Animali

Anche i Labrador vanno a scuola

A Magliaso si addestrano i cani guida per i ciechi: siamo andati a scoprire come
© CdT/Gabriele Putzu
Prisca Dindo
22.12.2024 06:00

A Magliaso sorge una scuola singolare. Ce ne accorgiamo non appena varchiamo il grande portellone automatico che si trova in via Ressiga 22. A sinistra un prato popolato da cani festosi, a destra gabbie spaziose che comunicano con l’interno dell’edificio. Una lunga «hall of fame» scorre sul corridoio con le foto dei diplomati fieramente in posa. C’è Elisha, che ha terminato la scuola nel 2020 insieme a Ecco, Eika, e Davey. Ci sono Bosco e Faber, i primi due allievi usciti nel 2016. Un insieme variegato di Labrador retriever ritratti con una particolare imbragatura bianca: quella che serve ai ciechi e alle persone ipovedenti per farsi strada tra la gente.

Labrador a scuola

Anche i labrador si erudiscono! «Non potrebbe essere altrimenti perché qui si trova l’antenna ticinese della fondazione romanda per cani guida» riferisce Christian Baroni, il responsabile della sede di Magliaso che ci accoglie all’interno della scuola.

La missione della Fondazione, fondata nel 1994 in Svizzera francese, è di aumentare la mobilità e l’indipendenza delle persone che non ci vedono. «L’antenna ticinese è stata aperta nel 2016 proprio per garantire un servizio migliore di prossimità ai non vedenti della Svizzera italiana, fornendo loro gratuitamente i cani che addestriamo per accompagnarli nella quotidianità».

Un cane può fare la differenza

Oggi chi è cieco si può muovere in città utilizzando il bastone bianco. Ogni colpo, ogni vibrazione, segnala l’ostacolo in arrivo oppure un cambiamento di superficie.

«Tuttavia - spiega Baroni accarezzando uno dei dieci cani scodinzolanti che seguono con curiosità la nostra conversazione - la presenza di un animale ben addestrato può fare davvero la differenza. Nei giorni scorsi un ipovedente mi ha raccontato un episodio capitatogli sul bus che prende regolarmente per spostarsi da casa in città, armato di bastone bianco, saliva e scendeva da solo alla giusta fermata sempre alla stessa ora; le sue erano abitudini talmente conosciute che l’autista gli teneva sempre libero un posto dietro al suo sedile. Un giorno decise di sostituire il bastone bianco con un cane guida e sa cosa mi ha detto? Che grazie all’animale ha scoperto quanta gente ci fosse attorno a lui! Invece di star seduto completamente isolato dal resto del mondo, per la prima volta era riuscito a socializzare perché molti passeggeri si erano fermati ad accarezzare il suo cane guida. Mi ha confidato che questo aspetto gli ha cambiato la vita».

Per un cieco, l’animale diventa dunque un meraviglioso anello di congiunzione con il mondo dei vedenti. «Inoltre il cane guida rende sicuri gli spostamenti, confortevoli e di certo più rapidi; con lui uscire di casa non rappresenta più una necessità costrittiva, ma il piacere di passeggiare nel mezzo della gente e della natura».

Cuccioli particolari

La maggioranza dei cani addestrati a Magliaso nasce nell’allevamento della casa madre della fondazione, che si trova a Brenles. Si tratta soprattutto di Labrador Retriever, la razza canina che si presta meglio per questa straordinaria attività.

«Dopo due mesi passati nella nostra sede in Svizzera francese con la loro mamma e i loro fratellini, i cuccioli vengono affidati alle famiglie di volontari che si mettono a disposizione della fondazione».

Per un anno e mezzo circa i piccoli destinati a diventare il braccio destro dei ciechi saranno cresciuti da persone adulte «ben consapevoli che quelli non sono i loro animali da compagnia, bensì cani destinati ad accompagnare non vedenti; un preambolo essenziale, visto che a volte si fatica a separarsene dopo tanto tempo passato in loro compagnia».

AAA cercasi volontari

In Svizzera sono circa trecentomila le persone cieche o ipovedenti, di cui millecinquecento nella Svizzera italiana.

«Molti sono anziani e per loro il cane guida non va bene, ma per coloro che non sentono ancora gli acciacchi del passare del tempo un Labrador addestrato rappresenta un’ottima soluzione per muoversi liberamente in un paese architettato da chi ha la fortuna di vedere». Per divulgare l’attività di questa scuola speciale, la Fondazione organizza giornate di porte aperte presso la sede a Magliaso. La prossima è prevista il 29 marzo. La partecipazione è libera, per partecipare basta spedire una mail oppure telefonare alla sede.

Se nei primi anni di attività le famiglie volontarie si facevano avanti senza problemi, ora Christian Baroni riscontra una certa difficoltà nell’individuarle. «La gente non ha più tempo, un fenomeno che si registra non solo qui in Svizzera ma un po’ ovunque, tanto che in America si sta già pensando di coinvolgere i detenuti per accompagnare i cuccioli fino alla loro età adulta».

In questo articolo: