La giornata

Benedette rotazioni

La stagione è lunga e, malgrado qualche battuta d'arresto, questo Lugano convince
©Samuel Golay
Alex Isenburg
03.11.2024 23:00

La stagione è ancora lunga, lunghissima. Le premesse, però, non possono che essere positive. Malgrado qualche battuta d’arresto qua e là, questo Lugano convince, sempre o quasi. Bastano allora dei piccoli scivoloni - come la sconfitta di Yverdon o il pareggio con il GC - a far storcere il naso a taluni. Addirittura, c’è chi si stizzisce dopo 30’ non eccezionali, come quelli di oggi. No, ciò non accade a causa di un pubblico troppo esigente, ma è la semplice conseguenza di una magnifica continuità di rendimento. Non è una colpa, bensì un merito. Essere perfettamente in corsa, su tre competizioni, è un affare di non poco conto.

L’asticella, insomma, è posizionata più in alto che mai e ora che la rosa è tornata al completo, chissà quali possono diventare i limiti di questa squadra. Con i rientri di Zanotti e Valenzuela, anche le fatidiche rotazioni difensive potranno essere attuate. «Quest’anno, fare l’allenatore del Lugano non è così evidente» ha affermato il Crus, a proposito dell’ampiezza della sua rosa. Gli crediamo, per carità. Il più vincente di sempre, su quella panchina, è proprio lui. Sotto sotto, però, queste parole nascondono ambizioni ben precise.

Una mancata vittoria, poteva rendere vani i passi falsi di Zurigo e Servette. Così, però, non è stato e non è di certo un caso. Il Lugano è sempre più maturo, più consapevole dei propri mezzi. L’unico freno, allora, poteva essere il ruolo del centravanti e gli infortuni, in questo senso, pesavano non poco. Tornato Vladi, però, aumentano le opzioni. Non solo, le tanto agognate rotazioni, si spera, potranno arrivare anche davanti. Serviranno, eccome. Già a partire da questa settimana forse, quando i bianconeri si troveranno, tra la trasferta europea in Serbia e la sfida per affossare le speranze dell’YB, a un crocevia importante della propria stagione.