A Lugano i rifiuti più convenienti

L’ultimo «villaggio gallico» non si trova più sulle rive del Ceresio bensì del Lemano. È il canton Ginevra, l’unico a non essersi mai piegato alla sentenza del 2011 con la quale il Tribunale federale ha sancito l’obbligatorietà del principio di causalità in materia di smaltimento dei rifiuti.
I ginevrini continuano a gettare la loro immondizia nei vecchi sacchi neri, come se nella vicina Losanna i giudici non avessero mai deciso nulla. D’altra parte è il loro Consiglio di Stato a sostenerli in questa pratica, a partire dal direttore del Dipartimento del territorio e presidente di turno Antonio Hodgers (Verdi), che ha preferito puntare sull’obbligo di separazione dei rifiuti, da lui considerato più equo (vedi intervista a fianco).
A Lugano invece i galli si sono arresi alla volontà superiore e dal 2020 hanno iniziato anche loro a utilizzare i sacchi colorati, perlopiù di malavoglia, visto che in votazione popolare una chiara maggioranza si era espressa contro la nuova tassa.
Da 80 franchi per un singolo
Tuttavia, a consolare i luganesi è giunta questa estate un’analisi di Mister Prezzi, ripresa dalla «Handelszeitung», in base alla quale risulta che sono coloro che spendono meno di tutti in Svizzera per lo smaltimento dei rifiuti.
A Lugano una persona singola che vive in un appartamento di due locali e riempie circa un sacco della spazzatura a settimana si ritrova a spendere in media 80 franchi sull’arco di un anno, tra tassa base e sacchi ufficiali. Per un’economia domestica di tre persone in un appartamento di quattro locali la bolletta è mediamente di 195 franchi, mentre per una famiglia di quattro persone in un sei locali il costo dello smaltimento dei rifiuti ammonta a 229 franchi annui.
Può sembrare tanto, ma si tratta degli importi più economici di tutta la Svizzera. Di gran lunga i più economici. Basti pensare che la stessa famiglia di quattro persone spenderebbe 322 franchi se vivesse a Bellinzona.
C’è chi spende più del doppio
O ancora di più se si trovasse a nord delle Alpi. Mister Prezzi ha calcolato una bolletta di 411 franchi a Lucerna, 424 franchi a Neuchâtel, 483 franchi a Friburgo, 495 franchi a Thun e addirittura 561 franchi a La Chaux-de-Fonds, per limitarsi solo ai centri che non offrono la raccolta dell’umido, come Lugano, dove questo servizio è ancora a livello sperimentale.
Ad ogni modo Lugano sarebbe la città più economica della Svizzera anche estendendo il calcolo alle città che già offrono la raccolta dell’umido. Tra queste, attualmente la più conveniente risulta essere Uster, in base all’analisi di Mister Prezzi. Nel comune zurighese la già citata famiglia di quattro persone spende 257 franchi all’anno, comunque di più che in riva al Ceresio. A Zurigo il conto sale a 305 franchi, nella capitale Berna a 467 franchi.
Grandi disparità sul sacco
A giocare a favore di Lugano sono i prezzi moderati della tassa base, come anche quello del sacco ufficiale. È infatti una delle rare città svizzere dove il sacco da 35 litri costa meno di un franco, per l’esattezza 85 centesimi.
Lo stesso sacco costa 1,15 franchi a Locarno e Mendrisio, 1,20 franchi a Bellinzona, 1,90 franchi a Coira, 2,35 franchi a Sciaffusa, 2,50 franchi a Zugo, mentre nel comune argoviese di Rudolfstetten-Friedlisberg lo stesso sacco arriva a costare addirittura 3 franchi.
Nell’ex villaggio gallico in riva al Ceresio non ci si può quindi lamentare. Gli affitti sono cari, i premi di cassa malati pure, gli spazi verdi sono rari e il traffico assilla la città. Ma almeno il costo dello smaltimento dei rifiuti è inferiore a tutti gli altri centri urbani svizzeri, compresa Bellinzona, l’altra città ticinese inclusa nell’analisi. È sempre qualcosa.