La storia

Anche il fisco ticinese è un follower di Mady Giò, la globalista di Onlyfans

Gli influencer italiani fuggono dalle tasse, ma in Ticino trovano controlli rigorosi: Madalina Filip, però, non ha nulla da nascondere
Madalina Filip sul lungolago di Lavena Ponte Tresa (foto CDT)
Davide Illarietti
24.03.2024 06:00

Come ci si prepara a uscire con una ragazza che ha un milione e mezzo di follower? André, 30enne di Lugano, ha conosciuto Madalina su un sito di incontri un anno e mezzo fa: per curiosità, prima di incontrarla è andato a cercarla su Instagram. «Volevo sapere qualcosa di più su di lei, è normale» racconta con un sorriso.

La reazione di André è stata quella che hanno i comuni mortali davanti a un fenomeno di massa, in carne e ossa. Ci è rimasto di stucco. All’inizio ha pensato a una finzione. Poi, al primo appuntamento, ha capito che era tutto (proprio tutto) vero. Era stato «rimorchiato» da una celebrità. Madalina Filip, con cui oggi è fidanzato, in Italia è una influencer di successo. Si è trasferita in Ticino per motivi principalmente fiscali nel 2022 e da allora, mantenendo un profilo basso, si è rifatta una vita nel Luganese.

La globalista di Onlyfans

«Rifatta» non è un termine che le va a genio, in realtà. La 29.enne originaria di Busto Arsizio ha costruito il suo successo sulla naturalezza - «sono come mamma mi ha fatta» - e sulla normalità, cosa che la differenzia dalla maggior parte delle influencer. A incontrarla, un pomeriggio di sole sul lungolago di Lavena Ponte Tresa, sembra una turista qualunque: niente trucco, niente code per l’autografo. L’effetto - come raccontato dal fidanzato André - in effetti è piuttosto straniante.

Dal 2020 i siti d’incontri hanno conosciuto un boom, all’estero come in Svizzera. Ma la pandemia ha fatto esplodere anche un’altra categoria di interazioni virtuali: le piattaforme social a contenuto erotico. La carriera di Madalina è decollata con Onlyfans. In meno di due anni ha guadagnato circa 2.5 milioni di franchi tramite il portale britannico, diventando la creatrice di contenuti più remunerata d’Italia. Si è trasferita in Ticino con lo status di globalista, riservato ai ricchi contribuenti con tassazione forfettaria. Ne beneficiano circa 800 persone, ed è la prima volta - a memoria d’uomo - che qualcuno vi rientra per essersi messo a nudo in rete.

«In effetti, ho faticato non poco a spiegare alle autorità cantonali il mio lavoro» racconta Madalina davanti a un caffè sul golfo della Tresa, sponda italiana. Il luogo non è casuale: in base alla normativa svizzera, i globalisti non possono effettuare attività lavorativa in Ticino. Per questo motivo l’influencer si reca regolarmente all’estero - in Italia, ma non solo - per realizzare i video erotici che l’hanno resa ricca e - in una cerchia - famosa. Ma lo stesso vale anche per i post sui social, considerati «attività lavorativa» nel suo caso, e per le interviste.

La stretta del fisco

«Per questo motivo non ho mai pubblicato immagini della mia casa in Ticino, della mia vita qui, come fanno molti influencer» spiega. «Un po’ mi dispiace, ma pazienza». Madalina guarda i lati positivi: a Busto Arsizio guadagnava ottocento euro al mese come cameriera. Poi, quando ha iniziato a diventare popolare sui social, ha aperto una partita Iva: le sue entrate sono decuplicate, poi centuplicate. È arrivata a guadagnare oltre 100mila euro al mese, pagando circa il 60 per cento di tasse in Italia.

La questione fiscale è un tasto dolente nel mondo degli influencer. I guadagni spettacolari e improvvisi, in un settore poco regolamentato, hanno attirato le attenzioni della magistratura: la Guardia di Finanza di recente ha denunciato nove tra influencer e «digital creator» con un totale di oltre 50milioni di follower, e 11 milioni di tasse non pagate. Una 21.enne di Bologna sconosciuta al fisco ha dovuto rispondere di un video su TikTok, in cui si vantava di avere speso 30mila euro in quattro giorni.

