La riflessione

Speranza e gioia

La mia esperienza con papa Francesco rimane uno degli eventi più significativi della mia vita da cristiano, un capitolo speciale che intreccia la speranza cristiana con la gioia umana
Riccardo Braglia
Riccardo Braglia
24.04.2025 06:00

La mia esperienza con papa Francesco rimane uno degli eventi più significativi della mia vita da cristiano, un capitolo speciale che intreccia la speranza cristiana con la gioia umana. Due momenti salienti che emergono con forza, entrambi con un profondo impatto emotivo e spirituale: una lettera che ha portato conforto in un periodo di buio e un incontro a Roma che ha confermato il mio impegno verso il prossimo.

Il primo momento risale a un periodo della mia vita segnato dalla malattia e dalla fragilità. Mi trovavo a combattere contro la leucemia, chiuso nel reparto dello IOSI a Bellinzona, senza contatti fisici con i miei cari. Una battaglia quella della leucemia non solo fisica ma anche emotiva, che mi aveva portato a un momento di profonda tristezza e solitudine. È in quel frangente che la mia storia si intreccia per la prima volta con il papa Francesco. Un gesto di compassione e premura ha cambiato il corso della mia prospettiva emotiva: una lettera di preghiera inviata dal Pontefice al sottoscritto nella mia camera di ospedale. Le sue parole erano semplici, ma colme di grazia, una luce che ha illuminato la mia oscurità. Quella lettera non era solo un messaggio; era un segno tangibile della presenza divina, un ponte che mi ha collegato alla speranza e alla forza interiore. Papa Francesco, con la sua umiltà e il suo amore per l’umanità, mi ha offerto un raggio di conforto quando più ne avevo bisogno. E dopo avermi confortato, la lettera finiva con «per favore non dimenticare di pregare per me».

Il secondo momento, altrettanto memorabile, si è svolto a Roma durante la riunione della Fondazione Centesimus Annus, di cui faccio parte. Un’occasione unica che mi ha permesso di incontrare personalmente papa Francesco e di condividere con lui parte del mio percorso. Il Pontefice mi ha accolto con un sorriso e con parole che portavano il peso della gratitudine e dell’incoraggiamento. Mi ha ringraziato per la mia attività benefica in Africa, svolta attraverso la Fondazione Nuovo Fiore in Africa, un progetto voluto con mia moglie e volto a portare speranza e sviluppo nelle comunità meno fortunate dell’Africa sub sahariana. Le sue parole non erano solo un ringraziamento formale; erano un riconoscimento sincero del valore della solidarietà e dell’impegno cristiano. Il suo sostegno morale mi ha ricordato che ogni piccolo gesto di bontà può avere un impatto profondo e duraturo sul prossimo. E le sue parole conclusive furono: «Continua così».

Il ricordo di questi due momenti di papa Francesco rimane vivo dentro di me come un simbolo di speranza e di gioia. Speranza, perché attraverso le sue parole e la sua presenza ho trovato il coraggio di andare avanti come cristiano anche nei momenti più difficili. Gioia, perché il suo spirito autentico e la sua capacità di connettersi con gli altri ci insegnano che la vera felicità risiede nel donarsi agli altri.

Questi momenti non solo mi hanno arricchito personalmente, ma mi hanno anche dato l’opportunità di riflettere sul significato profondo della fede e dell’umanità. Papa Francesco ha incarnato il messaggio cristiano di amore, compassione e solidarietà, ricordandoci che, anche nei momenti di difficoltà, possiamo essere strumenti di gioia e di speranza per gli altri. La sua guida e il suo esempio mi hanno ispirano a continuare il mio cammino di vita di marito, padre ed imprenditore e di servizio per gli altri, consapevole che ogni azione, per quanto piccola, può fare la differenza.

Il ricordo di papa Francesco è un faro che illumina il mio cammino, un promemoria che la fede e l’umanità possono andare di pari passo, creando un mondo più giusto e amorevole per tutti. Questo articolo vuole essere non solo una testimonianza personale, ma anche un invito a riflettere sul potere della compassione e della speranza, valori che il Pontefice ha rappresentato con straordinaria autenticità: la gioia come uomo e la speranza come cristiano. Grazie papa Francesco. 

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