Taca la bala

Kaiser Franz sul grande schermo

Presto al cinema un lungometraggio dedicato alla leggenda austriaca dello sci alpino Franz Klammer e alla sua rivalità con Bernhard Russi
Tarcisio Bullo
Tarcisio Bullo
24.09.2021 06:00

Prepariamoci a tirar fuori dal guardaroba i maglioni invernali: fra un mese riparte la Coppa del mondo di sci, col consueto vernissage di Sölden, che quest’anno sarà accompagnato da un evento attesissimo, soprattutto in Austria. Per il 26 di ottobre è infatti programmata l’uscita del film “Chasing the Line” (Inseguendo la linea), in proiezione il 27 anche a Zurigo nell’ambito di quel Festival del cinema, il racconto di una leggenda che si chiama Franz Klammer. Le anticipazioni del regista, l’austriaco Andreas Schmied, dicono che il lungometraggio non sarà il racconto della vita del campionissimo austriaco, che il prossimo 3 dicembre festeggerà i 68 anni, quanto piuttosto di un momento particolare della sua carriera, che gira attorno all’Olimpiade di Innsbruck del 1976. Franz ha solo 22 anni ma arriva ai Giochi con addosso la pressione di un Paese che impazzisce per lo sci e vuole vederlo vincere ad ogni costo. La pressione è enorme: a volerlo sul gradino più alto del podio non c’è solo il pubblico, ma anche la stampa, gli sponsor, i produttori che gli forniscono il materiale. E tra questi, anche quello dei suoi sci, che vorrebbe puntare su un modello nuovo. Franz proprio in quel momento sta vivendo la sua prima storia d’amore importante, sul palcoscenico della sua vita da pochi mesi si è materializzata Eva, che diventerà sua moglie e riuscirà a intrufolarsi nel villaggio olimpico grazie alla complicità di un giornalista austriaco. Si tratta di una storia d’amore, di sport, intrighi, potere e pressione pubblica, ingredienti che diventano materia del grande cinema.

Quel titolo che a prima vista appare un po’ enigmatico, “Chasing the Line”, in realtà fa molto riferimento alla gara vera e propria disputata da Klammer. Gli era toccato il pettorale numero 15 e lui era scontento. Il suo grande avversario, campione olimpico in carica, era il nostro Bernhard Russi, a cui la sorte aveva attribuito il pettorale numero 3, il preferito dall’austriaco. Quando Klammer si presenta al cancelletto di partenza, Russi ha il miglior tempo e la pista è già un po’ rovinata. “Nel piano ideale che mi ero preparato, avrei dovuto scendere con un pettorale basso e stabilire il miglior tempo per mettere pressione agli avversari. Dovevano essere nervosi loro, non io” ricorda oggi Klammer, che a soli 21 anni, nella stagione 1974-75, riuscì nell’impresa di vincere 8 discese sulle 9 in programma nella stagione di Coppa del mondo. Un autentico fenomeno. Fatto gli è che Kaiser Franz si butta in pista a Innsbruck e nella prima parte del percorso infila una serie di errori che lo tengono lontano da Russi nei tempi intermedi.

“Il sogno poteva svanire, ho guardato il pubblico, ho capito che avrei dovuto cambiare atteggiamento e in una frazione di secondo ho deciso che nella seconda parte di percorso avrei modificato la linea di gara rispetto all’allenamento. La “Curva dell’orso” è stata una delle migliori che sono riuscito a gestire nella mia carriera” ha ricordato Klammer, tornato sotto i riflettori durante le riprese del film. Infatti, Kaiser Franz s’è preso tutti i rischi immaginabili, ha tracciato una linea inedita, si è spinto sino a sfiorare il pubblico assiepato a bordo pista, e ha recuperato mezzo secondo a Russi.

“Lui poteva passare alla storia come il discesista capace di vincere due volte di seguito una prova dei Giochi, l’ho detronizzato, ma appena ho passato il traguardo è venuto a congratularsi con me. Non ho mai sperimentato nulla di simile, né prima né dopo di allora. È stato davvero onesto, e questo dimostra tutta la sua grandezza. Siamo rimasti amici” ricorda Klammer, la cui figura nel film, durante le riprese sulla pista, è interpretata dall’ex-discesista statunitense Daron Rahlves, mentre a fare la controfigura di Bernhard Russi è stato chiamato l’italiano Werner Heel, anche lui già protagonista in Coppa del mondo.