La punta dell’iceberg

In Ticino il fenomeno è più contenuto. Al netto degli «expat» come Madalina, i contenuti per adulti prodotti sul territorio si rivolgono a una clientela locale, o della Svizzera interna. Certo le ragazze che arrotondano su Onlyfans non mancano, ma dichiarano (quantomeno ai media) profitti assai più modesti. Come Nuria Fuentes, barista del Luganese («mille franchi al mese») o Melba Monti, 23.enne di Locarno, una delle più seguite in Ticino: in interviste rilasciate alla stampa locale ha affermato di guadagnare «circa il doppio» del vecchio lavoro di barista.

Il sogno dell’arricchimento veloce, come sempre, è appunto un sogno nella maggior parte dei casi. Su Onlyfans - la piattaforma più redditizia in assoluto - il guadagno medio è di 400-600 franchi al mese: la piattaforma ha raggiunto i 240 milioni di utenti, e ad arricchirsi più di tutti è stato il suo fondatore Leonid Radvinsky (338 milioni di dollari nel 2022). In Svizzera la «creatrice di contenuti» più seguita è la 25.enne zurighese Francesca Morgese, che guadagna 60mila franchi al mese ma era un volto televisivo già prima di lanciarsi nel settore erotico.

«Una su mille ce la fa»

Il caso di Madalina-Mady Giò è un’anomalia, anzitutto perché non produce contenuti in Svizzera. La normativa parla chiaro: per beneficiare della tassazione forfettaria («assieme alle montagne è una delle cose che mi hanno attirato in Ticino» ammette) deve lavorare esclusivamente all’estero. Per i suoi video viaggia tantissimo, in Europa e negli Stati Uniti dove si concentra la maggior parte dei suoi fan. «Essere vicina agli utenti genera interesse, e gli introiti aumentano di conseguenza» spiega, venalmente. «Ma girare il mondo è proprio l’aspetto che preferisco di questo lavoro».

Alle ragazze che si lanciano sui social sognando un destino simile, però, l’influencer-globalista dà un avvertimento. «Lo ripeto sempre: è tutta un’illusione. Nella realtà dei fatti la maggior parte di loro racimolerà pochi soldi, e deve pensare alle controindicazioni a lungo termine». Anche Madalina ci pensa, più di quanto si immagini: le sue foto osé «in teoria sono destinate solo al pubblico pagante, in pratica possono girare in rete e finire chissà dove».

«Controlli? era ora»

Poi ci sono le conseguenze più pratiche. In Italia ma anche in Ticino «non è così semplice per chi fa questo mestiere aprire un conto in banca» e spiegare l’origine dei soldi «è uno sforzo continuo almeno per chi vuole fare le cose in regola». Di recente ad esempio, a seguito di un’intervista televisiva, Madalina è stata convocata dall’Ufficio delle contribuzioni di Bellinzona per dei chiarimenti. «È comprensibile - dice serena - il nostro settore è sotto i riflettori ed è giusto che, laddove girano tanti soldi, ci sia un livello elevato di attenzione». Alle domande su Ferragni, Vacchi e i suoi «colleghi» finiti nei guai in Italia preferisce non rispondere - «alcuni li conosco di persona» - ma il riferimento è chiaro. «Pagare le tasse è un dovere, per me non ci sono mai state altre opzioni: sono venuta in Svizzera proprio per fare le cose in regola. I controlli? Era ora che arrivassero. C’era troppa improvvisazione».

Finita l’intervista Madalina si avvia verso la dogana. André la accompagna alla macchina. Ormai è abituato al via vai - «Turchia, Togo, Francia, solo nel mese di marzo» - ma non gli dispiace anzi. Ha deciso di chiedere un part-time al lavoro, per seguire la fidanzata come assistente. «È la cosa più divertente che mi sia mai capitata» sorride prima di salire in auto.

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