relative foto sono apparentemente in fase di assemblaggio, prosegue il magazine, privi delle unità di propulsione, avionica e - presumibilmente - delle testate.

14:29
14:29
«Le parole del Papa sono sconvolgenti e offensive»

«Le parole di papa Bergoglio sul coraggio della (di alzare) bandiera bianca», sul «negoziare quando vedi che sei sconfitto sono sconvolgenti, imbarazzanti e profondamente offensive nei confronti di un popolo che da oltre due anni cerca di sopravvivere alla terribile e criminale aggressione russa». È quanto ha dichiarato Oles Horodetskyy, presidente dell'Associazione cristiana degli ucraini in Italia, in un post su Facebook.

«Alla richiesta di arrenderci del boia del Cremlino rispondiamo con la resistenza, mai avremmo immaginato di ricevere la stessa richiesta dal nostro Papa, capo della Chiesa Cattolica e predicatore di Vangelo. Per un cristiano è inaccettabile arrendersi al male e al peccato che rappresenta oggi la Russia di Vladimir Putin. Difendere la propria vita e la propria casa è dovere sacrosanto di ogni cittadino. Proprio in questo momento difficile - prosegue Horodetskyy - quando gli aiuti americani sono bloccati e l'Ucraina rischia di rimanere isolata e in balia dell'aggressore, sentire dal Papa questi infelici appelli è fortemente deludente. L'Ucraina non è stata sconfitta e non abbiamo visto alcuna volontà di arrendersi da parte del nostro popolo».

«Ci aspettiamo dal Papa una forte condanna dei peccati russi di aggressione, di assassinio di massa, di violenza e distruzione. Ci aspettiamo dal papa un appello a Putin di fermare l'aggressione e andarsene dall'Ucraina. Ci aspettiamo dal papa di essere un promotore di una pace giusta e non certo un alleato morale dell'aggressore. La parola ha una grande importanza - ha concluso Horodetskyy - soprattutto quando è la parola del Pontefice, e bisogna usarla con molta prudenza e responsabilità per non danneggiare la Chiesa di Cristo e la fede dei suoi devoti».

14:19
14:19
«A Zaporizhzhia i russi usano granate con gas soffocante»

Le truppe russe hanno cominciato a usare munizioni che contengono una sostanza velenosa, soprattutto nella regione di Zaporizhzhia: lo ha dichiarato alla tv ucraina il portavoce della brigata Tavria Dmytro Lykhovi, citato da Unian.

Nell'ultima settimana, secondo il report, l'esercito del Cremlino ha lanciato circa 50 volte da droni granate con gas lacrimogeno soffocante del tipo cloropicrina. «Solo ieri sono state lanciate 15 munizioni di questo tipo, quasi tutte nel settore di Zaporizhzhia.

Quando il nemico non riesce a colpire le nostre trincee con l'artiglieria o i droni, usa questi gas soffocanti», ha dichiarato Lykhovi.

Il portavoce della brigata Tavria ha dichiarato che le truppe russe «non stanno attaccando solo per fare scena, ma stanno aumentando l'intensità dei bombardamenti e delle operazioni di assalto».

Lykhovi ha detto che il settore di Novopavlivka è il più caldo, con 30 attacchi ostili nell'ultimo giorno, mentre 16 attacchi sono stati respinti nel settore di Avdiivka ieri. Nel settore di Orikhivsk, nella regione di Zaporizhzhia, sono stati respinti otto attacchi nemici.

Il generale di brigata Oleksandr Tarnavskyi, comandante del gruppo operativo Tavria, ha dichiarato che le unità ucraine stanno conducendo un'operazione difensiva e infliggono perdite significative agli occupanti russi.

14:18
14:18
«Con Mosca serve il linguaggio dei rapporti di forza»

«Come si fa a pensare che di fronte a una potenza espansionista, a un paese imperialista, ci si possa permettere di fare un passo di lato? Significherebbe dargli la possibilità di approfittarne per andare avanti. Noi dobbiamo parlare lo stesso linguaggio della Russia, quello dei rapporti di forza. Siamo molto ingenui a pensare che dovremmo fissare noi i nostri limiti, mentre è la Russia a violare il diritto internazionale»: lo ha detto la ministra degli Esteri francese, Stéphane Séjourné, in un'intervista pubblicata oggi da La Tribune Dimanche.

A una domanda sull'ipotesi, evocata dal presidente Emmanuel Macron, di un futuro invio di truppe in appoggio a Kiev, Séjourné afferma: «il tema è sapere se si può portare la Russia a cessare la guerra in un altro modo rispetto a quello di sostenere al massimo l'Ucraina. La Storia ci dà qualche esempio dell'impasse delle strategie del distacco e della debolezza. Quelli che, nel maggio 1939, non volevano morire per Danzica, hanno soltanto stimolato Hitler».

