FC Lugano, passi avanti e paragoni

Mattia Zanotti è un tipo sveglio. E non solo in campo. «È vero, avremmo potuto guidare la classifica in solitaria, ma da quanto mi risulta il Lugano è messo meglio rispetto alla scorsa stagione». È così. E, in fondo, non è un dato da sottovalutare. Men che meno da sminuire. A maggior ragione considerata la rovente estate vissuta sul fronte internazionale. Un anno fa, dopo sette turni di Super League, i bianconeri viaggiavano a quota 12 punti, due in meno rispetto a oggi. «Di passi avanti, insomma, ne sono stati compiuti» insiste il difensore scuola Inter. Inutile negarlo: per quanto la concorrenza sia abbondante, lo sguardo però si posa sempre lì, sullo Young Boys. I gialloneri si sono sfogati una volta per tutte contro il Winterthur, nettamente sconfitto alla Schützenwiese. Di più: gli uomini di Patrick Rahmen hanno altresì lasciato lo scomodo e imbarazzante ultimo posto. Loro, i campioni svizzeri in carica, dodici mesi fa di punti ne avevano addirittura otto in più. Ecco perché lo scarto tra Lugano e YB, seppur in una fase acerba del torneo, merita di essere sottolineato. E custodito il più possibile, soprattutto.

Ad accomunare ticinesi e bernesi sarà l’autunno continentale. Al Wankdorf l’inno della nuova Champions è già risuonato. I bianconeri, per contro, saranno risucchiati dal vortice europeo a inizio ottobre. Tradotto: c’è ancora un po’ di tempo per svuotare un’infermeria già pericolosamente affollata e cercare le migliori soluzioni per un attacco spuntato, nei numeri e nel potenziale. «Ma non sono preoccupato e non intendo piangere a fronte delle assenze» ribadisce - a mo’ di ritornello - il Crus. Il Lugano, d’altronde, ha sin qui siglato 12 reti in campionato, una in più dello Young Boys e della sua rosa XXL. Ma è a Natale e possibilmente a fine maggio che si faranno i conti. E si valuterà se il club ha compiuto passi avanti rispetto all’ultima stagione.