Opinione

Una riforma essenziale per la sanità del nostro Paese

L'opinione del Dr. med. Antonello Calderoni
Red. Online
20.11.2024 16:40

La Svizzera gode di un sistema sanitario di eccellenza. La qualità e la prossimità hanno un costo. Tutti gli attori del sistema hanno un interesse a trovare le soluzioni migliori per mitigare la crescita attuale che grava sulle cittadine e i cittadini.

A livello medico la ricerca e lo sviluppo stanno permettendo passi in avanti significativi nella gestione delle cure e nell’accompagnamento dei pazienti. Nel giro di pochi anni il numero di operazioni realizzabili in regime ambulatoriale è cresciuto moltissimo. Il soggiorno in ospedale non è più necessario e opportuno, anche perché sempre accompagnato dal rischio di infezioni. La cure ambulatoriali sono meno costose, più efficaci, rispecchiano meglio gli interessi dei pazienti e permettono di organizzare meglio la presa a carico. Malgrado un quadro molto favorevole, la Svizzera compie oggi solo un’operazione su cinque in ambulatoriale, mentre le restanti quattro sono ancora in regime stazionario, con pernottamento in ospedale e di conseguenza costi significativamente più alti. Il potenziale per crescere è altissimo, dato che la media OCSE è al 42%, mentre numerosi Paesi comparabili superano il 50%/60%. Qui c’è reale e grande margine per risparmiare a favore dei cittadini, pazienti e quindi pagatori di premi. Un passo essenziale è l’approvazione, il prossimo 24 novembre, in votazione popolare del nuovo finanziamento uniforme nel quadro della LAMal (EFAS). L’odierno sistema di finanziamento è superato e illogico, favorisce le cure stazionarie e travasa troppi costi direttamente sui premi. La proposta al voto fissa un nuovo sistema di finanziamento uniforme, tra assicuratori malattia e cantoni, che non farà più distinzione ta cure ambulatoriali e stazionarie. Un passo avanti cruciale e necessario per accelerare nelle cure ambulatoriali e integrate, a tutto favore delle cerchie più fragili della popolazione (malati cronici  e polimorbidi). A sostegno della riforma è schierato il corpo medico, insieme a tutti gli altri attori centrali del sistema sanitario, gli ospedali e i prestatori di servizi. Uno schieramento piuttosto eccezionale che conferma la bontà, maturità e necessità di cambiare il sistema di finanziamento, a favore dei cittadini e del sistema globale. Votiamo SI il 24 novembre!

Dr. med. Antonello Calderoni

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