Moutier: voto agli stranieri

La settimana scorsa, con l’approvazione solenne dei due rami del Parlamento federale, si è finalmente compiuto il passaggio politico-istituzionale definitivo della città di Moutier dal Canton Berna al Canton Giura. Questo passaggio – che diventerà effettivo anche dal punto di vista amministrativo il primo gennaio del 2026 – sancisce a tutti gli effetti la fine della cosiddetta Questione giurassiana e di decenni di lotte anche cruente per l’autodeterminazione del Giura. Il complesso sistema di legittimazione popolare e di promozione delle minoranze della Svizzera federale esce confermato e consolidato da questo lungo e articolato processo politico-istituzionale. C’è un aspetto del passaggio al Canton Giura di Moutier – storico feudo francofono del Giura Sud, che sarà la seconda città del Cantone per numero di abitanti – che merita di essere sottolineato per la sua rilevanza politica. Gli stranieri domiciliati a Moutier potranno infatti beneficiare del diritto di voto comunale e cantonale, e questo già a partire da quest’anno, senza aspettare il passaggio anche amministrativo al Giura nel 2026. Contrariamente al Canton Berna, il Canton Giura (pioniere dell’integrazione degli stranieri in Svizzera) accorda infatti il diritto di voto in materia comunale e cantonale agli stranieri residenti in Svizzera da dieci anni e nel Cantone da almeno un anno. Gli stranieri possono anche essere eletti nelle commissioni e nei legislativi comunali e – dal 2014, a seguito dell’approvazione di un’iniziativa popolare – negli esecutivi comunali. Non possono tuttavia accedere alla carica di sindaco. Il Municipio di Moutier intende procedere nei mesi a venire ad una informazione ufficiale volta a favorire la partecipazione degli stranieri al voto. Il municipale responsabile delle questioni giurassiane Valentin Zuber ha comunicato che «per il Municipio, la partecipazione degli stranieri figura fra le questioni prioritarie dell’anno che sancisce la transizione. Abbiamo previsto di trasmettere quanto prima un documento informativo che illustra nel dettaglio le regole riguardanti i diritti politici, il voto e l’elezione».
Il partito di Zuber – Partito socialista autonomo (PSA) che non ha la sindacatura, assunta dallo storico separatista del Centro Marcel Winistoerfer, ma detiene la maggioranza nell’esecutivo – chiede di più. Ha presentato una mozione che propone l’organizzazione di una Conferenza di sensibilizzazione all’esercizio del diritto di voto e di elezione che coinvolga direttamente le comunità straniere presenti a Moutier. Il PSA (che è il partito maggioritario anche nel Legislativo, con 13 seggi su 40), nella sua mozione chiede che la Conferenza di sensibilizzazione sia fatta in presenza dei rappresentanti dei partiti politici rappresentati nel Consiglio comunale. Il primo mozionario, Mathieu Houmard, ha dichiarato che «non si tratta soltanto di familiarizzare gli stranieri alle sottigliezze del voto», ma che occorre permettere ai futuri votanti ed elettori stranieri di «entrare in contatto con i rappresentanti dei partiti e rivolgere direttamente a loro le proprie domande». L’operazione propaganda è lanciata. Già si vede che la questione del diritto di voto accordato agli stranieri potrebbe avere conseguenze sugli equilibri partitici della futura Moutier giurassiana e – vista l’importanza numerica dello storico feudo francofono dell’ex Giura bernese – anche a livello cantonale. La questione del voto degli stranieri era stata d’altronde uno degli argomenti di campagna per il passaggio di Moutier al Giura e la sinistra del Canton Berna si era divisa: il Partito socialista del Giura bernese (PSJB, sezione ufficiale del PS del Canton Berna) era contrario alla secessione, mentre il Partito socialista autonomo del Giura Sud (PSA-SJ) si era schierato per il passaggio al Giura. Il PSA va ora a rafforzare il Partito socialista del Canton Giura, di cui è una federazione.