La politica delle azioni concrete. Lettera a mia figlia
Cara Lia, ti scrivo questa lettera il giorno del tuo sesto compleanno, un giorno prima della festa della donna, per spiegarti che la mamma si è candidata perché è convinta che la politica abbia il potere di agire concretamente per risolvere molti problemi e vuole dare il suo contributo. Non lo nascondo, lo faccio con un certo senso di colpa per il tempo che sottraggo a te e a tuo fratello, che siete ancora così piccoli, così ingenui. Ma siete proprio voi a darmi la forza di volontà per combattere per un mondo migliore, un mondo in cui voi possiate vivere e non sopravvivere.
Il potere della politica, non è il potere stesso, è il potere dell’ascolto. Conoscere i problemi ascoltando tutti gli attori coinvolti e le loro opinioni, permette di trovare soluzioni concrete e agire in modo equo. È compito della politica assicurare che tu possa accedere a ottimi servizi di formazione; che tu possa trovare un posto di lavoro che ti soddisfi e ricevere un salario dignitoso e paritario; che tu possa continuare a lavorare e realizzarti professionalmente, anche qualora tu decidessi di rendermi nonna, e che tu possa farlo in tutta serenità, col supporto di cui hai diritto; che tu possa trovare l’aiuto necessario in caso ti trovassi in un momento difficile sul posto di lavoro o tra le tue mura domestiche, e che la giustizia faccia il proprio corso se la situazione dovesse richiederlo; che tu possa respirare un’aria buona e rimanere in salute senza dover svuotare le tue tasche, perché l’accesso alla sanità è un diritto di tutti. Vorrei che fra 20 anni tu non debba più combattere per gli stessi problemi legati alla discriminazione che oggi alcune donne subiscono. È un’ingiustizia che va risolta al più presto. Desidero che non si debba più parlare di disparità salariali tra donne e uomini, o di «quote rosa». Leggevo recentemente su qualche social: «Qualsiasi cosa facciano le donne devono farla due volte meglio degli uomini per essere apprezzate la metà». Ecco, vorrei che un giorno, quando sarai grande, tu non debba più lottare per i tuoi diritti di donna, perché finalmente avremo raggiunto la parità.
È giunta l’ora di prendere decisioni coraggiose affinché i giovani come te possano avere un futuro dignitoso. Sono necessari forti cambiamenti nell’ambito del clima e del mondo del lavoro perché non c’è giustizia sociale senza giustizia ecologica. E io m’impegnerò finché potrò per contribuire a questo, non solo per la futura donna che diventerai, ma anche per il futuro uomo che sarà tuo fratello.
Debora Carbonetti-Asta, candidata al Gran Consiglio per il PS