Dalla parte del lavoro e della formazione continua
Nel febbraio dell’anno scorso il Partito Socialista ha depositato ben tre atti parlamentari proponendo misure concrete a favore della formazione continua e la riqualifica professionale.
Tra questi una mozione, firmata dalla vicecapogruppo Anna Biscossa, che prevede la possibilità di aiutare sia i dipendenti che le aziende con un buono formativo e aziendale per far crescere le competenze delle lavoratrici e dei lavoratori residenti nonché mantenere aggiornate le piccole e medie imprese ai cambiamenti tecnici e di processi in atto.
Oggigiorno sappiamo non basta più imparare una professione per rimanere competitivi sul mercato del lavoro. In particolare nelle nuove professioni, ad esempio quelle legate al mondo informatico, l’evoluzione tecnologica è talmente veloce che se non ci si continua ad aggiornare, studiando le nuove tecnologie e scoprendo i nuovi prodotti sul mercato, si rischia di essere tagliati fuori.
Per fare in modo che la formazione continua diventi parte integrante della vita professionale di tutti i cittadini l’investimento necessario sarebbe davvero irrisorio di fronte poi alle ricadute benefiche di tale proposte. Infatti, con circa 10 milioni annui per dei buoni formativi sia a favore dei dipendenti che a favore delle imprese si darà così respiro e nuova energia a un’economia ticinese che oggi lamenta anche delle difficoltà nel reperire determinati profili professionali. La scusa «non troviamo i profili adatti» verrebbe così meno.
La mozione (nr. 1655), che ritengo dovrebbe interessare anche le associazioni economiche, dovrà quindi essere discussa ed evasa nella prossima legislatura e mi auguro possa trovare il sostegno anche delle altre forze politiche.
Rodolfo Pulino, candidato al Gran Consiglio per il PS