L'esodo

«Affittasi solo a vegani», l'odissea degli studenti ticinesi a Zurigo

Aumentano gli universitari che fuggono oltre San Gottardo – Alla disperata ricerca di alloggio, tra strani annunci e prezzi da capogiro
©Chiara Zocchetti
Davide Illarietti
03.09.2023 06:00

«Qui accettiamo solo vegani». A un certo punto della sua ricerca d’alloggio a Zurigo, a Ramon è stato domandato se fosse carnivoro. Sulle prime non ha capito bene. «In questa casa siamo tutti vegani, non saremmo a nostro agio con un carnivoro» gli è stato spiegato. Ramon si è chiesto in che razza di città fosse mai capitato.

Siccome il 20.enne di Vezia ama le luganighette - «non esageratamente, ma sì, ogni tanto ci stanno» - la ricerca è continuata per altre lunghe, snervanti settimane. Il futuro studente di chimica all’ETHZ ha cominciato a cercare su internet una stanza sulla Limmat a dicembre scorso: nove mesi prima dell’inizio delle lezioni. «Pensavo fosse un tempo sufficiente - spiega -, invece sono arrivato alle ultime settimane senza lo straccio di contratto».

Mercato surriscaldato

La scarsità di alloggi è il primo problema da affrontare - e sicuramente il più grosso - per i molti giovani che ogni anno si trasferiscono a Zurigo per studiare all’università o al Politecnico. Ramon Fitz e ha visitato di persona cinque appartamenti, in due ha mandato sua madre, mentre tre suoi amici facevano lo stesso. Martino, iscritto a chimica, di Ponte Capriasca; Reto, di Tesserete, ha scelto farmaceutica; Alex, di Arosio, farà geologia. In totale hanno visitato 12 appartamenti quest’estate. «Un’odissea, alla fine stavamo disperando di venirne mai a capo».

Sono sempre di più i ticinesi che si trovano nella stessa situazione. Nell’anno scolastico 2022-23 ben 5051 ex allievi delle scuole superiori hanno lasciato il cantone per studiare oltre Gottardo. L’ETHZ è la prima scelta (934 iscritti) seguito da Friburgo (861) e l’università di Zurigo (858) e il Politecnico di Losanna (754). Sulla Limmat si sono trasferiti in tutto 1.792 studenti, facendone la prima destinazione per gli universitari nostrani.

«Meglio se non state in casa»

Al netto dell’incidente ferroviario nel Gottardo - «decisamente non ci voleva» commenta Ramon - i problemi logistici non sono pochi, anche prima di aver trovato l’alloggio. «La maggior parte dei padroni di casa e delle agenzie immobiliari pretendono un incontro di persona, e per chi viene del Ticino è spesso difficile organizzarsi» spiega Martina Blajic, presidente dell’Associazione degli studenti ticinesi a Zurigo (ASTAZ). Il numero di candidati per una singola stanza è spesso così alto, che vengono organizzati veri e propri «casting». Con liste dei candidati e formulari da compilare.

«Di solito si va a ritirare il formulario di persona, e l’appartamento viene aperto per un tempo limitato alle visite: in un caso, ricordo, mi sono trovato a visitare un appartamento con altri 18 candidati» racconta Ramon. «Li ho proprio contati».

Oltre a fornire il maggior numero di garanzie di tipo economico e non solo - salario dei genitori, rendite, referenze - gli studenti in cerca di casa si trovano spesso a dover rispondere a richieste stravaganti. «In un annuncio ad esempio era espressamente indicato che si preferivano inquilini che non volessero passare troppo tempo in casa, durante il giorno» raccontano i quattro amici. «Anche la propensione alle feste non è gradita. A volte basta presentarsi come studenti, per essere esclusi a priori».

Chi cerca trova... e paga

Per fortuna non in tutte le città della Svizzera interna il mercato degli affitti è affollato come a Zurigo. A Berna, Losanna o Lucerna i tempi di attesa si accorciano e anche i prezzi sono più accessibili. Se sulla Limmat l’affitto medio di un trilocale è 2.324 franchi al mese, a Losanna scende a 1.850, a Lucerna è di 1787, a San Gallo (molto gettonata per economia, 297 studenti) è di 1.360 franchi, secondo un recente studio di Comparis.ch. «Zurigo ha fama di essere molto cara e anche per questo molti si dirottano verso altre destinazioni» conferma Blajic. Lei, laureata in chimica, è rimasta sulla Limmat a lavorare e paga 700 franchi per una stanza a dieci minuti dall’università. «A Lugano non avrei speso molto di meno. Le buone soluzioni si trovano anche qui, con pazienza». Alla fine l’hanno trovata anche Ramon e soci. Cinque locali fuori città, 40 minuti dal centro con i mezzi. Affitto: 750 a testa. «Ci riteniamo fortunati. Il proprietario forse ha avuto pietà, e abbiamo accettato immediatamente». Ora manca solo il trasloco, e l’odissea è finita.

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