L'editoriale

Non ci si inventa «Corriere» dall'oggi al domani

Mai come in questo delicato periodo storico, i giornali hanno bisogno dei loro abbonati e dei loro lettori: restare informati, oggi, è una necessità che potremmo tranquillamente definire vitale
Paride Pelli
09.11.2022 06:00

Mai come in questo delicato periodo storico, i giornali hanno bisogno dei loro abbonati e dei loro lettori. E viceversa. Già, perché restare informati, oggi, è una necessità che potremmo tranquillamente definire vitale. Non è più possibile, infatti,  muoversi in sicurezza nel mondo senza aver prima capito cosa accade vicino e lontano da casa, ed essersi formati un’opinione basata sulla conoscenza dei fatti e delle cause. Ecco perché – bombardati come siamo dai social media, da interventi pubblicati su blog più o meno affidabili, da fake news confezionate a ritmo forsennato – il presidio di un giornalismo di qualità, indipendente ed equidistante, capace di selezionare professionalmente il falso dal vero, è da difendere e sostenere senza incertezze. 

Il Corriere del Ticino questo obiettivo lo sta perseguendo non senza fatica e sacrificio, impegnato come tante altre aziende a fronteggiare rincari generalizzati lungo tutta la filiera di approvvigionamenti, dalla carta all’energia. E questo in un momento in cui le entrate pubblicitarie registrano un ulteriore cedimento a causa dello scoppio della guerra in Ucraina, che ha reso ancor più instabile la congiuntura economica post pandemica.

Tuttavia, qui al Corriere del Ticino, non abbiamo mai perso né la fiducia né l’entusiasmo: la nostra testata ha un trascorso glorioso di 131 anni e vuole garantirsene tanti altri sul fronte dell’informazione. Ma per farlo, dobbiamo poter contare sui nostri abbonati e su nuovi lettori che ci accompagnino nella sfida del giornalismo moderno, che affronteremo concentrando ancor di più i nostri sforzi sul digitale, già oggi ricco di aggiornamenti costanti, approfondimenti di notevole portata e contenuti multimediali all’avanguardia. 

Il giornale di carta, che poco dopo la mezzanotte è già possibile leggere in formato digitale, resta tuttavia al centro dei nostri pensieri. Negli ultimi anni lo abbiamo rinnovato senza cadere nella tentazione di titoli urlati o del sensazionalismo, praticando un giornalismo onesto, oltre che indipendente, e garantendo sette giorni di edizioni grazie anche alla nascita del settimanale gratuito di approfondimento La Domenica, che completa la nostra offerta. 

Oggi, vi chiederete, perché vale la pena abbonarsi al Corriere del Ticino? Risposta immediata: perché l’anno prossimo il nostro giornale saprà darvi molte soddisfazioni grazie a una copertura del territorio capillare e a un racconto della politica cantonale e federale avvincente. Come detto, crisi o non crisi, fiducia ed entusiasmo non ci mancano e ogni anno è per noi l’occasione di offrire sempre qualcosa di più, e qualcosa di meglio.

È una sfida innanzitutto con noi stessi. Da questo punto di vista, non c’è nessun altro «Corriere indipendente» o «Corriere del Luganese» o «Corriere del Mendrisiotto» capace di replicare i contenuti e la tempestività che si trovano sulle nostre pagine e sul sito. Perdonate il veloce attimo di autostima: non ci si inventa «Corriere» dall’oggi al domani.

Ribadiremo questo nostro stile giornalistico anche nel 2023, anno elettorale molto importante in cui il Ticino scoprirà di essere ancora più legato al resto del Paese e del mondo.

La consapevolezza, per esempio, che un evento a Kiev – e ci auguriamo tutti che sia un accordo di pace – potrà modificare in meglio o in peggio le bollette dell’energia a Lugano e Bellinzona, si farà ancora più intensa e inevitabile. Decisioni prese molto lontano, a Pechino o a Washington, si rifletteranno su di noi con una velocità ancora maggiore di quella che abbiamo visto negli ultimi anni. Questa, e non altre, è la ragione principale per continuare a informarsi sul giornale più completo a disposizione nella Svizzera italiana.

Ne rinforzeremo la struttura, naturalmente, proprio per far fronte alla quantità di reportage e analisi richiesti da questo nuovo mondo che, dopo anni di relativa calma, sembra essersi messo in moto con furia.

Ai non abbonati che oggi sfoglieranno il Corriere del Ticino grazie a questa tiratura aumentata, suggeriamo invece di provare a lasciarsi sorprendere dalla qualità della nostra informazione e da come essa possa rivelarsi utile per capire e per vivere il territorio.

Se non conoscete ancora appieno il nostro cantone, se volete cogliere le mille sfaccettature di questa regione così piccola e allo stesso tempo così peculiare, per certi versi unica, non avete che da leggerci giorno dopo giorno.

La combinazione «giornale più sito» fornirà a uomini e donne, a giovani e meno giovani, a liberi professionisti, imprenditori, uomini d’affari e professori una guida «glocal» incomparabile per informazione dettagliata e profondità di analisi, con firme prestigiose che fin dalla prima pagina forniranno un punto di vista diverso che arricchirà il confronto e il dibattito. Spazio anche a Opinioni, lettere dei lettori e ad altre novità, come Illustrazione ticinese in versione settimanale (insieme con AgendaSette) e alcune nuove rubriche.

Il Corriere del Ticino lancia oggi la propria campagna abbonamenti, promettendo sin d’ora un quotidiano vivace e completo, ancor più che in passato, legato al territorio e al mondo, realizzato da giornalisti pronti a consumare la suola delle scarpe alla ricerca di notizie e di storie. È questo l’unico vero modo di fare felici i lettori.