In corner

Rossocrociati, ben venga sentirsi vivi in Serbia

A Leskovac, e per capitan Granit Xhaka, potrebbe andare in scena una partita ad alta tensione - Ma per evitare di ripiombare in un pericoloso torpore alla selezione di Murat Yakin potrebbe servire proprio una scossa
Massimo Solari
12.10.2024 06:00

La questione è sempre stata giudicata in chiave negativa. Di per sé giustamente. Gli scontri con la Serbia ai Mondiali del 2018 e del 2022, d’altronde, non avevano prodotto effetti particolarmente virtuosi in casa rossocrociata. Dall’ubriacatura per i successi e gli ottavi di finale conquistati si era ben presto passati alle eliminazioni e ai capi d’imputazione. E Granit Xhaka, con i suoi comportamenti al limite, non ne era uscito benissimo. Già. Eppure, mai come in questa fase la Svizzera ha bisogno di sentirsi viva. Esuberante. Vincente. Proprio come lo era stato il capitano, perlomeno sul momento. I fasti di Euro 2024, in effetti, sembrano aver innescato la parabola di allora. Prima il picco, tremendamente bello, poi il vuoto.

Le sconfitte contro Danimarca e Spagna, nei primi due turni della Nations League, hanno scalfito l’euforia e le certezze estive. Per svariati motivi, contingenze e dettagli, d’accordo. È tuttavia innegabile che il gruppo di Murat Yakin sia tornato a mostrare una certa vulnerabilità, sul piano competitivo e pure su quello mentale. Insomma, serve una scossa, per evitare di precipitare nuovamente nella depressione dello scorso autunno, quando le qualificazioni agli Europei si erano trasformate in un piccolo psicodramma.

Oddio, mancare i playoff riservati alle migliori o - peggio ancora - subire un declassamento, retrocedendo nella serie B della competizione UEFA, non rappresenterebbe la fine del mondo. Men che meno un fallimento. Ma indossare i panni della selezione «da grande evento» comporta dei rischi. In primis poiché le splendide prestazioni offerte in Germania hanno accresciuto ulteriormente le aspettative di addetti ai lavori e tifosi. E poi perché al prossimo Mondiale bisogna riuscire ad andarci, traguardo meno agevole qualora i risultati in Nations League impedissero alla Svizzera di essere testa di serie nei gironi di qualificazione.

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