Per il ministro, «la Storia ci ha mostrato che, quando i paesi si lasciano dettare la loro politica estera da un paese imperialista, allora si può rischiare un incendio. Tenere testa alla Russia, significa quindi proteggere i francesi e la pace. È questo il vero patriottismo».

14:09
14:09
«Tre morti nei bombardamenti russi nel Donetsk»

I corpi di due persone sono stati estratti dalle macerie a Dobropillya, nella regione di Donetsk, dopo i bombardamenti russi della notte scorsa. Lo ha dichiarato l'amministrazione militare, citata da Suspilne su Telegram, aggiungendo che un'altra vittima, un civile, è stata trovata dopo l'attacco avvenuto questa mattina a Chasiv Yar, sempre nel Donetsk.

13:52
13:52
«Kiev accelera la costruzione di posizioni difensive»

L'Ucraina ha «quasi certamente» accelerato la costruzione di posizioni difensive in diverse aree della linea del fronte e questo «molto probabilmente» ridurrà la capacità dei russi di guadagnare terreno: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento di intelligence.

Le nuove strutture difensive di Kiev, si legge nel rapporto pubblicato su X (ex Twitter), includono le barriere anticarro cosiddette 'denti di drago', fossati, trincee di fanteria, campi minati e posizioni fortificate.

Ciò è indicativo del «carattere logorante» del conflitto e significa che qualsiasi tentativo russo di aprire varchi nelle difese ucraine sarà «molto probabilmente accompagnato da perdite elevate».

13:40
13:40
«Il Papa parla all'Occidente, non a Kiev»

Nel suo appello per i negoziati, Papa Francesco non sta parlando a Kiev, ma all'Occidente, che usa l'Ucraina come «uno strumento» per le sue «ambizioni». Lo ha detto all'agenzia di stampa italiana Ansa la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.

«Per come la vedo io - ha sottolineato la portavoce - il Papa chiede all'Occidente di mettere da parte le sue ambizioni e ammettere che si è sbagliato». Quanto alla Russia, «noi non abbiamo mai bloccato i negoziati», ha affermato Zakharova.

«Ogni esperto, ogni politico, ogni diplomatico oggi capisce» che la situazione in Ucraina «è in un vicolo cieco» e per questo «molti diplomatici e Paesi stanno chiedendo negoziati», ha aggiunto Zakharova, rispondendo a una domanda sull'appello del Papa a Kiev.

Secondo Zakharova, «il progetto Ucraina» degli Usa, della Gran Bretagna e dei Paesi della Nato in generale, «è fallito». Un progetto avviato nel 2014 «sotto la bandiera della democrazia» ma che in realtà è stato «un colpo di Stato, un cambiamento di regime anticostituzionale» a Kiev.

La portavoce ha ricordato tra l'altro i negoziati tra Russia e Ucraina nella primavera del 2022 a Istanbul, che poi furono bloccati. Solo nel 2023, ha aggiunto, in seguito a interviste di esponenti ucraini (in particolare l'allora capo negoziatore di Kiev, David Arakhamia, ndr) è stato chiarito che tali negoziati furono bloccati «sotto la pressione di Boris Johnson», allora primo ministro britannico. Poi, sotto la «pressione degli Usa», il presidente ucraino Volodymyr Zelensky firmò un decreto, ancora in vigore, che proibisce trattative con Mosca. Tutto questo perché, ha affermato la portavoce della diplomazia russa, «nella mente dell'Occidente c'era una sola soluzione, la guerra». Così, ha aggiunto, «l'Ucraina è stata sacrificata come uno strumento».

«Sfortunatamente - ha detto ancora Zakharova - hanno sacrificato il popolo ucraino, lo Stato ucraino e la pace del mondo solo per le loro ambizioni. Ecco perché oggi il Papa chiede a loro: 'mettete da parte le vostre ambizioni e ammettete che vi siete sbagliati'».

Il Pontefice, secondo Zakharova, parla all'Occidente, e non a Kiev, «perché tutti nel mondo capiscono che l'Ucraina non è indipendente, che il regime di Kiev è sotto la pressione dell'Occidente».

13:13
13:13
Krasnodar dedica una statua a Prigozhin

Le autorità di Krasnodar, nel sud della Russia, hanno deciso di dedicare una statua al fondatore del gruppo Wagner, Evgeny Prigozhin, e al suo ex comandante, Dmitry Utkin: lo riporta il canale Telegram Gray Zone.

Il monumento, di cui circola oggi un'immagine sui social, verrà eretto vicino alla cappella della Wagner a Goryachy Klyuch, una cittadina nel territorio di di Krasnodar.

Prigozhin e Utkin morirono nello schianto del jet su cui viaggiavano il 23 agosto tra Mosca e San Pietroburgo.

13:02
13:02
Zelensky: «La follia russa deve perdere questa guerra»

«Più dichiarazioni assurde escono da Mosca, maggiore deve essere la nostra forza. Solo la forza della nostra protezione della vita, la nostra capacità di raggiungere i nostri obiettivi possono riportare la Russia a uno stato di sobrietà almeno parziale. La follia russa deve perdere questa guerra. Faremo di tutto per questo». Lo scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sui suoi social.

