La sfida

Zuckerberg è davvero pronto a fare a botte con Elon Musk?

Torna il botta e risposta, tra gioco di provocazioni e un match vero e proprio – Potrebbe tenersi il 26 agosto ed essere trasmesso da X-Video il corpo a corpo tra il proprietario di X e il patron di Meta, due tra gli uomini più ricchi del mondo e rivali sul mercato dei social network
© Instagram (Zuck)
Red. Online
07.08.2023 09:01

Non giriamoci troppo intorno: più che una sfida tra titani sembra di assistere a un botta e risposta quale discutibile esibizione di virilità tra due adolescenti. Stiamo parlando delle provocazioni (a distanza) che da settimane si lanciano due signori, due nomi conosciutissimi: Elon Musk e Mack Zuckerberg. L'uno patron di Tesla, SpaceX e X (l'ex Twitter), l'altro a capo del colosso Meta (di cui fanno parte WhatsApp, Facebook e Instagram). Una sorta di duello che sembra aver raggiunto il suo punto più alto (o basso?) con provocazioni concrete: un incontro di MMA (arti marziali miste), il 26 agosto, con diretta streaming affinché il mondo (dei social) possa assistervi e schierarsi. Da una parte o dall'altra.

La sfida è stata lanciata su Twitter e raccolta su Instagram. Era il 22 giugno. Elon Musk ha risposto a un tweet in cui si parlava dell’intenzione di Meta di creare sue versioni di Twitter aprendo canali sia su WhatsApp sia su Instagram: «Sono pronto a un combattimento nella gabbia, se lui se la sente». Il «lui» era riferito, appunto, a Zuckerberg, citato nel tweet iniziale. La gabbia è lo stile tipo elle arti marziali miste: i contendenti non possono uscire fino a quando uno dei due è stato sconfitto. La Rete ha fatto il resto: la notizia della challenge è arrivata alle orecchie di Zuckerberg che, su Instagram, ha condiviso una storia con un cartello: «Send me Location». Come a dire «fammi sapere dove e quando». Musk, a quel punto, non si è tirato indietro: «Vegas Octagon», un’arena riconosciuta.

Nei giorni seguenti si sono rincorse voci, conferme e smentite. A un certo punto si è addirittura parlato di un incontro al Colosseo, a Roma. Novelli gladiatori. Un'ipotesi avanzata dal sito TMZ e smentita dal governo italiano, che però aveva lasciato aperta una porta parlando della possibilità di ospitare un evento non violento per beneficenza, in cambio di una sostanziosa donazione. Poi, il silenzio, fino a una decina di giorni fa quando Mark Zuckerberg si è mostrato scettico sulla possibilità di affrontare Elon Musk in combattimento: «Difficilmente riusciremo a organizzare la cosa», aveva detto durante un incontro riservato con un gruppo di dipendenti di Meta. Avanti veloce fino a ieri mattina, quando il patron di X ha rilanciato: «Il combattimento Zuck vs Musk sarà trasmesso in diretta su X» e «tutto il ricavato sarà devoluto in beneficenza per i veterani» americani.

Il combattimento sarà «il primo episodio di X-Videos», nuova sezione di X specifica per lo streaming. «Faccio sollevamento pesi durante il giorno per prepararmi al combattimento: non ho tempo per allenarmi, quindi li porto al lavoro», ha scritto Musk. «Una forma di guerra più civilizzata».

Il proprietario di Meta non se l'è fatto dire due volte e ha lanciato una data:  il 26 agosto. «Gliel'ho proposto quando mi ha sfidato ma non mi ha risposto», ha scritto Zuckerberg su Threads. Il boss di Meta ha anche lanciato una provocazione al patron di X, proponendo che la diretta sia fatta «su una piattaforma più affidabile e che possa davvero permettere di raccogliere fondi».

Al di là dei botta e risposta da «ragazzini», la posta in gioco è apparentemente alta dopo che Meta, che possiede anche Instagram e Facebook, ha lanciato Threads all'inizio di luglio, attirando oltre 100 milioni di iscrizioni in pochi giorni. Mark Zuckerberg è davvero pronto a picchiarsi con Elon Musk? Staremo a vedere.

Nel frattempo X porta avanti la sua battaglia per «la libertà di parola» e ha annunciato che uno staff legale seguirà ogni aspetto giuridico di una controversia al lavoro sorta per l'uso del social media. Insomma, chi finisce nel mirino di un capo per un tweet di troppo potrà avvalersi di uno staff legale a titolo completamente gratuito.

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