Il commento

Scienza e arte

La nostra mente potrà consapevolmente guidare il nostro corpo sulla strada della salute seguendo comportamenti che stimolano le difese e gli sviluppi del nostro cervello, dal quale almeno in parte dipendono le nostre condizioni?
Salvatore Maria Fares
Salvatore Maria Fares
23.12.2022 06:00

La nostra mente potrà consapevolmente guidare il nostro corpo sulla strada della salute seguendo comportamenti che stimolano le difese e gli sviluppi del nostro cervello, dal quale almeno in parte dipendono le nostre condizioni? In un’illuminante conferenza al Rotary Club Lugano il professor Giovanni Pedrazzini, cardiologo presso il Cardiocentro, ha illustrato le ricerche che in questo ambito stanno impegnando medici scienziati e anche la Facoltà di Scienze biomediche dell’USI. Pedrazzini ha rievocato come il primo illustre medico della storia, Ippocrate, avesse sviluppato il concetto secondo il quale malattie e malesseri dipendono dalle condizioni mentali che necessitano di stimoli per le risorse difensive. Pedrazzini ha ricordato che secondo l’Organizzazione mondiale della sanità «la salute è uno stato dinamico di completo benessere fisico, mentale, sociale e spirituale, non mera assenza di malattia», una definizione che è entrata a far parte degli obiettivi prioritari dell’ONU per il 2030. Obiettivo encomiabile per ridurre le sofferenze e i costi sanitari, e per migliorare i rapporti sociali in tutti i campi. Da sempre la lettura ossigena la nostra mente, come la musica, che irradiandosi nel nostro sistema neuronale accarezza immaginazione e sentimento. L’USI con la Facoltà di Scienze biomediche ha proposto una serie di conferenze che hanno confortato in questo senso, offrendo una varietà di temi partendo dalla musica medicina come contrasto al dolore, all’ansia e allo stress. Nel programma dei corsi, appena conclusi, figuravano tutte le coperture che la musica offre per il benessere, senza elucubrazioni puramente teoriche. Il canto accompagna la storia dell’uomo ed è stato interessante scoprire un osso con i fori soffiando nel quale si creavano i suoni anticipatori della musica, prevalentemente prodotta dai fiati per arrivare presto alle corde, dalle cetre alle arpe. Il Rinascimento dette a questi strumenti un posto importante nelle raffigurazioni. Una compagna per il benessere come per l’educazione psico morale. Anche se la musica accompagnava come esaltazione gli atti di guerra. La pittura stimola, le visite museali irrorano benessere nei canali della fantasia ed è raccomandata una costante frequentazione di libri e musei. Lo sviluppo psicocognitivo è fondamentale nei bambini, che fra le prime espressioni esteriori disegnano con fantasie cromatiche che illuminano e appagano l’istinto di comunicare creando. Disse un pedagogista che lasciando disegnare incessantemente i bambini questi possono arrivare a una produzione superiore a quella degli artisti veri. La musica e l’arte sono quindi due forze di prevenzione e di attenuazione dei malesseri. La scienza probabilmente ci dirà anche come operare cognitivamente riducendo i farmaci. «Mens sana in corpore sano» si va fondendo con il corpore sano in mens sana. Pedrazzini ha sottolineato che «sappiamo che la mancanza di cultura, l’ambiente esterno sfavorevole e la povertà, a prescindere dagli aspetti alimentari, giocano contro la nostra salute. Ma sappiamo anche che la ricchezza di cultura, in altre parole di stimoli esterni positivi, non solo fa bene perché può farci sentire meglio ma è potenzialmente molto sana ed in certi casi anche curativa». Quando vediamo le opere d’arte si muovono circuiti che vanno dal sentimento alla ragione, anche quando la ragione non si manifesta; è sempre quella che chiamiamo anima a governare percezioni e emozioni. Quando bambini o adulti vanno in comitiva alle visite museali ne escono sorridenti, per lo più sereni o rasserenati. Le emozioni davanti a un’opera impressionista o a una composizione del Botticelli non sono epidermiche. I brividi delle emozioni non sono quelli delle paure. L’anima vuole i soffi delle emozioni e le arti li producono. È indicativo che anima e farfalla in greco avevano lo stesso nome, psyché, e sull’isola di Kos, dove Ippocrate nacque, le farfalle volavano a stormi illuminando il cielo del loro colore. La luce della conoscenza può illuminare la nostra salute. Leggere premia, come lo scrivere liberamente, per proprio piacere e svago senza velleità editoriali o timore di mostrare cosa l’anima traduce sulla carta o sul computer, che comunque diffonde a vasto raggio. Le letture fortunatamente restano i più efficaci strumenti di conoscenza e di progresso spirituale e morale, nonostante la frenetica rincorsa di offerte di ogni genere sui nostri schermi luminosi, i nuovi libri di cui ognuno si sente autore, illusoriamente.