Genitori

Quando penso a chi sono i supereroi mi vengono in mente le mamme e i papà

L'opinione di Francesca Zanetti, candidata al GC per Più Donne
Red. Online
03.03.2023 17:11

In questi giorni sento spesso una canzone che parla di «Supereroi». Quando penso a chi sono i supereroi mi vengono in mente le mamme e i papà. 

Sono diventata mamma 9 anni fa, in un momento in cui la mia carriera stava rapidamente evolvendo. In questi anni spesso mi sono sentita sola, sopraffatta. Diciamolo chiaro, avere una carriera e una famiglia è una sfida degna dei più eroici supereroi o, meglio ancora, eroine. Le famiglie, soprattutto quelle che non hanno la fortuna di avere i nonni sempre a disposizione, vivono perennemente questo tipo di pressione e purtroppo, spesso e volentieri, sono le mamme a pagarne il prezzo più alto, dovendo poi scegliere tra i figli o il lavoro. A dirla tutta i problemi iniziano già durante la gravidanza o ancora prima, quando si subiscono pressioni da parte di alcuni datori di lavoro: «non vorrai mica fare un figlio, vero?!», oppure durante un colloquio d’assunzione, nonostante sia illegale chiederlo: «hai in programma di avere figli nei prossimi anni?». 

Spesso ci sentiamo addirittura in colpa a «dover» comunicare al lavoro che si sta portando avanti una gravidanza. È successo anche a me! Per non parlare del senso d’insicurezza e di ansia che il «dopo gravidanza» porta con sé, perché nonostante anni d’impegno, studio e sacrifici, dopo sarai sempre vista come una mamma e quindi meno produttiva. In realtà non è così e sono convinta che questo approccio sbagliato nei confronti del genere femminile si ripercuota negativamente su tutta la società. Lo sappiamo, i tempi sono cambiati e un solo stipendio non basta. Sappiamo anche che il lavoro della popolazione femminile è indispensabile per sostenere il nostro sistema dei 3 pilastri. E allora impegniamoci per fare in modo che la conciliabilità tra lavoro e famiglia diventi una vera priorità. Pre- e dopo scuola, asili nidi ad un costo ragionevole, congedi per i genitori in caso di malattia dei figli, flessibilità, part-time, smart working. 

Questa evoluzione e questi aiuti non sono importanti solo per i genitori. Il concetto di «work-life balance», ovvero l’equilibrio tra vita e lavoro è un tema centrale, una sfida determinante per il mondo economico. Per attrarre lavoratori, talenti, cervelli (sì, quei giovani cervelli che dal Ticino scappano) è indispensabile offrire un migliore equilibrio tra vita familiare e lavoro. Gli studi lo dimostrano, questo ha un grosso impatto sulla società, fa crescere la produttività, la felicità e la stabilità: le migliori condizioni per le famiglie in Ticino. 

Francesca Zanetti, candidata al GC per Più Donne

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