Governo, fiducia cercasi

I sondaggi sono chiari: la Svizzera si posiziona al primo posto a livello mondiale per quanto riguarda la fiducia della sua popolazione nel governo nazionale. Secondo i dati più recenti dell’OCSE, l’82% degli svizzeri si dichiara fiducioso nei confronti del proprio governo. Fra le nazioni vicine, la fiducia nel governo si attesta al 60% in Germania, ma non supera la metà della popolazione in Austria (47%), Francia (44%) e Italia (43%).
Dunque: «Tout va bien, madame la marquise!»? Calma e gesso. Innanzitutto, la fiducia degli svizzeri non è né piena né incondizionata. Un’indagine annuale condotta dall’Ufficio federale di statistica dal 1995 a oggi mostra che l’anno scorso, su una scala da 0 (nessuna fiducia) a 10 (piena fiducia), il Consiglio federale aveva una media di 7,1, in leggera flessione agli anni 2021-2023, ma sostanzialmente stabile negli ultimi dieci anni e superiore rispetto ai due decenni precedenti.
Un altro aspetto da sottolineare è la fiducia nella politica e nei politici. Un sondaggio del Gfs del 2023 ha rivelato che quasi la metà degli svizzeri si dichiara insoddisfatta della politica in generale. Ancora più allarmanti sono i risultati delle ultime indagini VOX, condotte dopo ogni votazione federale, che mostrano come, alla fine del 2024, per la prima volta, la percentuale di persone che afferma che “il governo non conosce più le nostre preoccupazioni” (47%) abbia superato quella di chi pensa che “ci possiamo fidare del governo” (42%). Ma quali sono le preoccupazioni degli svizzeri? I vari sondaggi parlano chiaro: i costi della salute.
Le dimissioni rocambolesche della ministra della difesa che lascia al suo successore tutta una serie di patate bollenti, seguite da una faticosa per non dire penosa ricerca di candidati disposti a prendere il suo posto e da fughe di notizie su certi dossier delicati, ha potuto dare l’impressione che il governo stia navigando in acque molto agitate. Questi episodi non aiutano certo a rafforzare la fiducia nel Consiglio federale.
Ma forse, in questa nostra bolla fatta di politici, giornalisti e politologi vari, tendiamo a sovrastimare l’importanza che il Consiglio federale ha per la popolazione. Un quiz che ho condotto alcuni anni fa in un’università della Svizzera tedesca, con una cinquantina di studenti (di scienze politiche!), ha rivelato numeri imbarazzanti. Il 39% non sapeva indicare il nome della presidente della Confederazione; il 54% non ricordava il nome di un qualsiasi membro di un qualsiasi governo cantonale; il 65% non era in grado di indicare due membri qualsiasi del Consiglio nazionale... Ma la parte più sorprendente è arrivata quando, chiedendo loro chi fosse il “governo” nella domanda “Quanta fiducia ha nel governo?”, solo un terzo ha risposto correttamente. Detto altrimenti, i sondaggi vanno sempre considerati con un pizzico di sale. Il fatto che quelli dell’OCSE indichino un alto grado di fiducia degli svizzeri nel “governo”, non significa necessariamente che si tratti della fiducia nel Consiglio federale in quanto tale. Nel quiz fatto agli studenti uno o una di loro hai infatti risposto così: “Il governo è un gruppo di politici che agisce nell’interesse del popolo e per il bene di tutti, o del maggior numero possibile di persone, e non per il proprio interesse”.
Se si fosse trattato di un esame e non di un quiz, avrei fatto fatica a dare un punteggio negativo a questa risposta.