12:59
12:34
12:34
Bombe russe nella regione di Donetsk, 10 feriti

Almeno 10 persone sono rimaste ferite la notte scorsa in seguito ad un attacco russo nella regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale: lo hanno reso noto le autorità locali, come ripota Suspilne su Telegram.

L'attacco ha colpito Myrnograd, ha affermato l'amministratore miliare ad interim della città - Yury Tretyak - spiegando che sono stati danneggiati dieci condominii e un impianto di riscaldamento da cui dipendono oltre 2000 famiglie.

12:32
12:32
«Nessuno chiese di negoziare con Hitler»

«È molto importante essere coerenti! Quando si parla della terza guerra mondiale, che abbiamo ora, è necessario imparare le lezioni dalla seconda guerra: qualcuno allora ha parlato seriamente dei negoziati di pace con Hitler e di bandiera bianca per soddisfarlo? Quindi la lezione è solo una: se vogliamo finire la guerra, dobbiamo fare di tutto per uccidere il Dragone!».

Lo afferma sui social l'ambasciata ucraina presso la Santa Sede, dopo l'intervista rilasciata dal Papa alla RSI.

12:27
12:27
«Non abbiamo la possibilità di arrenderci»

«L'Ucraina è ferita ma imbattuta. L'Ucraina è esausta, ma resta in piedi. In Ucraina nessuno ha la possibilità di arrendersi! E tutti quelli che guardano con scetticismo alla nostra capacità di stare in piedi, diciamo: venite in Ucraina e vedrete!». Lo dice il Capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, Sviatoslav Shevchuk, rilanciando sui social le parole pronunciate nella chiesa di San Giorgio a New York dove si trova in visita pastorale.

11:41
11:41
Mosca guadagna terreno anche grazie alla nuova bomba guidata

La Russia ha iniziato a utilizzare una potente bomba aerea che sta decimando le difese ucraine e modificando gli equilibri in prima linea a suo favore di Mosca: si tratta della Fab-1500, essenzialmente un'arma da 1,5 tonnellate di cui quasi la metà è costituita da esplosivi ad alto potenziale. Lo riporta la Cnn.

La Fab-1500 è il risultato della conversione di un'arma che risale all'era sovietica in una bomba planante che può provocare un cratere largo 15 metri: viene lanciata da aerei da combattimento da una distanza di circa 60-70 chilometri, fuori dalla portata di molte difese aeree ucraine. Quest'arma è un altro esempio di come la Russia stia combattendo la guerra in Ucraina, causando la massima distruzione prima di tentare di conquistare il territorio, commenta la Cnn.

Recenti video dalle prime linee nella regione di Donetsk (est) hanno dimostrato l'immenso potenziale distruttivo di queste bombe quando colpiscono centrali termoelettriche, fabbriche e condominii. Le Fab-1500 vengono dirette verso il bersaglio da un sistema di guida e da ali a scomparsa che permettono loro di planare verso l'obiettivo. «Esse offrono un'opzione di attacco a distanza nuova e molto più distruttiva per molti dei jet tattici russi, che permettono anche ai piloti di tenersi più lontani dalle difese nemiche», ha affermato Joseph Trevithick, un esperto che ha scritto sullo sviluppo di questa bomba per il sito TheWarZone.

07:00
07:00
Il punto alle 7.00

È stata una notte di attacchi aerei quella appena trascorsa in Ucraina. L’aeronautica militare di Kiev ha scritto sul proprio canale Telegram che le forze russe hanno lanciato 39 droni kamikaze, 35 dei quali sono stati abbattuti dalla difesa aerea. Quattro missili guidati antiaerei S-300 hanno colpito le regioni di Kharkiv e Donetsk: per ora non si hanno informazioni su eventuali ferirti e vittime.

Dal canto suo la Procura regionale di Donetsk dice che «l’esercito russo ha bombardato il villaggio di Ocheretino, nel distretto di Pokrovsky. Un proiettile nemico è esploso vicino a una casa, provocando ferite da schegge a un uomo di 63 anni. Al momento dell’esplosione l’uomo si trovava nel suo cortile». I russi hanno anche attaccato la città di Chasov Yar, nel distretto di Bakhmut. Un uomo di 46 anni ha subito ferite multiple da schegge mentre si trovava in strada. Testimoni oculari hanno cercato di fornirgli immediatamente i soccorsi, ma non sono riusciti a salvarlo. In totale, il bilancio degli attacchi dovrebbe essere di un morto e quattro feriti.

Intanto la CNN ha rivelato che, a detta di due alti funzionari dell'amministrazione statunitense, alla fine del 2022, gli Stati Uniti hanno iniziato a «prepararsi rigorosamente» per un potenziale attacco russo all'Ucraina con un'arma nucleare.