Film birmani e gatte frettolose
«Ieri sera sono andata al cinema con mio marito», racconta divertita una collega. «Leggendo il giornale avevo letto che a una certa ora era in programmazione un film che ci tenevo a vedere e dunque mi ci sono fiondata, senza preoccuparmi troppo dei dettagli sulla proiezione. Una volta entrati al cinema sullo schermo è partito un qualcosa che nulla aveva a che vedere con il film in questione. Inizialmente ho pensato fosse un trailer; poi quando la cosa ha iniziato ad andare per le lunghe ho capito che, forse, avevamo sbagliato orario e dunque mi sono dovuta sorbire – a quel punto soffocando le risate per la figura fatta – un film birmano del quale non ho capito assolutamente nulla». Non preoccuparti, qualche anno fa ho fatto di peggio, le ho risposto: dovendo effettuare una trasferta sportiva, avevo distrattamente dato un’occhiata al giorno del volo senza soffermarmi troppo. Quando poi mi sono ritrovato da solo all’aeroporto di Zurigo e ho letto un po’ più approfonditamente il programma del viaggio, mi sono reso conto che la partenza era fissata per il giorno seguente e che dunque il sottoscritto, di solito perennemente in ritardo, quella volta era in anticipo di addirittura 24 ore: cosa che ha causato un’ondata di scherno nei miei confronti durata molto più del viaggio in questione... Due diverse e imbarazzanti situazioni che hanno un denominatore comune: la fretta, grande dominatrice del nostro tempo, che ci porta a velocizzare ogni cosa e, spesso, ad affrontare le situazioni che ci si parano davanti con superficialità. Anche quando non ce ne sarebbe assolutamente bisogno e, anzi, bisognerebbe prestare un pizzico di attenzione in più, onde evitare spiacevoli contraccolpi. Che vanno, appunto, dal presentarsi al cinema o all’aeroporto al momento sbagliato, all’acquisto di oggetti indesiderati dai quali poi è difficile liberarsi (chi non lo ha mai fatto, sia al supermercato sia sulle piattaforme online dove basta un click frettoloso per ritrovarsi a casa le cose più assurde?) e che, purtroppo, ogni tanto – soprattutto se si è alla guida di un autoveicolo o di una motocicletta – finiscono per provocare incidenti che si sarebbero tranquillamente evitati se solo si fosse agito un po’ meno freneticamente. Eppure, nonostante tutti si sia più o meno coscienti che, come recita un vecchio proverbio, «la gatta frettolosa fa i gattini ciechi» quando ci troviamo a dover agire, il più delle volte affrettiamo ugualmente le cose, forse inconsciamente guidati dal mantra capitalistico che «il tempo è denaro» e che quindi non va sprecato anche a costo di tralasciare dettagli reputati un’inutile perdita di tempo e che invece di tempo (e di denaro) alla fine finiscono per farcene perdere moltissimo. A meno che non amiate lasciarvi sorprendere dai nuovi capolavori della cinematografia birmana…