Mario Gavranovic e il valore del gol

Gavranovic ha sempre avuto una grande personalità. Nel settembre del 2022, per dire, annunciò il suo addio alla Nazionale nello stesso giorno scelto da Roger Federer per accomiatarsi dal tennis. Ovviamente, Mario ignorava i piani del Maestro. La coincidenza, per quanto infelice, è però significativa. Con le dovute proporzioni, in effetti, entrambi hanno entusiasmato ed emozionato. Originato lacrime sincere, anche. In Svizzera e all’estero. Due fuoriclasse, sì, capaci di scrivere la storia dei rispettivi sport. Dopo averlo fatto dalla selezione elvetica, l’attaccante luganese si è congedato dal calcio professionistico. A 33 anni. Solo 33 anni. Ma con alle spalle un bagaglio di esperienze e successi impressionanti per un talento sbocciato in Ticino.
Né più, né meno, Gavranovic è stato uno dei migliori centravanti rossocrociati. Degno erede di Türkyilmaz, restando ai campioni di casa nostra e a un vuoto che fatichiamo tremendamente a colmare. Come Kubi, e seppur con caratteristiche differenti, Super Mario ha «sentito» la porta ovunque. La sua media gol, in tutti i club e a ogni livello, ha del clamoroso. Perciò il suo ritiro, dopo due stagioni trascorse a esultare con regolarità anche nel massimo campionato turco, lascia un po’ l’amaro in bocca. Poteva prenderlo il Lugano. Non ha voluto. Con tanti saluti alle fantasie e ai cerchi che si chiudono. Il mancato approdo ad altri lidi, comunque, suggerisce una buona dose di serenità alla base della scelta del giocatore e del padre di famiglia. Al suo curriculum vitae, d’altronde, non servivano forzatamente altre voci.
Non fossero bastati i sigilli in Champions League o i trofei decisi da un fiuto inimitabile, Mario Gavranovic ha regalato ai tifosi della Svizzera uno dei momenti più travolgenti dei tempi moderni. Un gol iconico. Un gol alla «Gavra». Da jolly - ruolo doloroso e però interpretato con enorme acume - a eroe nazionale. Come Roger. Nella notte che ha permesso di abbattere la Francia e soprattutto dei limiti che parevano atavici. Ammirazione e riconoscenza, per questa ragione, non ci sembrano sentimenti fuori posto.