L'opinione

Feste e tradizioni popolari

Il Ticino è una regione ricca di feste e tradizioni a carattere religioso, storico, culturale e sociale, saldamente ancorate al vissuto quotidiano – L'opinione di Marco Tonacini-Tami, già direttore di «Voci nuove»
© Chiara Zocchetti
Red. Online
23.01.2023 09:41

Feste e tradizioni popolari legate alle scadenze del calendario sono – checché se ne dica il contrario – parte integrante della storia, della cultura e dell’identità di un territorio bene definito e ben definibile, in cui vive una comunità.

Il Ticino è una regione ricca di feste e tradizioni a carattere religioso, storico, culturale e sociale, saldamente ancorate al vissuto quotidiano della «nostra» gente che in esse riconosce le proprie radici e la propria identità.

Basti dire che sono stati recensiti oltre 2.000 eventi civili e religiosi, tra cui 490 feste popolari le cui radici risalgano al nostro passato, fors’anche non troppo remoto: usanze costumi, tradizioni feste, voci colori, costumi caratterizzano ogni tradizione, o che dir voglia ogni festa, in maniera unica e inconfondibile.

Sono stati reperiti documenti e immagini. Il materiale raccolto offre un’efficace visione e della realtà a testimonianza di quanto abbiamo detto poc’anzi.

Il che ci porta a dire che non si può cancellare con un colpo di spugna – con vari pretesti di qualsiasi tipo e natura – ciò che fa parte del nostro ricco bagaglio socio-storico e culturale e religioso. Piuttosto bisogna scrostare la patina del tempo che si è deposita sopra, per proiettarle dinamicamente nel presente. Ne vale la pena!

Anche nella nostra società post-moderna multi etnica e multi culturale, in cui s’è perso, in parte, il profumo e il sapore dei valori autentici, esse sono delle risorse eccellenti capaci di mettere in atto quel ricco patrimonio di cui il nostro territorio è ricco e che non fa disperso.

Storia, feste, tradizioni, fiabe, saghe e leggende hanno, dunque, indubbiamente ragione d’essere conservate. Potremmo definirle la «morale» della nostra storia di ieri e di oggi!

Marco Tonacini-Tami, già direttore di «Voci nuove»